da Uskebasi » 16/01/2013, 14:05
Probabilmente ieri il mio amico avrebbe voluto che dicessi qualcosa di ottimista, di diverso. Io invece mi limitavo ad esprimere gli stessi pensieri di sempre, un po' modificati, conditi con un po' di logica se si vuole, ma sempre quelli. Mi sono sentito un idiota che ripete sempre le stesse cose, sempre le stesse idee...ero spettatore della mia ripetitività, è stato come mi facessi da pubblico insoddisfatto. Chiedevo a me stesso:"dai un'altra versione delle cose" e mi rispondevo:"non c'è un'altra versione". Però, ammesso che un'altra versione non c'è, se c'è solo la vecchia storia da raccontare e mai una nuova, tanto vale non dire nulla. Mi immagino come sarebbe andata se avessi risposto così:"non ho nulla da dire". Del resto non credo che sia mai esistito qualcosa da dire di importante...le parole o le idee non cambiano la realtà. Nessuno vuole cambiare veramente, né le cose né se stesso, l'unica volontà che hanno le persone è quella di essere integrate e comprese da quello stesso sistema che le ha mortificate e annullate, nessuno vuole veramente cambiare la realtà, ma mendica al massimo di essere da essa accettato e conglobato e questo sì, questo è davvero patetico quanto inutile. Il mio amico mi diceva che ho ancora tanto da dare, tanto da fare e io ho risposto così:"vedi...io ho già dato tanto, troppo. Non ne ho più, non ho più forza, qualcuno ora deve dare qualcosa a me se mi vuole vedere vitale, sennò sto così, non ho forze! In questi anni ho aiutato tossici, immigrati, sbandati, e non lo ho fatto per conto di un "associazione", lo ho fatto in nome mio e mio soltanto. E tu, c***o tu, ti dico che mi serve un parere sul mio libro, tu dici che sei disposto e volenteroso a leggerlo, passano cinque mesi e manco una pagina hai letto, perché ora hai una compagna e sei felice. E fai bene. Ma restituiscimi il libro almeno. Tu invece mi dici che lo leggerai, ma non lo fai mai. Capisci amico la logica che ci sta sotto? Tu hai qualcosa e qualcuno e sicuramente sei più bravo di me, però mi devi lasciare quello che ho, in qualsiasi campo. Non mi devi sottrarre speranze, non mi devi cavare ottimismo, devi avere rispetto per chi ha meno di te. Io non chiedo a nessuno di "dare". Non ho mai chiesto niente a nessuno, però almeno non depredarmi di quello che ho. E prendendomi il libro col pretesto di leggerlo io mi sono sentito derubato. Leggilo o dammelo". Lui:"lo tengo la, lo leggero prima o poi, voglio leggerlo". Io:"posso dirti una cosa? Vai a fare in c*lo.".