Ave
Inviato: 14/08/2020, 17:18
Salve, sono un ragazzo di età compresa tra i 20 e i 30 anni, che fin da piccolo è sempre stato incapace di sostenere anche la più semplice delle conversazioni.
Come molti di voi, suppongo, il periodo più cupo della mia vita è stato quello relativo alle medie, dove ero solito subire costante bullismo, sia fisico che verbale. In aggiunta, essendo originario di un piccolo paese, difficilmente trascorrevo in serenità anche la restante parte delle mie giornate.
Alle superiori, nonostante abbia continuato ad essere detentore di innumerevoli primati, la mole di studenti attratta dal mio bizzarro comportamento fu sensibilmente inferiore, e mi venne così indirettamente concesso di trascorrere in tranquillità un'abbondante metà del tempo scolastico.
All'università, invece, avendo frequentato un corso adatto a nerd, ho sentito quasi esclusivamente il peso dato dalla differenza tra le mie "abilità sociali" con quelle di ogni altro individuo incontrato; nulla di sorprendente, pure la gente conosciuta online non ha mai mostrato abilità scarse quanto le mie parlando al microfono.
Nonostante il periodo universitario sia stato dunque il meno marcio a livello di "convivenza sociale", è stato rovinato comunque dalle mie paranoie, ansie e insicurezze.
In relazione al mondo del lavoro è stato tragicomico fin dal tirocinio, nonostante sia il tipo di lavoro forse più adatto a disadattati come me. (Attualmente svolgo un ruolo da informatico, e quel "forse" è dovuto al fatto che nella pratica necessita di molte più interazioni umane di quanto si possa pensare.)
Ho molti interessi, che mi hanno consentito di trascorrere in solitudine quasi ogni mia giornata da che ho memoria; sintetizzando, apprezzo qualsiasi produzione umana che mi consenta di "fuggire" dal mondo che la mala sorte mi appioppò.
Come molti di voi, suppongo, il periodo più cupo della mia vita è stato quello relativo alle medie, dove ero solito subire costante bullismo, sia fisico che verbale. In aggiunta, essendo originario di un piccolo paese, difficilmente trascorrevo in serenità anche la restante parte delle mie giornate.
Alle superiori, nonostante abbia continuato ad essere detentore di innumerevoli primati, la mole di studenti attratta dal mio bizzarro comportamento fu sensibilmente inferiore, e mi venne così indirettamente concesso di trascorrere in tranquillità un'abbondante metà del tempo scolastico.
All'università, invece, avendo frequentato un corso adatto a nerd, ho sentito quasi esclusivamente il peso dato dalla differenza tra le mie "abilità sociali" con quelle di ogni altro individuo incontrato; nulla di sorprendente, pure la gente conosciuta online non ha mai mostrato abilità scarse quanto le mie parlando al microfono.
Nonostante il periodo universitario sia stato dunque il meno marcio a livello di "convivenza sociale", è stato rovinato comunque dalle mie paranoie, ansie e insicurezze.
In relazione al mondo del lavoro è stato tragicomico fin dal tirocinio, nonostante sia il tipo di lavoro forse più adatto a disadattati come me. (Attualmente svolgo un ruolo da informatico, e quel "forse" è dovuto al fatto che nella pratica necessita di molte più interazioni umane di quanto si possa pensare.)
Ho molti interessi, che mi hanno consentito di trascorrere in solitudine quasi ogni mia giornata da che ho memoria; sintetizzando, apprezzo qualsiasi produzione umana che mi consenta di "fuggire" dal mondo che la mala sorte mi appioppò.