Mi piace scrivere recensioni di giochi che ho terminato.

Sono autore anche su un sito (MyReviews.it), e oggi ho deciso di pubblicare nell'apposita sezione di MyHelp, la mia prima recensione (la prima recensione su MyHelp... Su MyReviews, ne ho pubblicate di diverse.

Buona lettura.

SCHEDA GIOCO
TITOLO: DmC Devil May Cry
SVILUPPATORE: Ninja Theory
PRODUTTORE: Capcom
DATA DI USCITA: 15-01-2013 (PS3, Xbox 360) – 25-01-2013 (PC)
GENERE: Action/Adventure – Hack N’ Slash
LINGUA: Totalmente in italiano
Requisiti minimi:
- OS: Windows Vista/XP, Windows 7, Windows 8
- Processor: AMD Athlon X2 2.8 Ghz or better, Intel Core 2 Duo 2.4 Ghz or better
- Memory: 2 GB RAM
- Hard Disk Space: 8 GB free hard drive space
- Video Card: ATI Radeon HD 3850 or better, NVIDIA GeForce 8800GTS or better
- DirectX: 9.0c or greater
- Sound: Standard audio device
Polemiche, polemiche ed ancora polemiche…
Ormai non c’è un titolo tripla A che si salvi dall’ira più funesta del popolo dei videogamers… Specialmente da quando, tra le software house, va di moda proporre vere e proprie ripartenze da zero (reboot), di serie videoludiche che a loro tempo hanno segnato indelebilmente questo mondo, ma che da qualche anno, sono con l’acqua alla gola. Esempi calzanti sono: Tomb Raider, Need For Speed Most Wanted, Sim City e Devil May Cry, per l’appunto.
DmC Devil May Cry, reboot della nota saga Capcom, fa parte di questa schiera di titoli.
Affidato alle capaci mani del team Ninja Theory, già autori di titoli di spicco come Heavenly Sword e Enslaved: Odyssey To The West, DmC è stato attaccato dai fans per l’estremo distacco rispetto ai titoli precedenti, in particolar modo per l’aspetto che il team britannico ha donato al mezzo demone più amato nella storia videoludica… Ossia, il Figlio di Sparda, Dante.
Chissà se dopo tante critiche, tante proteste e tanto clamore, il lavoro caparbio di Ninja Theory sulla propria strada, ha portato i frutti sperati.
Scopriamolo insieme.
Mettiamo subito in chiaro una cosa… Il DmC di Ninja Theory assume toni narrativi estremamente differenti rispetto ai precedenti capitoli della saga, puntando tutto su di un contesto semi-moderno, dalla crudeltà molto più accentuata, accantonando parte degli elementi fantasy utilizzati in passato.
Dante, è un ragazzetto che ama godersi la vita… Strip club, cibo spazzatura, donne di facili costumi…
Ma dentro di sé, nasconde un potenziale inespresso, di cui lui è a malapena a conoscenza.
Dante è un Nefilim, ovvero figlio di un demone (Sparda) e di un angelo (Eva). L’opportunità di fare qualcosa di buono ed utile per l’umanità, gli viene offerta da una misteriosa medium di nome Kat, che aiuta il nostro Nefilim ad uscire da una realtà distorta denominata Limbo.
Grazie alle sue grandi doti di combattente, ed al sangue demoniaco ed angelico che scorre nelle sue vene, Dante viene convinto da Kat ad entrare in una misteriosa organizzazione chiamata L’Ordine, comandata da un presunto terrorista mascherato, chiamato Vergil, che è impegnato in una strenua battaglia contro le forze demoniache… Quest’ultime hanno l’intento di celare la loro presenza nel mondo reale e di tenere a bada il genere umano.
COMPARTO GRAFICO
DmC presenta una veste grafica di tutto rispetto, grazie al lavoro del team Ninja Theory con l’Unreal Engine 3, di Epic.
Ovviamente, come ogni prodotto presenta degli alti e dei bassi, specialmente adesso che siamo al “bivio” tra la generazione attuale, e la next-gen.
Stilisticamente, il titolo ha carisma da vendere, come la tradizione dei Devil May Cry vuole.
Il level design ha uno stile unico, e i Ninja Theory si sono sbizzarriti nella realizzazione del Limbo, dove ogni superficie è in movimento, e la struttura dello scenario può cambiare da un momento all’altro, rendendo in un certo senso “obbligata” l’introduzione di alcune fasi di platforming che analizzeremo in seguito.
Il tono delle ambientazioni, varia in continuazione… Passiamo da classicissime ambientazioni dal sapore gotico, ad ambientazioni urbane, fino ad intere sezioni con effetti psichedelici.
Per non parlare delle variazioni cromatiche… I livelli sono coloratissimi, e la loro ricostruzione non annoierà mai il videogiocatore nel corso dell’intera campagna.
Anche il design delle creature è decisamente ispirato, ed ogni bestia che affronteremo sarà curata in maniera maniacale, con caratteristiche uniche e mai ripetitive.
Ed ora passiamo al punto cruciale… Il nuovo Dante.
I puristi ed i nostalgici si mettano l’anima in pace… Il nuovo Dante funziona! E anche alla grande.
Il suo fare sbruffone, il suo look ed il suo atteggiamento da teppista con una vena di british humor, non possono che far scattare un plauso al team Ninja Theory, che ci hanno consegnato un protagonista spaccone, carismatico e dalla forte personalità, di come ce ne sono veramente pochi nella scena videoludica attuale.
Anche i characters comprimari sono riprodotti benissimo, come Vergil, Kat o il villain di turno, Mundus.
Ora passiamo ai lati negativi…
Tecnicamente il titolo risente dell’utilizzo di un engine “esperto” come l’Unreal Engine 3.
Si assiste infatti a piccoli cali di frame-rate durante i filmati (durante il gioco, ancorato sui 30 fotogrammi al secondo), textures talvolta in low definition ed un aliasing decisamente marcato, specialmente nella proiezione delle ombre.
Nonostante ci siano alcuni difetti, il comparto tecnico risulta ben realizzato… Ma se disponete di un PC da performances medio-alte, a detta degli sviluppatori, sarebbe meglio optare per quest’ultima.
COMPARTO SONORO
Il comparto sonoro di DmC, si attesta su ottimi livelli praticamente in ogni campo di esso.
Partiamo dalla colonna sonora, caratterizzata tradizionalmente da brani metalcore e dubstep, sempre ad effetto con l’azione che ci viene riproposta su schermo. Eccezionale anche il campionario di effetti sonori, che per essere goduto appieno necessita di un impianto 5.1 Dolby, o se possedete una PS3, anche un DTS 7.1.
Da qualche uscita, Capcom, ha pensato di localizzare i propri prodotti interamente in italiano (vedi Resident Evil Revelations e Resident Evil 6).
Come nei titoli precedentemente citati, anche in questo caso il doppiaggio risulta ben recitato, anche se, sinceramente, la recitazione rimane saldamente un punto a favore del doppiaggio in lingua originale, anche per via di un adattamento non sempre efficace del copione.
Da segnalare qualche saltuario calo di volume delle battute durante le cut-scenes.
GAMEPLAY
Il sistema di combattimento è senza dubbio la colonna portante di DmC, come di ogni Hack N’ Slash che si rispetti del resto.
In questo caso riesce ad essere perfettamente funzionale, divertente ed estremamente soddisfacente, per tutti i tipi di giocatori.
I giocatori più navigati della serie, o del genere, si sentiranno subito come a casa, riuscendo in pochi istanti di gioco ad adattarsi al sistema di combattimento, che risulta piacevolmente classico con qualche novità, riuscendo a mettere a segno serie infinite di combo dalla varietà e dalla spettacolarità non indifferenti.
Nonostante tutto, trattandosi di un Hack N’ Slash, il gameplay, rimane propenso anche ai giocatori meno navigati… Si parla di coloro che si affidano al button smashing.
Il sistema di combo, risulta praticamente invariato rispetto a quanto offrivano il terzo ed il quarto capitolo della saga, dove con l’ausilio di un solo tasto per i fendenti ed un’altro adibito all’uso delle fidate Ebony ed Ivory, si potevano realizzare una moltitudine di combo, variando con il giusto tempismo la pressione di uno dei suddetti tasti.
Ciò che abbiamo felicemente apprezzato, è l’introduzione delle armi angeliche e demoniache, attivabili tramite la pressione dei grilletti, e senza la necessità di essere selezionate ogni volta tramite i tasti direzionali.
Questo fattore, insieme all’eliminazione di un sistema di target lock, contribuisce a velocizzare non di poco il ritmo di gioco, rendendo le combo su schermo sempre più rapide e spettacolari, oltre ad offrire un minimo di tattica per capire quale tipologia d’attacco risulta più efficace contro un determinato tipo di avversario.
Ad arricchire il gameplay, ci pensa un sistema di progressione ben calibrato delle abilità del personaggio… Grazie ad alcune sfere bianche ottenute al termine di ogni livello, potremo apprendere nuove abilità e nuove mosse, che renderanno progressivamente il nostro Dante, sempre più devastante.
Qualche piccolo singhiozzo lo si ha soprattutto nella gestione delle telecamera, in questo capitolo gestita in maniera totalmente manuale con l’ausilio della levetta analogica destra.
Come detto qualche riga sopra, nel gameplay di DmC, è presente anche una forte componente platforming, grazie all’utilizzo del gancio angelico e del gancio demoniaco, e anche grazie all’ottimo level design messo su dai ragazzi di Ninja Theory, che renderà talvolta più ostica la prosecuzione verso la meta.
Ciò che ha caratterizzato da sempre la serie di Devil May Cry (in particolare il terzo ed il quarto capitolo) è stata la presenza di Boss Fight sempre colossali ed esaltanti.
Qui, il discorso non cambia… Le boss fight sono sempre emozionanti, colossali, divertenti ed estremamente variegate dal punto di vista artistico e tattico. Peccato solo che non siano presenti in numero elevato.
LONGEVITA'
Per portare a termine la nuova avventura di Dante, saranno necessarie più o meno 10 ore.
Il team di sviluppo, non ha voluto stravolgere la struttura di gioco, lasciandola invariata… Infatti saranno 20 le missioni che ci porteranno al grande epilogo.
Ma il titolo riserva molti segreti, ed infatti è presente un elevato fattore rigiocabilità, che incentiverà i giocatori più accaniti, a scoprire segreti, vie secondarie e stage bonus nascosti.
Inoltre, si segnala la presenza di diversi livelli di difficoltà, partendo da Umano (Facile), Ammazzademoni (Normale) e Nefilim (Difficile), fino a sbloccare i livelli di difficoltà bonus, che metteranno a dura prova i nostri nervi, come Figlio Di Sparda, Dante Deve Morire, Paradiso O Inferno ed Inferno E Inferno (in particolare quest’ultima dove Dante morirà al primo colpo).
Inoltre, se connessi online, sarà possibile comunicare e classificare il proprio punteggio nelle missioni. Oltre a questa feature, il mondo dell’online non offre particolari stimoli, ma d’altronde, Devil May Cry, non è mai stato un titolo per online gamers.
CONCLUSIONE
Ancor prima di entrare nella fase clou dello sviluppo, è stata una sfida piena di insidie per i britannici di Ninja Theory… Ma alla fine possiamo affermare con certezza che ce l’hanno fatta!
Prendere tra le proprie mani un brand “pesante” come Devil May Cry, plasmarlo e rifocillarlo non è assolutamente un compito facile… Ma il team ha dimostrato di avere coraggio e talento per portare a termine il lavoro seguendo la propria strada, nonostante fans storici armati di forconi.
Un grande gameplay (nonostante i piccoli difetti), un geniale level design, una caratterizzazione dei personaggi straordinaria, e soprattutto una nuova spinta innovatrice, donano brio ad una saga che rischiava di perdere lo smalto e la grinta di un tempo… Tratti che non mancano al nuovo Dante!
Il titolo è un ottimo action/adventure, che segna il nuovo punto d’inizio della saga Hack N’ Slash per eccellenza, e che offre un’esperienza videoludica degna di essere vissuta da qualunque videogiocatore.
I figli di Sparda, sono tornati!
PRO
- Ottimo sistema di combattimento...
- Level design eccezionale
- Rigiocabilità garantita
- Il nuovo Dante funziona!
- Divertimento assicurato
CONTRO
- ...Ma ancora da perfezionare
- Qualche difetto tecnico
VOTO: 9