Essere famosi o invisibili?

Una delle mie strane domande

Proprio come se fossimo al bar!
Condividiamo momenti di felicità!! Parliamo di tutti quegli argomenti che non rientrano nelle sezioni più specifiche.

Essere famosi o invisibili?

Messaggioda Eliminato » 15/05/2022, 0:00



Mark91 ha scritto:Dipende cosa intendi per "famoso"
Non vorrei mai e poi mai essere un VIP, alla Fabrizio Corona per capirci, ma mi piacerebbe essere popolare nel mio piccolo


Libera interpretazione, anche l'esser famoso nel "piccolo" esattamente, quindi hai comunque dato una risposta al mio quesito :turned: grazie mille!
  • 0

Eliminato
Amico level fourteen
 
Stato:
Messaggi: 675
Iscritto il: 25/09/2014, 19:49
Località: Priverno
Occupazione: Studio Legale
Genere: Femminile

Essere famosi o invisibili?

Messaggioda Eliminato » 15/05/2022, 0:04



cherry85 ha scritto:A me piace scrivere, mi piacerebbe pubblicare qualcosa ma non per vivere di successo, manterrei la mia vita privata anonima...


Ohhh, ma questa è una cosa bellissima! Non mi posso sbilanciare più di tanto, ma credimi: è l'unica "fama" che potrei accettare quella della scrittura, insieme alle arti figurative (dipinti e fotografia per dire). Più che altro perché si dona qualcosa di noi agli altri, nella scrittura risiede la nostra essenza più profonda, la nostra memoria, i nostri pensieri, il nostro repertorio linguistico etc: tutti elementi che ci caratterizzano in una maniera tanto unica quanto complessa e personale. Irripetibile, spesso, come amo dir sempre! La scrittura è eterna, un libro rimane anche ai posteri: è come rimanere immortali, continuare a vivere attraverso le nostre pagine e lasciare che, chiunque ci legga in futuro, possa farci tornare al mondo ancora e ancora. Mi sono emozionato, si vede? :love: Grazie per questo magnifico commento!
  • 1

Eliminato
Amico level fourteen
 
Stato:
Messaggi: 675
Iscritto il: 25/09/2014, 19:49
Località: Priverno
Occupazione: Studio Legale
Genere: Femminile

Essere famosi o invisibili?

Messaggioda Eliminato » 15/05/2022, 1:03



VeraVita ha scritto:
Broken Mirror ha scritto:Vi piacerebbe diventare famosi? Lo avete sempre sognato? Eravate o siete ispirati da qualcuno di importante? Scrittori, musicisti, cantanti, artisti, attori etc?

Oppure, al contrario, sperate di rimanere invisibili a vita, senza rotture di scatole da nessuno, continuando a condurre una vita placida, serena e indisturbata?

Io, dopo un leggero assaggio della prima, oggi so che voglio vivere nascosto nel mio guscio di conchiglia, perché ho capito che la vita da assaporare veramente (per me sia chiaro) è spesso nascosta, sepolta al di sotto di strati che celano la meraviglia della sua semplicità.

Quando la scopri nella sua essenza, non hai bisogno più di altro, né di feedback e riconoscimenti esterni.

E voi?


A me, piacerebbe una via di mezzo, ecco.
Essere importante per pochi eletti.
Però, fra la prima e la seconda.
Forse, preferirei di più la prima.
Ma essere famosa in senso buono, del termine.
In passato sono stata famosa in senso dispregiativo. Tutti sapevano tutto di me, e ti parlo di un periodo in cui i social non avevano preso tutto questo piede.
Io sto vivendo una profonda solitudine in questo periodo che personalmente non mi fa impazzire troppo. Ammiro persone come te, che non hanno bisogno degli altri. Però, per carità. Nella solitudine non ci vedo nulla di male, ma le persone che si autodefiniscono sole, non sono mai così sole come mi fanno credere. Almeno, questa mia nuova esperienza di solitudine è proprio estrema. Non ho amici, se non solo persone virtuali, non sento neanche la vicinanza della mia famiglia (tipo che si preoccupano se sto bene, male, se ho bisogno di qualcosa, se voglio fare qualcosa insieme a loro e via discorrendo) i miei unici rapporti sono se devo comprare qualcosa. A nessuno importa mai cosa penso, come sto davvero e di farmi qualche piacevole sorpresa. È sempre tutto un continuo dare. Noto che qualsiasi problema io abbia, se ho i soldi non ho problemi. Come noto che se nasci con certe caratteristiche hai il mondo ai tuoi piedi. Quindi, onestamente, scusami se te lo faccio notare, ma penso che la tua non sia proprio una solitudine estrema come quella che vivo io. Penso, di più che sia una via di mezzo.
Non credo in genere che le persone siano fatte per stare sole. Almeno, questa è la mia riflessione di questa mia ennesima solitudine (non voluta anche se mi sento sempre dire che sono io che voglio). Certo, uno non deve neanche essere dipendente dagli altri. Ma penso che sia bello se qualcuno si preoccupa per te. Ad ogni modo, a me piacerebbe di più una vita in cui sono famosa ma non nel senso comune: una gran vip, ma una persona che quando passa, le persone la rispettano e la salutano. Poi, si, ammetto che ho sempre avuto velleità (come diceva mia mamma) artistiche che fino adesso non si sono tramutate in realtà. Forse, causa della mia bassa autostima o forse chissà. Mi dispiace non averti dato una risposta secca. Ma ad ogni modo, interpreto, l'essere famosi con ricchezza d'animo mentre l'invisibile è per chi è confuso, non sa cosa vuole.. ricordo, che da bambina mi aveva colpito molto la scrittrice di Harry Potter o Giovanni Falcone (seppur lui un giudice, ad ogni modo una persona famosa) e Gandhi (il fautore della pace non un musicista). Certo, questi sono personaggioni e ti dò ragione quando dici così. Però, ecco. Chi aspira nella semplicità ad una vita di estrema libertà e solitudine non penso che troverà mai la felicità. Come anche chi è troppo famoso soffre. Ultimamente, ho conosciuto una ragazza bellissima che lei potrebbe avere tutto con un sorriso e che ha detto che ambisce ad avere una vita normale. Poi, penso che sono veramente poche le persone come me, che sperimentano una vita così piena di solitudine e che le uniche parole di conforto sono: "te la sei voluta tu". Per carità io spesso dico che tutto dipende da noi e via discorrendo. Ma a volte penso che ci siano forze più forti di noi. E, a volte bisogna avere il coraggio di viverle per capire cosa ci vogliono dire. Ad ogni modo, mi rendo conto che non ho risposto molto alla tua domanda. Però, ecco, se proprio mi obblighi mi piacerebbe più una vita famosa nel senso buono del termine, dove aiuto le persone a far ritrovare loro stesse o a capirsi di più, ponendosi le giuste domande.
Grazie per la tua riflessione e per la possibilità di dialogo ;)


Innanzitutto mille grazie a te per la risposta argomentata e completa, vissuta potrei dire.

Mi spiace per la situazione di solitudine non desiderata che vivi, pertanto obbligata. Come ho scritto qui spesso, anche negli anni passati, tempo addietro ho patito io stesso una solitudine non voluta (parlo veramente di eoni fa - specifico per coerenza del discorso), pertanto so che incudine sulla schiena questa imposizione possa essere. E' tremendo e c'è una profonda differenza tra l'essere soli e il voler stare da soli*, veramente abissale oserei dire.

Parto dalla fine del tuo commento: il tuo è un bellissimo proposito e, in quell'ottica, vedrei sicuramente qualcosa di lodevole (sempre, come ci siam detti spesso, quando però il tutto parte primariamente da un fine altruistico e "puro", cioè non con una finalità machiavellica ben precisa sotto).

Ho letto l'esempio da te riportato dell'essere salutati e "rispettati" da tutti: ecco, son proprio io. Non importa che tipo di ambiente io mi ritrovi a frequentare perché purtroppo, volendo o nolendo, mi è stato detto e fatto notare più volte di essere come una sorta di "calamita umana", quindi tendo a polarizzare le attenzioni di tanti verso di me. Ti giuro che è odioso alla lunga, la cosa mi ha portato letteralmente a pregare affinché finisse presto. Ma è impossibile eliminare completamente questo fenomeno giacché, per mie peculiarità caratteriali, tendo a presentarmi spesso in maniera raggiante ma al contempo rassicurante. Son proprio uno di quelli che, purtroppo, "colonizza" i contesti in cui deve sguazzare, anche in pochi giorni. Se entro nell'edificio dove lavoro, per dire, mi salutano tutti: dal portiere ai colleghi di ogni benedetto piano fino a chi fa le pulizie e così via. Perché ho voluto scriverti tutto questo? Perché io, a dirti la verità, pure quando stavo male ero piuttosto "carismatico", ma la vicinanza altrui non mi dava certo la felicità.

In contrasto, da quando ho ricercato pace e silenzio maggiori (allontanandomi un po' di più dai contesti sociali non obbligati) e tendo a vivere più distaccato dal mondo esterno, devo dire che ho sfiorato nuove vette di serenità interiore, sebbene capisca che poi ognuno continui ad avere la propria visione e io di certo non mi permetterei mai di tentare di convincere che così io sto davvero bene. E' un qualcosa che deve riguardare esclusivamente me e, se altri non credono a questo, non cambia il succo della sostanza: quando si è felici tutto scivola via, non sono necessarie opere di proselitismo.

Termino rispondendo a quanto avevi scritto inizialmente, poiché mi sembra importantissimo e doveroso un chiarimento: assolutamente no, non scusarti, forse devo essermi spiegato male io in precedenti thread. Io non sono una persona estremamente sola, è bene che tutti lo leggano. Non sono proprio una persona sola, in realtà.* E sono fortunato per il fatto di essere circondato da affetti e amore, amici leali (pochissimi - dei fratelli), ma anche un trilione aberrante di conoscenze con cui mi vedo ed esco, per l'amor di Dio. Però, ecco, io queste ultime non le considero proprio amicizie.

Io sono un solitario, un introverso: è un concetto ben diverso, esposto ottimamente su da Penna. Che intendo? Che, per me, a fine giornata le interazioni hanno tolto talora anche grosse energie vitali e sono costretto a ricaricare le forze lontano da tutto e tutti, rinchiuso nel mio antro, nel mio rifugio, cioè casa mia. Deve regnare silenzio totale, uno dei tanti motivi per cui ho mandato all'aria prima una relazione di sette anni, poi una convivenza di quattro anni, lasciando anello di fidanzamento sul tavolo e facendo le valigie di fretta e furia nella notte per partire l'indomani col primo treno disponibile. Un introverso vive questo, peggio ancora se ha sviluppato una finta estroversione compensativa, ma qua il discorso è troppo esteso per essere affrontato.

Mi scuso se qualcuno possa aver pensato io sia qualcosa di differente dalla realtà che vivo, ma non è così. Non mi sono mai lamentato di essere solo, anzi, al contrario mi son spesso lamentato di essere circondato talora da una eccessiva presenza di persone, come tanti satelliti che mi ruotano intorno, perché io purtroppo tendo a occupare la nicchia del mediatore, del sostenitore, della mamma, del papà, del fratellone, del parroco confessore, del vecchio saggio che sa tutto, del paladino dei sofferenti, dell'educatore sessuale e chi più ne ha più ne metta. Non sono solo, è ormai un decennio se non di più che non lo sono più, pur sapendo cosa si patisce. Semplicemente che, spesso, mi son sentito come privato del respiro: una sensazione che oserei descrivere "asfissiante", nel momento in cui totalizzavo sempre di più un certo livello di """popolarità""" (buon Dio, quanto possa odia' sta parola lo sai solamente tu).

Io, da introverso, semmai a volte vorrei strappare maggior tempo per me stesso, in modo tale da condurre ancor più spesso tante attività in solitaria come leggere, scrivere, suonare, dipingere, anche soltanto elaborare semplici pensieri. Proprio come adesso, che sono rientrato di corsa da una serata come un tossicomane furioso in astinenza per l'appunto, facendomi prendere per pazzo esaurito pur di lasciare tutti stile Cenerentola a mezzanotte, giacché ho sentito la "schiavizzante" (si fa per dire eh :woot2:) necessità di tornare quanto prima a casa per stare su di un forum (!!!), sì da leggervi e rispondervi, perché trovo e troverò sempre ambienti come questo più stimolanti di mille uscite fuori. E perché, uuuuffff oggi vincerò il premio egocentrismo 2022, a me piace troppo pensare da solo, cosa che non posso fare quando ci sono altri che intasano le mie già deboli connessioni. Non ci devono essere interferenze! :angelsmile:

Ringraziandoti per questo straordinario dibattito e scambio di vedute, nella speranza di aver soprattutto specificato quella differenza che spero davvero venga compresa, vado a ritirare trofeo e fascia da sfoggiare anche per il papiro più lungo di questo forum. :facepalm: :bookread: :pazzo:

Se qualcuno poi dovesse ritrovarsi nella mia descrizione di introverso, ben venga ulteriore partecipazione! <3
  • 1

Eliminato
Amico level fourteen
 
Stato:
Messaggi: 675
Iscritto il: 25/09/2014, 19:49
Località: Priverno
Occupazione: Studio Legale
Genere: Femminile

Precedente

Torna a Il bar degli amici del forum

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Reputation System ©'