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Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 12/02/2015, 19:33
da Riccardina
Liquidambàr ha scritto:Ciao Riccardo, leggendo la tua dedica mi è venuto in mente che anche a me succede! Spesso mi capita di pensare ad un ragazzo con cui, anni fa, ci passavo molto del mio tempo assieme. A distanza di 5 anni mi sono ritrovata ad avere una tremenda nostalgia di lui, perchè l'intesa che avevo non l'ho più trovata poi con nessuno! Ho provato a cercarlo su Facebook ma non c'è, lo ricordo come molto riservato, che non si faceva vedere spesso in giro... ( avrei il numero di cell, sempre se sia rimasto lo stesso, ma chi c'è l'ha il coraggio di mandargli 1 sms :cry2: !)
Però un dubbio mi viene, non è che ci si aggrappa ai ricordi, trovandoli mitici e irripetibili, perchè in verità si vuole fuggire dal presente? :dunno:

Che si vuole fuggire dal presente sì,è anche per quello. Ma se te vuoi rivederlo (cosa che io comunque non desidero nella mia situazione) e hai il numero,sempre che sia quello,chiamalo,no? Al diavolo il timore,chiamalo così avrai meno rimpianti.

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 12/02/2015, 19:40
da MissNable
Liquidambàr ha scritto:Però un dubbio mi viene, non è che ci si aggrappa ai ricordi, trovandoli mitici e irripetibili, perchè in verità si vuole fuggire dal presente? :dunno:



Come pensiero ci sta io ho 19 anni e spesso capita anke a me di ripensare a vecchi amici con cui stavo bene e ke nn sento piu xke nn so ke fine hanno fatto, Io però rifletterei di più sul tuo pensiero xke spesso me lo kiedo anke io! :confused: :???: :huh:

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 12/02/2015, 19:55
da Liquidambàr
... è vero, chi non risica non rosica! Ma mi faccio mille paranoie anche perchè, forse, il fatto che ci siamo allontanati, è stato per colpa mia ( è una storia lunga!), chissa che figura ci faccio ecc..
Poi, come mi ricorda MissNable, se la voglia di rivederlo è spinta da un problema interiore, non mi sembra una cosa giusta, magari quando si ha uno stato d'animo più tranquillo... (tutte le scuse sono buone!)
Ma si dai, troverò il coraggio per mandargli questo benedetto messaggino, cosa sarà mai.... ^_^

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 21/02/2015, 22:02
da Franti73
Il tuo racconto ha fatto venir voglia anche a me di scrivere di una compagna di classe speciale, la prima ragazza (su un totale di 3) per la quale abbia cominciato a provare un sentimento d’amore. Dalla prima alla quinta superiore eri il mio personale punto di riferimento. Potevano incombere interrogazioni o compiti per i quali non mi ero particolarmente preparato, ma ogni mattina era bella per il fatto di poterti vedere. E, al contrario, il solo fatto di non trovarti la mattina alla fermata dell’autobus mi gettava in uno stato di sconforto.
Non è stato difficile innamorarsi dei tuoi occhi così grandi e del tuo sguardo che riusciva a scavarmi dentro, del tuo sorriso che mischiava innocenza e malizia, del tuo modo di muoverti, di come giocavi con i capelli, della tua dolcezza, della tua forza e della tua simpatia. Nonostante mi vedessi come un rospo, vicino a te riuscivo a sentirmi figo anch’io… quando mi prendevi per mano e passeggiavi con me nel corridoio, quando nell’atrio durante l’intervallo venivi a sederti sulle mie gambe o quando durante le gite scolastiche camminavi abbracciata a me. Ricordo alla fine del secondo anno che dovevamo mettere in scena una commedia di Pirandello. Spostavamo i banchi e assistevamo alle prove e tu venivi sempre a sederti sul banco accanto a me; ricordo che ti divertivi a scrivere il tuo nome sui miei pantaloni… io quei jeans non li avrei mai lavati.
Dopo la maturità ci vedemmo un paio di volte alle cene di classe, dopodiché ti scrissi una lettera per cercare di sentirti ancora vicina e per provare ad esprimere quello che sentivo. Iniziò uno scambio di corrispondenza. Ma erano parole lasciate a mezz’aria, non ebbi mai il coraggio di aprirmi del tutto, anche se da quello che mi scrivesti tu qualcosa l’avevi intuito. Le ho conservate tutte le tue lettere e cartoline di quei 2/3 anni e quando ho voglia di farmi del male, come in questo periodo in cui tutto sembra andare a rotoli nella mia testa, le tiro fuori e me le rileggo. Fino all’ultima cartolina quando scrivesti “I tuoi scritti son sempre più radi, il tono meno intenso e il ricordo sempre più vago. Mi stai dimenticando o forse mi hai semplicemente ridimensionato per poter più serenamente guardare avanti?”. No, non ti avevo dimenticata, stavo solo cominciando a farmi prendere da quel mal di vivere che mi costringeva nell’apatia e mi faceva sentire destinato al nulla. In realtà eri ancora ben piantata nella mia testa e nel mio cuore.
In seguito ti ho poi rivista su Facebook ma anche lì non ho avuto il coraggio di lasciare messaggi, mi sarei sentito ridicolo.
Qualche mese fa, ero in pausa pranzo con un collega e ci siamo recati in uno di quei self-service di cucina cino/giapponese. Ad un tratto ti ho riconosciuta nella figura di quella donna che si stava sedendo con il figlio ad un tavolino non lontano dal nostro. 4/5 metri di corridoio mi separavano dalla possibilità di rivolgerti nuovamente la parola, anche solo per un veloce saluto. Ma la mia solita paura, che mi ha sempre fatto fare passi indietro di fronte ad ogni scelta, mi ha inchiodato alla sedia lasciandomi solo la possibilità di osservarti, non visto.
Mi sono sentito uno stupido, e mi sono tornate alla mente tutte le emozioni provate allora. La sera, poi, rientrato a casa mi sono buttato sul letto e ho pianto pensando a tutto quello (esperienze, amicizie, emozioni, amori) che mi sono negato a causa della mia debolezza e delle mie paure e a quello che ancora mi aspetta.
Io però non ti ho mai dimenticata.
E stasera ti mando un bacio grande, Sara. <3

Marco

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 21/02/2015, 22:39
da Riccardina
Franti73 ha scritto:Il tuo racconto ha fatto venir voglia anche a me di scrivere di una compagna di classe speciale, la prima ragazza (su un totale di 3) per la quale abbia cominciato a provare un sentimento d’amore. Dalla prima alla quinta superiore eri il mio personale punto di riferimento. Potevano incombere interrogazioni o compiti per i quali non mi ero particolarmente preparato, ma ogni mattina era bella per il fatto di poterti vedere. E, al contrario, il solo fatto di non trovarti la mattina alla fermata dell’autobus mi gettava in uno stato di sconforto.
Non è stato difficile innamorarsi dei tuoi occhi così grandi e del tuo sguardo che riusciva a scavarmi dentro, del tuo sorriso che mischiava innocenza e malizia, del tuo modo di muoverti, di come giocavi con i capelli, della tua dolcezza, della tua forza e della tua simpatia. Nonostante mi vedessi come un rospo, vicino a te riuscivo a sentirmi figo anch’io… quando mi prendevi per mano e passeggiavi con me nel corridoio, quando nell’atrio durante l’intervallo venivi a sederti sulle mie gambe o quando durante le gite scolastiche camminavi abbracciata a me. Ricordo alla fine del secondo anno che dovevamo mettere in scena una commedia di Pirandello. Spostavamo i banchi e assistevamo alle prove e tu venivi sempre a sederti sul banco accanto a me; ricordo che ti divertivi a scrivere il tuo nome sui miei pantaloni… io quei jeans non li avrei mai lavati.
Dopo la maturità ci vedemmo un paio di volte alle cene di classe, dopodiché ti scrissi una lettera per cercare di sentirti ancora vicina e per provare ad esprimere quello che sentivo. Iniziò uno scambio di corrispondenza. Ma erano parole lasciate a mezz’aria, non ebbi mai il coraggio di aprirmi del tutto, anche se da quello che mi scrivesti tu qualcosa l’avevi intuito. Le ho conservate tutte le tue lettere e cartoline di quei 2/3 anni e quando ho voglia di farmi del male, come in questo periodo in cui tutto sembra andare a rotoli nella mia testa, le tiro fuori e me le rileggo. Fino all’ultima cartolina quando scrivesti “I tuoi scritti son sempre più radi, il tono meno intenso e il ricordo sempre più vago. Mi stai dimenticando o forse mi hai semplicemente ridimensionato per poter più serenamente guardare avanti?”. No, non ti avevo dimenticata, stavo solo cominciando a farmi prendere da quel mal di vivere che mi costringeva nell’apatia e mi faceva sentire destinato al nulla. In realtà eri ancora ben piantata nella mia testa e nel mio cuore.
In seguito ti ho poi rivista su Facebook ma anche lì non ho avuto il coraggio di lasciare messaggi, mi sarei sentito ridicolo.
Qualche mese fa, ero in pausa pranzo con un collega e ci siamo recati in uno di quei self-service di cucina cino/giapponese. Ad un tratto ti ho riconosciuta nella figura di quella donna che si stava sedendo con il figlio ad un tavolino non lontano dal nostro. 4/5 metri di corridoio mi separavano dalla possibilità di rivolgerti nuovamente la parola, anche solo per un veloce saluto. Ma la mia solita paura, che mi ha sempre fatto fare passi indietro di fronte ad ogni scelta, mi ha inchiodato alla sedia lasciandomi solo la possibilità di osservarti, non visto.
Mi sono sentito uno stupido, e mi sono tornate alla mente tutte le emozioni provate allora. La sera, poi, rientrato a casa mi sono buttato sul letto e ho pianto pensando a tutto quello (esperienze, amicizie, emozioni, amori) che mi sono negato a causa della mia debolezza e delle mie paure e a quello che ancora mi aspetta.
Io però non ti ho mai dimenticata.
E stasera ti mando un bacio grande, Sara. <3

Marco

Molto bella :ave2:

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 22/02/2015, 20:15
da Franti73
Ciao Riccardo.
Quanto vorrei poter tornare a rivivere la dolcezza di quei momenti. :(

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 22/02/2015, 20:16
da Riccardina
Ogni tanto ci penso anch'io,anche se non eravamo in rapporti intimi,però a ripensarci mi viene nostalgia,di quel fine 1998

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 22/02/2015, 21:41
da Michele76*

Dedica a una mia ex compagna di classe

MessaggioInviato: 22/02/2015, 22:22
da Lonesparrow
Magari ora è cambiata tanto, potrebbe anche essere diventata un uomo.