Ciao a tutti, mi sono appena iscritto.
Mi sono iscritto per condividere le mie esperienze, magari con chi ha già vissuto - o tutt'ora vive - situazioni analoghe alle mie. Ed anche per dire che a volte vale la pena tentare ed altre volte no.
Ci tengo a premettere che il mio non è uno sfogo, almeno non del tutto né per forza.
Dovete sapere che io, la mia vita, l'ho sempre vissuta in maniera sregolata; gli obblighi e le imposizioni, le cose dovute e fatte per forza mi hanno sempre causato allergia, per la mia attitudine polemica e da ribelle.
E ciò non mi hai mai aiutato nel riuscire a sentirmi sereno ed appagato: sono uno spirito costantemente inquieto ed irrequieto.
Sono giovane, vicino ai 30 anni, e la prima volta che pensai al suicidio fu quando, a quindici anni, la mia prima ragazzetta mi lasciò per dei motivi a dir poco futili.
Ricordo che mi cascò il mondo addosso; sperimentai per la prima volta uno stato del tutto simile alla depressione maggiore provata anni dopo in maniera molto grave.
All'epoca avevo già smesso di andare a scuola, perché il fatto che fosse un obbligo o un dovere, e per gli altri un'aspettativa a me non andava giù: mi sembrava di essere come un condannato che si reca al patibolo, il dover andare a scuola! Ma ciò non mi ha comunque mai tolto l'interesse per la lettura, per le materie scientifiche e tecniche, che sono utili anche per il mio lavoro (almeno ci provo a lavorare, in quei periodi nei quali non mi chiudo in casa e nei quali non mi dico che i soldi mi fanno schifo).
Ho letto tantissimo e di tantissimi argomenti. Botanica, psicologia, informatica ,elettrotecnica, culinaria.. Ed anche medicina. Grazie specialmente a questa, conosco metodi infallibili per l'eterno riposo.
Da dieci anni ormai soffro di depressione (e penso di suicidarmi), depressione scaturita dal fatto che io mi trovo costretto in una società eccessivamente schematica, che soffoca l'individualità ed i bei valori, come ad esempio l'amore. Anche se poi molte volte sono stato lasciato da alcune ragazze perché accusato di essere una persona che non ascolta nessuno e che quindi non do affidabilità, come se coloro che invece vivono la vita in fuinzione dei pareri altrui, fossero persone affidabili! Ed una società che ti costringe ad una vita da schiavo, da sottomesso, da obbligato.. Per cosa poi? Per un mero sopravvivere, mentre chi autoproclama la detenzione del potere passa una vita ad arricchirsi (i politici, ad esempio).
Passare tutta la vita ad alzarsi la mattina, andare a lavorare e ripetere sempre i soliti percorsi, fare sacrifici disumani mi spaventa. Non voglio questo, ma d'altro canto credo che non vorrei nemmeno una vita da miliardario. Io le cose le costruisco li per li e comunque non mi piace fare troppi progetti. Mi dico che intanto un giorno, volente o nolente, dovrò per forza assoggettarmi e allora tanto vale farla finita prima, magari per non rischiare di finire a vivere per la strada (i miei genitori sono anziani e quando non ci saranno più, sicuramente diventerei un vagabondo). Sono un amante dei Gatti (come si può notare dal mio avatar); ho sempre amato ed ammirato i felini per il loro carattere indipendente ed anarchico, e ad essi mi sono sempre sentito affine. Non ho mai dato ascolto a nessuno, ho sempre fatto quello che mi pareva. E si: l'ho pagato a caro prezzo. Ma mi è servito, perché mi coosco benissimo ed ho imparato tantissime lezioni, sbagliando.
Una volta il sollievo mi dicevo che si trovava nell'amore. Io, nella mia vita, mi sono innamorato centinaia di volte. E mi è stato spezzato il cuore migliaia di volte, eppure ho sempre poi avuto la forza di rialzarmi e di riprovarci, di ricercarlo ancora, di donarlo ancora; non mi sono mai arreso, anche se sono facile alle ricadute. Soprattutto dopo l'ennesima recente delusione, che comunque sia mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto ridimensionare la visione della sincerità altrui. Credere alle promesse mi ha comunque fatto sempre male. Ma io ho sempre dato facilmente fiducia, perché sono una persona positiva.
Io ho vissuto gran parte della mia vita ad innamorarmi, a tormentarmi, a bere, a suonare (sono, per passione, musicista/cantautore/compositore), a fare amicizia con tantissime persone.. Ed a dirmi che per la perenne frustrazione che trovo, la soluzione sarebbe poi solo quella, l'argomento di questo forum. Ma sono anche bipolare (non mi faccio mancare niente!) ed in base ai periodi torno su i miei passi.
Ad ogni modo prima di decidere di farla finita, provate almeno qualcos'altro. Io personalmente ci ho provato per anni nel trovare un'alternativa (anche se non faccio testo perché sono una persona inaccontentabile). Fate amicizia con qualcuno, provate a trovarvi un interesse che vi tenga impegnati, provate a fare qualsiasi cosa che possa piacervi, ma mai del male a nessuno.
La vita è indubbiamente un valore individuale, non universale: appartiene solo a noi stessi e quindi si è sempre in tempo per disporne come meglio crediamo, anche facendola finita.
Ricordiamoci che la depressione specialmente, scaturisce molte volte una visione distorta e pessimista della realtà.
Ma prima di farla finita almeno tentate altro: sarebbe stupido non farlo, lascaire qualcosa di intentato.
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Hello everyone, I just joined.
I signed up to share my experiences, perhaps with those who have lived - and still lives - situations similar to mine. And also to say that sometimes it's worth groped and sometimes not.
I want to start by saying that mine is not a vent, at least not entirely, nor by power.
You should know that I, my life, I have always lived in an unruly manner, and the obligations and impositions, things due to strength and made me have always caused allergy, for my attitude and rebellious controversy.
And what did not you ever helped in being able to feel serene and satisfied: they are constantly anxious and restless spirit.
I'm young, close to 30 years, and the first time I thought of suicide was when, at fifteen, my first little girl left me for reasons nothing short of futile.
I remember that I fell down upon the world; experienced for the first time a state very similar to major depression proven years later in a very severe.
At that time I had already stopped going to school because of the fact that it was an obligation or a duty, and for others an expectation of me did not go down: it seemed to be like a condemned man who goes to the gallows, having to go to school! But what I was not, however, ever lose interest in reading, science subjects and techniques, which are also useful for my work (at least I try to work in those periods where I do not lock myself in the house and in which I do not say that the money make me sick).
I have read a lot and a lot of topics. Botany, psychology, computer science, electrical engineering, culinary .. And also medicine. Thanks especially to this, I know foolproof methods for the eternal rest.
For ten years now I suffer from depression (and I think to commit suicide), depression triggered by the fact that I'm forced into a society overly schematic, which stifles individuality and beautiful values, such as love. Even though many times I have been left behind by some girls because he was accused of being a person who does not listen to anyone and do not therefore reliability, as if those who live life in fuinzione instead of the opinions of others, they were reliable people! And a society that forces you to a life as a slave, to be submissive, to be forced .. For what? For a mere survival, while those who proclaims himself the possession of the power to pass a rich life (politicians, for example).
Spend your entire life to get up in the morning, go to work and repeat always the same paths, inhuman sacrifices scares me. I do not want this, but on the other hand, I believe that I would not even the life of a millionaire. I do the things I build them for them and anyway I do not like to do too many projects. I tell myself that one day the meantime, willy-nilly, I will subject myself for strength and then you might as well get it over with before, maybe in order not to end up living on the street (my parents are older and when there will be more, surely shall become a Tramp). I am a lover of cats (as you can see from my avatar), I have always loved and admired the big cats for their independent character and anarchist, and to them I always felt akin. I have never listened to anyone, I always did what I thought. And yes: I have paid dearly. But it helped me, because I coosco very well and I learned a lot of lessons, wrong.
Once the relief I thought that he was in love. I, in my life, I fell in love a hundred times. And I was broke my heart a thousand times, but then I always had the strength to get up and try again, to search for it again, to give it yet, I have never given up, even if they are easy to relapse. Especially after yet another recent disappointment, however, is that it opened my eyes and made me resize the vision of the sincerity of others. I believe the promises made in any case always bad. But I always gave confidence easily, because I'm a positive person.
I have lived most of my life to fall in love, to torment me, to drink, to play (they are, for passion, musician / songwriter / composer), to make friends with many people .. And to tell me that for the perennial frustration that I find, the solution would then only that, the topic of this forum. But I'm also bipolar (I do not miss anything!) And based on the periods back on my feet.
However before you decide to call it quits, at least try something else. Personally, I've tried for years to find an alternative (although do not text because I am a inaccontentabile). Make friends with someone, try to find an interest that you keep busy, try to do anything that might please you, but never hurt anyone.
Life is undoubtedly an individual value, not universal: it belongs only to ourselves and then you are always on time to dispose of it as best we believe, also making it over.
Let us remember that depression especially, comes many times a distorted view of reality and pessimistic.
But before you call it quits at least try another: it would be stupid not to, something lascaire stone unturned.