Voglio farvi una domanda

[FranBow]

È da tempo che ci penso, è una cosa che vedo accadere molto spesso e mi incuriosiva sentire altri pareri a riguardo perché io non sono riuscita a darmi una risposta.

Ci sono persone che riescono a trovare la loro dimensione di benessere vivendo di illusioni, senza arrecare danni al prossimo, senza lamentarsi mai se qualcosa va storto e senza cercare di convincere nessuno che le loro siano verità assolute, vivendo semplicemente in pace con se stessi e col resto del mondo; dall'altra parte, invece, ci sono persone che si prodigano per fare in modo che la bolla di sapone delle prime esploda, pur senza conoscerle, esponendo le loro esperienze di vita, i loro "studi" o "ricerche", con il solo intento di dimostrare che ciò che rende felici quelle persone siano, per l'appunto, mere illusioni.

La domanda che mi pongo è questa:

perché questa seconda categoria di persone si prende tanto disturbo e impiega tanto sforzo per cercare di smontare la felicità, seppure illusoria, della prima categoria?

[Ensō]

E' il classico esempio di chi vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ci sono persone innamorate della vita e persone disamorate. Ognuna delle due categorie tende a prevaricare sull'altra perché tutte considerano la loro visione della vita un dogma al quale tutti devono fare riferimento. In ultima analisi, secondo me non è voler disilludere l'avversa fazione ma tirar l'acqua al proprio mulino, sia da una parte sia dall'altra ma non prevalentemente una rispetto all'altra.

[FranBow]

E' il classico esempio di chi vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ci sono persone innamorate della vita e persone disamorate. Ognuna delle due categorie tende a prevaricare sull'altra perché tutte considerano la loro visione della vita un dogma al quale tutti devono fare riferimento. In ultima analisi, secondo me non è voler disilludere l'avversa fazione ma tirar l'acqua al proprio mulino, sia da una parte sia dall'altra ma non prevalentemente una rispetto all'altra.

Ok, ma a che scopo?
Per poter dire "vedi che avevo ragione io?". Questo non capisco.

[Ensō]

E' il classico esempio di chi vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ci sono persone innamorate della vita e persone disamorate. Ognuna delle due categorie tende a prevaricare sull'altra perché tutte considerano la loro visione della vita un dogma al quale tutti devono fare riferimento. In ultima analisi, secondo me non è voler disilludere l'avversa fazione ma tirar l'acqua al proprio mulino, sia da una parte sia dall'altra ma non prevalentemente una rispetto all'altra.

Ok, ma a che scopo?
Per poter dire "vedi che avevo ragione io?". Questo non capisco.

Lo scopo è quello di indurre l'altro a diventare dello stesso parere. E viene così considerata una vittoria personale. Io la considero una vittoria di Pirro, però per qualcuno è importante.

[Ātman]

A mio avviso se hai una visione del mondo che ti dà serenità non hai bisogno di contestare quella altrui, a meno che tu non sia in balia di un ego presuntuoso.
Al contrario, se la tua visione del mondo è amara e ti ha portato frustrazione e disillusione, è facile che tu voglia buttare giù quelli che ritieni castelli in aria degli altri, per fargli provare quello che stai provando tu, il tuo stesso malessere.
"Mal comune, mezzo gaudio", o qualcosa del genere.

[7smiliardi]

A mio avviso se hai una visione del mondo che ti dà serenità non hai bisogno di contestare quella altrui, a meno che tu non sia in balia di un ego presuntuoso.
Al contrario, se la tua visione del mondo è amara e ti ha portato frustrazione e disillusione, è facile che tu voglia buttare giù quelli che ritieni castelli in aria degli altri, per fargli provare quello che stai provando tu, il tuo stesso malessere.
"Mal comune, mezzo gaudio", o qualcosa del genere.

E' come dice Adrien. Chi è sereno e vive bene nel suo mondo e con le sue cose non ha proprio l'interesse di andare a sindacare sulle azioni degli altri. Solitamente chi non si fa i cazzi propri è perché è fondamentalmente insoddisfatto della propria vita e vuole rompere le scatole anche agli altri.