BetterOffDead ha scritto:come dovrebbe essere la vostra chat ideale?
La mia chat ideale dovrebbe essere un luogo di scambio. Scambio di opinioni, di riflessioni, di aiuto.. vedo la chat come un luogo in cui si possa parlare anche di qualsiasi argomento, senza scendere per forza nella trivialità. Credo sia fattibile poter affrontare ogni tema se si rispetta la sensibilità di tutti.
La vedo inoltre come luogo in cui poter anche scherzare, giocare, perché no? A volte il miglior modo per tirare su il morale è distrarsi creando un contesto “frivolo”, scherzoso.. Non per forza funereo.
Ciò non toglie che se un utente entrasse trovando un clima troppo “felice” per il suo stato d’animo, avrebbe tutto il diritto di chiedere di abbassare i toni del dialogo. Sempre in maniera cortese e gentile.
Ci sono persone comprensive e intelligenti qui dentro, confido davvero nella fattibilità della cosa.
BetterOffDead ha scritto:in che genere di contesto vi trovereste più a vostro agio?
Il contesto in cui mi trovo meglio è sicuramente un contesto più “rilassato”. Ma mi adeguo ad andare incontro alle necessità, ci provo, se serve.
BetterOffDead ha scritto:osa NON vorreste che capitasse all'interno della chat?
Non vorrei che vi fossero insulti, litigi.. polemiche, critiche accese e offese volutamente fatte per accendere e scaldare gli animi. Ci sta che ogni tanto si possa sclerare, anche per lo stato d’animo cui a volte ci si trova a causa della sofferenza, ma se più persone fanno notare che si stanno superando i limiti non ci si deve sentire emarginati o presi di mira.
Sarebbe bello che finisse la gara a chi soffre di più. Non esistono gerarchie del dolore, e non c’è chi ha più diritto di stare male rispetto agli altri. Ecco, deve finire il fatto di sentirsi liberi di giudicare negativamente chi ci sta intorno.
BetterOffDead ha scritto:è più utile alla chat un contesto di tolleranza nei confronti di comportamenti 'ambigui' (chiamiamoli così), o una normale applicazione del regolamento, che comunque sia dovrebbe avere fini educativi?
Mi piacerebbe comprendere cosa si vuole.. e non che si cambi idea a seconda del giorno e della persona verso cui vengono presi provvedimenti. Perché ultimamente se si offre A si vuole Z e quando si dà Z poi invece gli altri vogliono A. Ecco, un po’ di chiarezza e coerenza sarebbe gradita. Si chiedono provvedimenti e quando poi vengono dati si viene accusati di prenderli per paura di eccedere nella tolleranza Troppo comodo!
Per conto mio, ho sempre detto che preferisco usare prima la tolleranza, perché il ban immediato senza tentare una conciliazione a parole non ha senso (anzi, forse crea più nervoso che altro). E mi piace spiegare anche prima il perché. Se si chiede il contrario basta dirlo. Ma, come dicevo, poi basta dimostrare coerenza e non accusare di paura di eccedere nella bontà.