da Nothingface » 12/07/2018, 12:57
In che senso deve essere intesa l'eliminazione dei numeri pari? Dato che scrivi "per legge", sono portato ad interpretarla come un'eliminazione convenzionale - nel senso che non eliminiamo i numeri pari dalle "cose di natura", ma semplicemente dalle nostre conoscenze. In questo caso, noi non abbiamo più un concetto definito di 2, 4, 6, etc etc, ma abbiamo comunque un'intuizione corrispondente: noi possiamo pensare in maniera definita solo l'1, il 3, il 5 e così via, ma se 1, 3 e 5, etc etc, continuano ad avere il significato che hanno nel mondo attuale, allora siamo naturalmente portati a pensare che ci sia un qualcosa tra l'1 e il 3 (non sappiamo definirlo, perché ci siamo privati delle nozioni corrispondenti, ma comunque ne abbiamo un'intuizione). Possiamo quindi concepire quello che nel nostro mondo è il 2 come "ciò che sta tra l'1 e il 3" o come "3-1".
Un'altra opzione è che il significato dei numeri assenti sia assunto dai numeri rimasti all'interno dell'insieme, scalando verso destra all'interno dell'insieme ordinato in modo crescente. Esemplifico per rendere la cosa più chiara: l'1 mantiene il significato di 1, il 3 prende il significato del 2, il 5 del 3, il 7 del 4, il 9 del 5, l'11 del 6 e così via all'infinito. Questa soluzione è però realizzabile solo se si mantiene lo 0 come numero che faccia da spartiacque tra i numeri negativi e i numeri positivi, anche se ciò costituirebbe un'infrazione della legge, dato che lo si tratta di un numero pari.
In ogni caso, dato che si tratta semplicemente di una rielaborazione di una convenzione, la vita continua a durare allo stesso modo di prima, ma la durata è indicata con numeri con significati diversi rispetto al mondo corrente.
P.S.: Deliberatamente non ho preso in considerazione cose come i numeri decimali, altrimenti non ne sarei più uscito.