....ognuno è libero di crederci, non crederci e interpretarla come vuole. La Storia viene scritta dai vincitori, ma come è stata scritta è tutto da verificare.
Prendete Hitler, per noi da sempre paradigma della malvagità. Eppure in India e in altre nazioni asiatiche la sua figura viene addirittura celebrata, non da quattro nostalgici come qui, che in clandestinità festeggiano il suo compleanno il 20 aprile, ma proprio in modo ufficiale, tanto da raccontarlo nei libri di scuola come un eroe che ha ridato dignità alla Germania. Il suo nome figura anche in canzoni, film, negozi ecc.ecc.
Molto diverso che quattro cani rasati nostalgici come esistono qui, da loro c'è stata proprio una pulizia di Stato della figura umana e politica del baffetto. Questo perché secondo la storiografia moderna indiana, il dittatore austriaco avrebbe indebolito l'Impero Britannico provocandone la dissoluzione in India nel 1947. Quindi, per loro Hitler è colui che li ha liberati dal colonialismo. I campi di concentramento non vengono proprio menzionati, un po' come qui le atrocità commesse da UNA PARTE dei partigiani.
Sì, la Storia come la religione: in una zona del mondo si dice una cosa, agli antipodi se ne dice una diversa. Quello che fa comodo viene raccontato, quello che non fa comodo non viene raccontato.
https://www.tpi.it/2018/04/04/india-hitler-leader-fan/