da _Sehnsucht_ » 06/01/2018, 23:29
L'ho scelto perché è miracolosamente unico riuscire a trovare un'unica parola per esprimere tutte quelle sensazioni e desideri che ci sono racchiusi dentro, aggiunto al fatto che la lingua tedesca è una mia passione da tempo immemore, cosa importante se si pensa che per quanti abbiano tentato di tradurre questa parola, rimanga in realtà intraducibile, solo tramite perifrasi si riesce a rendere quasi del tutto il suo significato, quindi la rende speciale perché esige di essere pronunciata ed espressa sempre in lingua originale.
Una delle mie caratteristiche dominanti coincide esattamente con ciò che racchiude questa parola.
Mi avvalgo di questa spiegazione presa da un sito:
Sehnsucht è una parola tedesca, non traducibile in italiano, che esprime un concetto della cultura romantica ad indicare l'anelito verso qualcosa di irraggiungibile. Il termine fu introdotto dai fratelli Schlegel che lo usarono per delineare una particolare sensibilità particolare della psicologia romantica . Questa sensibilità è intesa come uno stato d'animo eccessivo o perenne di impressionabilità, di irritabilità e di reattività. Potrebbe avere analogie col concetto di nostalgia, ma mentre la nostalgia è il desiderio di riappropriarsi del passato, spesso legato ad oggetti precisi, la Sehnsucht è la ricerca di qualcosa di indefinito nel futuro. Più precisamente, si potrebbe tradurre il termine Sehnsucht con "desiderio del desiderio": deriva infatti dai termini das Sehnen , il desiderio ardente, e die Sucht , la dipendenza. Letteralmente quindi, Sehnsucht potrebbe essere tradotto come dipendenza dal desiderio, ovvero il costante anelito che porta l'Uomo a non accontentarsi mai di ciò che raggiunge o possiede, ma lo spinge sempre verso nuovi traguardi, trasformando il sentimento in una forza distruttiva e autodistruttiva.
Il termine tedesco SEHNSUCHT ha quindi il compito di indicare quella tendenza a sognare e a fantasticare e quello stato d'essere perennemente inquieto e scontento della realtà, proteso alla vita del sentimento, della fantasia e del sogno che all'inizio del XIX° secolo si era particolarmente accentuato nello spirito dell'uomo.
"C'era talmente tanta roba nella mia testa, che il mondo fuori lo sentivo appena, passava come un'ombra, la vita era tutta nei miei pensieri." (Baricco)