È questa la vita che sognavi?

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È questa la vita che sognavi?

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È questa la vita che sognavi?

Messaggioda alienunicorn » 22/06/2018, 18:28



Sole ha scritto:
alienunicorn ha scritto:
E se andassi ancora più indietro non hai mai avuto sogni ancora più “impossibili” che non sono quelli semplici?


Questa domanda mi fa sentire ancora peggio :( :'(


Ok, frena un attimo, l'intenzione non era quella di farti sentire peggio

Prova a fermarti un attimo e a capire da dove arriva questa sensazione di peggio?
Ti immagini di aver raggiunto l'obiettivo e non ti piace la sensazione oppure non te lo immagini nenanche perché ti sembra impossibile e/o magari hai già provato in passato a raggiungerlo e non sei riuscita e provare quella delusione di nuovo farebbe troppo male? O altro?

Certi sogni sono più complicati di altri e bisognerebbe suddividerli in tappe per raggiungerli...
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È questa la vita che sognavi?

Messaggioda alienunicorn » 22/06/2018, 19:23



crisbil ha scritto:
Appunto: di rilievo e fama...

Trovami un 70enne solo e senza nessuno.. senza soldi e che fa fatica pure a sopravvivere... che sia pieno di progetti, speranze e creatività...

Cioè.. già in questo forum è pieno di gente con meno di 18 anni che creperebbe volentieri... figurati gente più grande e che di cose brutte ne ha vissute di più.


c'è un momento che una persona raggiunge un punto di non ritorno e non dipende dall'eta', ovvio, piu' uno va avanti con gli anni e piu' diventa difficile fino a quando diventa impossibile. Il rischio c'è sempre. Nella vita o uno peggiora o migliora. Percio', investire tempo e denaro (o almeno tempo inizialmente se non si ha denaro) in se stessi, nella propria crescita, nel capire come partire dal punto in cui si è e migliorare anche di poco e poi sempre di più... e parlo anche solo di azioni banali come mettere in ordine la propria casa o leggersi un libro o guardarsi anche solo un video sulle relazioni, su come trovare un lavoro o che ne so, qualsiasi cosa finchè non si arriva a una condizione in cui si hanno idee nuove e si prova... magari funziona, magari no... ma quanto peggio può andare se va già tutto male?
altrimenti, uno può rinchiudersi in casa, non uscire, non parlare con nessuno, guardare solo film, dare la colpa agli altri, aspettarsi che qualcuno lo aiuti e difficilmente succederà perchè è una società che lascia desiderare in cui le persone hanno tanti problemi e si concentrano a risolvere prima i propri, spesso senza successo... bisogna anche imparare a raggiungerli

crisbil ha scritto:Sì, vabbè.. dai.
Trump.

Una persona ricca oltre l'immaginabile e che nella vita ha ottenuto successi e conseguimenti di ogni tipo..
Con una rete sociale e di conoscenze vastissima e significativa.


Ha due gambe, due braccia, una testa, come tanti altri, e tantissimi difetti. E' fallito indebitandosi di oltre un milione. Guarda Stephen Hawking e la sua condizione che ha avuto dai 25 anni in poi, totalmente paralizzato, eppure... si era concentrato su altri punti di forza che aveva e anche lui non è nato imparato

E, in ogni caso, ho citato Trump esclusivamente perchè era l'autore del libro in cui era inserita quella frase. I sogni impossibili sono quelli che potenzialmente possono darci più forza per andare avanti, ma bisogna prima imparare a camminare e non metaforicamente parlando come fare per raggiungere i propri obiettivi

crisbil ha scritto:Ma prendi uno che ha fallito in tutto ... solo.. isolato.. senza NESSUNO a cui non solo poterti rivolgere .. ma con cui manco PARLARE.. scansato e messo ai margini da tutti (istituzioni comprese).. senza soldi e senza lavoro.. senza una posizione.. senza esperienze pregresse (nemmeno relazionali...)

E in una situazione del genere.. che c***o fai o ti inventi già a 40 anni onestamente non lo so... e io la vivo personalmente tale condizione .. e non so dove sbattere la testa e cosa fare.. perché nessuno ti aiuta, capisce e viene incontro in nessun modo..... .. .. altro che Trump.. c***o.


Una persona sola e isolata che non può parlare con nessuno, sicuramente, non ha neanche accesso a internet e abita su un'isola deserta e non ha tante possibilità. Una persona che abita in Italia o altri posti con accesso a internet potrebbe, invece,
1. chiarirsi cosa vuole dalla vita per davvero, per quanto possa far male pensarci
2. imparare a studiare e ad assorbire conoscenze
3. studiare, studiare, studiare
4. limitare le interazioni con persone che la scoraggiano e la fanno stare male o imparare a getsirle
5. circondarsi di persone o almeno ricercare quelle che hanno raggiunto qualcosa di quello che vorrebbe raggiungere
6. Sognare in grande, ma imparare a pianificare e a creare piccoli obiettivi raggiungibili
7. Andare a qualche evento formativo o leggersi libri sulla crescita personale, trovare un coach
8. Per il lavoro, inventarsi ci sta, molti si sono anche arricchiti inventandosi, può essere utile capire meglio cosa cercano le persone in un dipendente o imparare almeno l'essenziale sull'imprenditoria
9. Studiare almeno un libro sul pensiero creativo, se non altro
10. Ogni volta che viene in mente un pensiero del tipo "non lo posso fare perchè non ho..." trovare e scrivere almeno tre frasi del tipo "però, sono bravo in questo o questo..." che potrebbero essere di aiuto
11. Aspettarsi che può essere lungo e difficile, ma altrimenti cosa può fare?

Ci sono anche persone che raccontano quanto stanno male, quanto sono sole e disperate per avere compassione e, in realtà, non vogliono migliorare, vogliono solo persone che le aiutino in continuazione perché per loro la loro condizione li giustifica nella loro ricerca dell'elemosina e non sanno neanche come fare a cambiar vita... per esempio vagabondi, mendicanti, ma anche altri. L'unico aiuto che accettano è quello di qualcuno che faccia le cose per loro, li nutra, si prenda la responsabilità per loro, se qualcuno cercasse di tirarli fuori, sono già oltre il punto di non ritorno. Non vogliono, lo vedono come l'unico modo... "almeno così si sentono legittimati ad elemosinare e riescono a suscitare pena"
Altri vorrebbero rimettersi in piedi e in quel caso, si può aiutare una persona a comprendere, imparare e trovare soluzioni, ma non si può farlo al posto della persona, si può solo darle le conosceze e supporto morale nel percorso.

Ti posso riportare anche un altro esempio: una persona che era un figlio di pescatori, la famiglia era povera, in una Cina comunista, in un villaggio lontano da tutti, tantissime persone, quindi, tanta concorrenza, isolamento totale, anni '70, zero internet... per 9 anni ha fatto 100km e passa al giorno per imparare l'inglese parlando con stranieri di passaggio in un hotel. Si è fatto un amico di penna per praticare meglio il suo inglese. Con tanti sacrifici è andato al college e a studiare in altre maniere, senza soldi e contatti, l'educazione era l'unico modo e non c'era ancora internet che offre molte più possibilità di imparare rispetto a prima e non sapeva nenache come si studia, tant'è che ha passato l'esame di ammissione solo alla terza prova. Ha provato a farsi assumere in tanti posti dove si è beccato un "no" tantissime volte, pure in una catena di fast food. E una volta otenuto un lavoro guadagnava 12$ al mese. Per 10 volte ha richiesto l'ammissione all'Harvard e 10 volte è stato rifiutato. Ha provato a fare un'attività sua e ha fallito le prime due volte (=anni di lavoro, comunque) eccetera... insomma, poi, ha fondato Alibaba.
Jack Ma, oggi l'uomo ha un valore netto di 42 miliardi.
Non aveva capacità informatiche o di programmazione, ma ci provava... molti si fermano molto prima
Però ci sono anche modi più facili del suo percorso
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Messaggioda alienunicorn » 22/06/2018, 19:28



Lostinthevoid ha scritto:
Ci sono ragazzi dell'età di meno di 18 anni che già da giovani hanno dovuto crescere all'improvviso per sopravvivere in questo modo, che con l'età si abbia esperienza è vero, ma ci sono adoloscenti (non tutti ovviamente) che hanno subito dolori che li segnano per tutta la vita, l'età non conta, è più la persona che sei, ci sono adolescenti che vogliono morire magari perchè soffrono tutti i giorni, che ne subiscono di tutti i colori e tutte le volte al mattino sperano di non svegliarsi mai più, il dolore non ha età, etnia ecc... ma dipende dalla persona, ci possono essere anche 14enni che soffrono davvero, anche 10 volte più di un adulto, che hanno vissuto più dolore di un adulto.


concordo appieno, a 14 anni mi volevo suicidare e anche qualche anno dopo, è una questione molto soggettiva, ma si può uscirne, però bisogna imparare a farlo, quindi, o come me sbattendo la testa e provando una miriade di modi e scuole di pensiero diversi di cui il 99% non ha funzionato oppure avere fortuna e trovare il modo giusto o qualcuno che ti indirizzi prima. Non conosco nessuno che sia riuscito ad uscirne rimanendo nella propria testa
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Messaggioda alienunicorn » 22/06/2018, 19:31



crisbil ha scritto:
Lostinthevoid ha scritto:Ci sono ragazzi dell'età di meno di 18 anni che già da giovani hanno dovuto crescere all'improvviso per sopravvivere in questo modo, che con l'età si abbia esperienza è vero, ma ci sono adoloscenti (non tutti ovviamente) che hanno subito dolori che li segnano per tutta la vita, l'età non conta, è più la persona che sei, ci sono adolescenti che vogliono morire magari perchè soffrono tutti i giorni, che ne subiscono di tutti i colori e tutte le volte al mattino sperano di non svegliarsi mai più, il dolore non ha età, etnia ecc... ma dipende dalla persona, ci possono essere anche 14enni che soffrono davvero, anche 10 volte più di un adulto, che hanno vissuto più dolore di un adulto.


Beh... io ho perso mio padre a 11 anni e da lì è iniziato l'inferno.. sono uno di quegli adolescenti la cui vita è stata spezzata assai presto.. per cui lo capisco.. infatti non so perché hai quotato il mio messaggio.... io non ho mai detto da nessuna parte e a nessuno (nemmeno privatamente) che chi è giovane soffre di meno...


L'unica cosa che cambia - radicalmente - con l'età è la possibilità che si ha di venirne fuori e di stare meglio.. di trovare occasioni e possibilità per uscire dalla propria situazione.

L'età non è l'unico fattore in gioco... nemmeno in questo .. come l'esempio di trump - o di altre persone non giovani ma comunque con possibilità e occasioni derivanti dal contesto (estremamente favorevole), dalla posizione (di vantaggio) e dalle risorse che hanno a disposizione - dimostra.

Però - a parità di condizioni e situazioni e di malessere e di scarsità - per non dire totale assenza - di risorse (di qualunque tipo)... avere più anni sulle spalle è indiscutibilmente un handicap e un (grosso) problema in più, e fare finta che non sia così secondo me è abbastanza ingiusto.


sicuramente, più anni vuol dire più sofferenze intorcigliate ammassate una sopra l'altra che devono essere risolte, chi inizia prima ha la mente più sgombera ed è un po' più facile, ma comunque difficile
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Messaggioda Unknown » 22/06/2018, 19:34



alienunicorn ha scritto:
Unknown ha scritto: altri invece apparivano piuttosto "ermetici"..


Conosco persone anche di rilievo e di fama che, superati i 70, hanno ancora il futuro pieno di speranze, progetti e creatività
E direi che chiunque ne abbia meno, ha molte più possibilità oggettivamente

Forse potrebbe essere interessante “giocare” con i sogni che avevi che sembravano piuttosto “ermetici”... voglio dire, Trump é diventato presidente e pure lui in un suo libro che non avrà scritto nenache lui, diceva che una persona non dovrebbe mai abbandonare i propri sogni anche se sembrano fuori dal mondo

Ma scendendo sulla terra alle questioni più pratiche... ermetici perché? E quelli meno ermetici ti danno abbastanza energie per affrontare le difficoltà quando emergono tra te e i tuoi obiettivi? Ne vale la pena?
Sennò, non avrebbe più senso battersi per qualcosa che pensi sia sufficientemente importante? Il che non vuol dire abbandonare gli obiettivi attuali o stravolgere la propria vita, ma intrecciare gradualmente obiettivi che reputi ti possano far star bene... che male può fare? Potresti non raggiungerli e riprovare... o potresti anche non raggiungerli e abbandonarli perché pensi ci debba voler meno tempo... ma poi?


Alcuni di quei sogni non li definirei nemmeno più tali in quanto adesso desidero molto meno che si avverino rispetto ad allora..
Non dico non mi farebbe piacere, anzi, però l'effetto sarebbe sicuramente diverso..
Checchè se ne dica, l'aspetto temporale ha la sua incidenza.
Per esempio..
Se ti funziona ancora bene ciò che deve funzionare e disponi della materia prima "adeguata" un figlio lo si può pensare di avere anche a 60 anni (parlo di noi maschietti naturalmente).. anche se bisogna riconoscere che non è proprio come averlo a 30 anni.
Per quanto il Padre Eterno possa dimostrarsi clemente ad un certo punto tocca andare.. non gli si può mica chiedere di aspettare che il ragazzo si sistemi?
Senza tener conto degli acciacchi che la vecchiaia porta con sè e tutti gli annessi e connessi..
"Papà... Facciamo una corsa sulla spiaggia?!.. "Ma certo! come no! magari dopo ne facciamo un'altra all'ospedale.."
20/30 anni sono una cosa, 50/60 ne sono un'altra.. Piaccia o no bisogna prenderne atto.
Mi manca ancora un pò per i 50.. ma ritengo ugualmente sia troppo tardi.. Mettiamola cosi', se non dovesse realizzarsi questo sogno non mi metterò certo a piangere..
Per quanto riguarda l'aspetto sentimentale in genere è ancora tutto in piedi invece.. ma anche in questo caso chiamarlo sogno mi pare un pò esagerato.. anche perchè la mia compagna immaginaria adesso avrà il viso tempestato di rughe e a sto punto non so neanche se ho tutta questa voglia di incontrarla.. Sperando abbia almeno una sorella, possibilmente più giovane! ;) .
Ad ogni modo avrei anche qui' delle riserve.. No che abbia avuto chissà quale spirito da giovane, non sono mai stato un filmine di guerra, ma ultimamente mi sono talmente inaridito..
Sono ben noti gli effetti prodotti dalla depressione.. quindi forse non sarebbe nemmeno il caso..
Se proprio dovesse venirmi voglia di "farfalle" nello stomaco posso sempre farmele al salmone! :D
Oddio poi se capita noi quà stiamo..
Per ciò che concerne i sogni "ermetici", per farla breve, sognavo di diventare "qualcuno" ma non chiedermi chi , perchè non lo so nemmeno io..
Ho sempre avuto la sensazione di riuscire in certe cose meglio di altri.. Piccole cose vorrei precisarlo, che però lasciavano trasparire una sorta di "talento", sempre che di questo si tratti, che bisognava però meglio identificare.. ma io non ho mai avuto autostima sufficiente per poterlo fare.
Mi è sempre mancato quel pizzico di coraggio che serve sempre quando si vuole raggiungere anche il più piccolo degli obiettivi.. e il coraggio non può darselo chi non ce l'ha..
Sognavo di arrivare chissà dove.. per poi rendermi conto ad un certo momento di essere a bordo di un treno che non porta da nessuna parte..
Adesso dal nulla dovrei inventarmi neanche so che cosa se non altro per dare almeno credibilità alla speranza.. che tuttavia ancora resiste malgrado abbia perso molto del suo valore..
Ma non ne ho la forza, o forse è solo una scusa per giustificare la mancanza di coraggio..
Un ragionamento senza nè capo nè capo perfettamente in linea con ciò che intendevo dimostrare..
Ciao!
















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Messaggioda alienunicorn » 22/06/2018, 20:18



Unknown ha scritto:Alcuni di quei sogni non li definirei nemmeno più tali in quanto adesso desidero molto meno che si avverino rispetto ad allora..
Non dico non mi farebbe piacere, anzi, però l'effetto sarebbe sicuramente diverso..
Checchè se ne dica, l'aspetto temporale ha la sua incidenza.
Per esempio..
Se ti funziona ancora bene ciò che deve funzionare e disponi della materia prima "adeguata" un figlio lo si può pensare di avere anche a 60 anni (parlo di noi maschietti naturalmente).. anche se bisogna riconoscere che non è proprio come averlo a 30 anni.
Per quanto il Padre Eterno possa dimostrarsi clemente ad un certo punto tocca andare.. non gli si può mica chiedere di aspettare che il ragazzo si sistemi?
Senza tener conto degli acciacchi che la vecchiaia porta con sè e tutti gli annessi e connessi..
"Papà... Facciamo una corsa sulla spiaggia?!.. "Ma certo! come no! magari dopo ne facciamo un'altra all'ospedale.."
20/30 anni sono una cosa, 50/60 ne sono un'altra.. Piaccia o no bisogna prenderne atto.
Mi manca ancora un pò per i 50.. ma ritengo ugualmente sia troppo tardi.. Mettiamola cosi', se non dovesse realizzarsi questo sogno non mi metterò certo a piangere..
Per quanto riguarda l'aspetto sentimentale in genere è ancora tutto in piedi invece.. ma anche in questo caso chiamarlo sogno mi pare un pò esagerato.. anche perchè la mia compagna immaginaria adesso avrà il viso tempestato di rughe e a sto punto non so neanche se ho tutta questa voglia di incontrarla.. Sperando abbia almeno una sorella, possibilmente più giovane! ;) .
Ad ogni modo avrei anche qui' delle riserve.. No che abbia avuto chissà quale spirito da giovane, non sono mai stato un filmine di guerra, ma ultimamente mi sono talmente inaridito..
Sono ben noti gli effetti prodotti dalla depressione.. quindi forse non sarebbe nemmeno il caso..
Se proprio dovesse venirmi voglia di "farfalle" nello stomaco posso sempre farmele al salmone! :D
Oddio poi se capita noi quà stiamo..
Per ciò che concerne i sogni "ermetici", per farla breve, sognavo di diventare "qualcuno" ma non chiedermi chi , perchè non lo so nemmeno io..
Ho sempre avuto la sensazione di riuscire in certe cose meglio di altri.. Piccole cose vorrei precisarlo, che però lasciavano trasparire una sorta di "talento", sempre che di questo si tratti, che bisognava però meglio identificare.. ma io non ho mai avuto autostima sufficiente per poterlo fare.
Mi è sempre mancato quel pizzico di coraggio che serve sempre quando si vuole raggiungere anche il più piccolo degli obiettivi.. e il coraggio non può darselo chi non ce l'ha..
Sognavo di arrivare chissà dove.. per poi rendermi conto ad un certo momento di essere a bordo di un treno che non porta da nessuna parte..
Adesso dal nulla dovrei inventarmi neanche so che cosa se non altro per dare almeno credibilità alla speranza.. che tuttavia ancora resiste malgrado abbia perso molto del suo valore..
Ma non ne ho la forza, o forse è solo una scusa per giustificare la mancanza di coraggio..
Un ragionamento senza nè capo nè capo perfettamente in linea con ciò che intendevo dimostrare..
Ciao!


dicono che i 50 siano come i 40 di dieci-20 anni fa

Per quanto riguarda il coraggio... ho avuto una miriade di problematiche di cui molte posso dirle di averle superate (più di quelle che osavo sperare) e su altre devo ancora lavorare.
Una di quelle era anche una sensazione che mi veniva ogni volta che volevo fare qualcosa a cui aspiravo veramente tanto e c'era un pensiero sfuggente, difficilmente esprimibile a parole e molto molto fastidioso, piuttosto dicevo "no, crepo, ma dico a tutti che non mi interessa"
se dovessi cercare di sintetizzare in delle parole la sensazione era un qualcosa tipo "non sono degna", ma molto forte e radicato.
Riassumere le radici lo banalizza troppo perchè il percorso per risolverlo è durato circa un anno di duro lavoro, ma era dovuto a casi di bullismo a scuola, i miei genitori che sicuramente senza considerare le conseguenze, imprimevano in me il messaggio che non fossi degna di voler qualcosa dalla vita e poi anche altre persone che si comportavano nella mia vita come loro si aggiungevano alle esperienze negative
In più visto che il "non sentirsi degno" è una sensazione diffusa, tanti ti spiegano perchè non dovresti "perdere tempo" a provarci perchè tanto non funzionerà e quindi mi sono limitata da dentro per tanto tempo
Ora provo ancora qualche difficoltà quando vedo che le persone non ci credono che sia fattibile quello che propongo, ma è più un fastidio, non mi blocca totalmente e vedo risultati ed è una delle soddisfazioni più grandi che mi spinge ad andare avanti
Non che non sapessi che non c'è nessuno tanto meglio di me da non dover provarci o che io non sono tanto peggio di altri da non doverci provare o da dover avere la sindrome da impostore, però risolvere quello che mi ha creato quella sensazione ha permesso di attivarmi
E' soggettivo, qualcuno lo risolve con un po' meno fatica

Altri riescono a risolverlo facendo le cose comunque e facendo sparire la sindrome da impostore solo una volta che arrivano i risultati

Però, se hai dei talenti o quello che senti come tali forse dovresti dedicare qualche ora al giorno a vedere cosa ne esce fuori? Cos'hai da perdere?
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Messaggioda Lithium-87 » 24/09/2018, 17:39



Assolutamente no, ma più di quello che ho fatto non potevo fare. Non posso fare miracoli.
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Re: È questa la vita che sognavi?

Messaggioda Ted_Burundi » 24/09/2018, 23:57



Sì certo
Di sicuro, visto l'abisso al quale sono stato condannato ancor prima di essere nato, non potrei ambire a più di quanto già ho, cioè nulla, in attesa della fine.
La mia fortuna, in questo caso, sta nell'essere abbastanza forte da non lasciarmi finire da altre entità, piuttosto sono io a porre fine.
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È questa la vita che sognavi?

Messaggioda Selene998 » 10/01/2019, 23:20



Non è quella che sognavo, ma non mi dispiace, nonostante tutto. Anzi, forse mi piace.
Penso che la mia vita attuale sia in piena linea con quelle che sono le mie inclinazioni naturali, mentre quella che desideravo era un po' "contro natura" ed imposta.
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È questa la vita che sognavi?

Messaggioda Cabiria » 11/04/2020, 0:57



Direi proprio de no ma forse è quella che me merito :dunno:
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Non è una grande idea irritarsi per i difetti delle persone, soprattutto se anche tu ne hai un paio.

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