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Che tipo di bambino eri?
Inviato:
28/02/2017, 22:15da crisbil
Goccia Di Mare ha scritto:Se fare da madre al proprio fratello può essere considerato giocare, allora giocavo. Per il resto...no non mi pare.
Mi dispiace, dev'essere stato tremendamente diffcile.
Che tipo di bambino eri?
Inviato:
28/02/2017, 23:32da Kelelthra
crisbil ha scritto:Mi dispiace, dev'essere stato tremendamente diffcile.
Alla fine ci si fa l'abitudine
Che tipo di bambino eri?
Inviato:
01/03/2017, 0:34da Identità
ero un bimbo con tanti boccoli biondini (crescendo si sono scuriti mio rammarico) e con un viso sereno e paffutello.
nei primi anni della mia vita ero un vero pagliaccio, mi piaceva ballare e giocare tutto il giorno ed ero un vero e proprio tornado d'energia.
giocavo sempre con i bambini del vicinato ed ero il più "ricercato" perché m'inventavo sempre qualcosa di nuovo , qualche storiella avvincente e credibile.
mi piaceva giocare a calcio e a tennis..
poi a 7 anni qualcosa è proporzionalmente cambiato... sono diventato timido ,chiuso e pauroso....
e ad oggi è ancora cosi'...
invidio al bambino che ero l'allegria incontrollabilie e la determinazione...
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Inviato:
01/03/2017, 10:48da crisbil
Goccia Di Mare ha scritto:Alla fine ci si fa l'abitudine
E ciò lo rende ancora più triste.
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Inviato:
01/03/2017, 10:58da IlSolitoIgnoto
Ero un bel bambino dai capelli biondi luccicanti,gli altri bambini mi seguivano per giocare con me,e le bambine anche,alcune mi facevano dei doni,cosa che all'epoca non ne capivo il motivo...
Stavo sempre in movimento,durante le feste mi scatenavo ballando in modo assurdo senza la minima vergogna.
Legavo molto anche con gli adulti,mi adoravano tutti,dalle zie acquisite a quelli che passavano di li per caso .
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Inviato:
01/03/2017, 11:01da -Ecate-
Goccia Di Mare ha scritto:Se fare da madre al proprio fratello può essere considerato giocare, allora giocavo. Per il resto...no non mi pare.
Ma proprio per questo,non sentivi il bisogno di sognare o immaginare un mondo tutto tuo? Dove davvero eri bambina e non la “ bambina responsabile cresciuta troppo in fretta?”
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Inviato:
01/03/2017, 11:05da Kelelthra
Se devo essere sincera non me lo ricordo. Ricordo che i miei genitori erano tutto per me e che la loro felicità era quello che volevo e che facevo di tutto per loro, quindi probabilmente no.
Che tipo di bambino eri?
Inviato:
01/03/2017, 11:08da -Entropia
Ero una bambina minuta, ma dalle guance paffute (di fatti tutti si divertivano ad infierirci), portavo i capelli a caschetto e gli occhiali. Ero una bambina timida, spesso malmenata dai bulletti di turno.
Amavo stare per conto mio, disegnare tramonti e paesaggi, vulcani. Mi piaceva anche molto dipingere e modellare. Di rado giocavo con altri bambini, anche perché preferivo la compagnia degli adulti.
Sognavo di fare la mamma, la maestra, la giornalista, la baby-sitter, la scrittrice e la pittrice ed avevo una cotta tremenda per Tom Welling (ho sempre adorato Smallville).
Più in là, iniziai a giocare con i bambini del vicinato, ma non fu una grande idea in quanto finivo sempre preda dei loro scherzi, molte volte anche pesanti, eppure continuai a vederli, perché quella pacifica e serafica solitudine di prima, si era trasformata in una morsa soffocante, dalla quale dovevo in qualche modo fuggire.
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Inviato:
01/03/2017, 11:15da IlSolitoIgnoto
-Entropia ha scritto:Ero una bambina minuta, ma dalle guance paffute (di fatti tutti si divertivano ad infierirci), portavo i capelli a caschetto e gli occhiali. Ero una bambina timida, spesso malmenata dai bulletti di turno.
Amavo stare per conto mio, disegnare tramonti e paesaggi, vulcani. Mi piaceva anche molto dipingere e modellare. Di rado giocavo con altri bambini, anche perché preferivo la compagnia degli adulti.
Sognavo di fare la mamma, la maestra, la giornalista, la baby-sitter, la scrittrice e la pittrice ed avevo una cotta tremenda per Tom Welling (ho sempre adorato Smallville).
Più in là, iniziai a giocare con i bambini del vicinato, ma non fu una grande idea in quanto finivo sempre preda dei loro scherzi, molte volte anche pesanti, eppure continuai a vederli, perché quella pacifica e serafica solitudine di prima, si era trasformata in una morsa soffocante, dalla quale dovevo in qualche modo fuggire.
Avrei tanto voluto leggere che da bambina eri felice e spensierata..
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Inviato:
01/03/2017, 11:17da crisbil
-Entropia ha scritto:Ero una bambina timida, spesso malmenata dai bulletti di turno.
Mi dispiace davvero tantissimo. Non tanto per dire.
(E' stata l'origine di tante cose, temo.)