From New York with love

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Re: From New York with love

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 09/09/2016, 17:09



Avrei molto da dire sulla questione Williams/Proietti, ma al momento non ho tempo, per cui mi limito a postare giusto pertenere d'occhio il topic.
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Messaggioda Camel » 09/09/2016, 18:56



Th3 Filmmak3R ha scritto:To Camel: Se ti addormenti sappi che sono pericoloso anche nei sogni, non per niente mi chiamano il Nightmare erotico delle donne del nord est. Quindi come vedi, gira e rifrulla sempre dalle tue parti mi fermo. Anzi, ora che ci penso, ho avuto anche una relazione a Sacile. E dal momento che in Geografia andavo benissimo, so per certo che Sacile è in prov di Pordenone. Non appena porterò nella mia trappola la direttrice del sito, ammagliandola con il mio sguardo da Sirenetta, gli ruberò tutte le mail, inclusa la tua, e…


abbiamo un nuovo richard ramirez qui! 8-)
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Messaggioda Th3 Filmmak3R » 09/09/2016, 20:00



To Camel: sono sincero, ed ammetto che ho dovuto sbirciare su Wikipedia per capire chi fosse il premio Nobel in questione. Anche se non volevo scriverlo (oggi sono stato a confessarmi dopo anni, mi sembrava brutto macchiare immediatamente la confessione) devo ammettere che sono decisamente molto, molto più bello (domanda per l’amica Cieloblu se legge: a tua memoria hanno mai fatto film su questo professionista?) ma non per questo più fortunato. Io sono nato il 23 settembre, lui il 29 febbraio: cioè che c*lo! E’ cresciuto di un anno ogni quattro. Sembra poco? Altre sfumature che ci rendono diversi, sono (secondo Wikipedia): Ramirez è un grande fan degli AC/DC, mentre io lo sono dei Doors. Ramirez è stato sposato, io sono ancora un signorino. A Ramirez il gruppo death metal, Macabre, gli ha dedicato la canzone, “Nightstalker”; mentre a me, il gruppo di cucito delle donne di Trieste che si sentono Slovene (si chiamano proprio così) hanno battezzato un toys erotico, pensando a me chiamandolo, “The Octopus”. Ci sarebbe anche un’altra cosa ad onor del vero: se prima che rientro a casa trascorriamo un week-end in qualche SPA (mettiamo tutto sul conto di myHelp, non preoccuparti) ti svelerò il segreto.

To LuceBuio: dal profilo psicologico ci sta il tuo ragionamento, ovvero il motivo per cui preferisco guardare i film hollywoodiani il lingua italiana. Tuttavia c’è anche una questione strettamente di “voce bella” che negli Usa non intercetto fatta in alcune eccezioni (Willy Smith ad esempio ha una voce che amo..). E poi, sono assolutamente convinto che la scuola dei doppiatori italiana sia la migliore al mondo: hai mai visto/sentito il film di Benigni, La Vita è Bella, in inglese/americano? Mi trovi in accordo anche sulla questione espressiva degli attori: in questo momento, a memoria, ad eccetto di Nicolas Cage (molto espressivo) non me ne vengono in mente altri. Noi italiani abbiamo l’arte mimica nel Dna; chi riesce a potenziarla nello studio (per quanto possibile) è quasi sprecato al cinema. Dovrebbe fare teatro a vita (se gli stipendi di attori teatrali glie lo permettessero). E comunque per chiudere questo discorso, ho guardato prima dell’estate il primo Twilight in lingua originale. Che noia! Non c’è pathos. O forse era il film. Non saprei..
“Poi bisogna aggiungere anche che certi film inguardabili nella versione originale per pessima recitazione, diventano guardabili se doppiati”. Mi fai venire in mente Man of Fire con Denzel Washington (mio attore preferito assieme a J. Deep): non so se lo hai guardato nei due casi. In Italiano l’ho rivalutato e adorato (dell’originale si salva solo Giannini, ma perché è sempre la sua voce..).
Allora scusami, anche se sei stata super precisa e dettagliata, non ho capito solo una cosa (o forse l’ho capita): il regista (cinematografico) vuole mettere in evidenza la Discriminazione? Se così fosse, secondo la tua opinione, il regista potrebbe avere avuto da bimbo/ragazzo fatti discriminatori? Mi hai messo voglia di leggere il libro..
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Messaggioda Masquerade » 09/09/2016, 20:10



Th3 Filmmak3R ha scritto:Mi chiamo Giuseppe, ho 40 anni (41 entro la fine di settembre) e da due anni vivo e lavoro negli Usa. Mi sono trasferito a New York City nel 2014 e, anche se in questo periodo mi trovo in Italia, dal prossimo mese trasloco nell’Isola di Long Island; definitivamente. Ho sofferto di attacchi di panico e ansia per tanti anni (dai 19 ai 32) e voglio donare le mie esperienze per aiutare chi non sta bene, perché nel mondo, sono gli esseri umani che aiutano altri esseri umani (Nb.: dal momento che, chi non mi conosce e legge quanto appena scritto tende ad attribuirmi simpatie politiche di sinistra, anticipo che non sono di sinistra). Se riuscirò a contribuire alla “guarigione” anche di una sola persona, sarò felicissimo.

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Credo tu ti sia iscritto poco prima di me quindi forse sono la persona meno indicata per darti il benvenuto. Bella la frase del tuo avatar. Anzi le frasi. E bella New York. Ci Son stata troppi anni fa ma ricordo tutto di questa città ed anche delle altre che ho visitato tra USA e Canada. Uno dei più bei viaggi della mia vita. :hi:
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Messaggioda LuceBuio » 09/09/2016, 20:20




The Radiant Hero ha scritto:Avrei molto da dire sulla questione Williams/Proietti

Di pure :) io preferisco Proietti ma ciò non significa che Williams non abbia fatto un lavoro immenso!

Th3 Filmmak3R ha scritto:voce bella

Sai chi ha una voce bella, Morgan Freeman XD e gli americani ne sono consapevoli

Th3 Filmmak3R ha scritto:in questo momento, a memoria, ad eccetto di Nicolas Cage (molto espressivo) non me ne vengono in mente altri


Kevin Spacey
Al Pacino

Comunque secondo me i migliori attori del mondo sono inglesi, si vede che lì c'è proprio il culto del teatro e della recitazione. In linea generale in un prodotto cinematigrafico/televisivo inglese gli attori, anche quelli che hanno parti marginali sono tutti particolarmente bravi!

Th3 Filmmak3R ha scritto: l’arte mimica nel Dna

In quanto a mimica facciale nessuno però batte Jim Carrey XD ha la faccia di gomma

Th3 Filmmak3R ha scritto:il regista (cinematografico) vuole mettere in evidenza la Discriminazione? Se così fosse, secondo la tua opinione, il regista potrebbe avere avuto da bimbo/ragazzo fatti discriminatori? Mi hai messo voglia di leggere il libro..


Non credo che Bob Fosse abbia sperimentato sulla sua pelle le tematiche affrontate nel film, forse la guerra, ma dal punto di vista americano.
Credo che potesse comprendere il desiderio di Sally di diventare una famosa soubrette dato che lui voleva diventare "il futuro Fred Astaire".
Credo che Fosse abbia accettato il lavoro in quanto esperto nel genere musical, e lo abbia però diretto in modo da renderlo realistico (i musical, con la gente che prende ed inizia a cantare ogni 5 minuti non sono realistici).
Non credo che abbia avuto esperienze nell'ambiente "malconsiderato" nel quale vivevano i personaggi di Cabaret.

Il libro è semiautobiografico. Orwell lo ha commentato dicendo che era "una brillante rappresentazione di una società decadente", ed è diverso sia dal film che è stato tratto dal musical, e sia dal musical che è stato tratto dal libro. XD
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Ultima modifica di LuceBuio il 09/09/2016, 20:23, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda kathellyna » 09/09/2016, 20:22



Th3 Filmmak3R ha scritto:devo ammettere che sono decisamente molto, molto più bello

veramente, si dice sia stato il più bello tra i serial killer, anche se in effetti le foto di wikipedia non lo dimostrano.

ri-benvenuto.
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Messaggioda Th3 Filmmak3R » 10/09/2016, 9:10



To Masquerede: ciao, per un attimo il tuo nikname mi ha fatto venire in mente una bellissima canzone samba brasiliana (Mas Que Nada) che ha oltre 50 anni. E quindi grazie! Perché adoro il genere musicale e la cultura brasiliana (per cultura brasiliana non intendo come al solito le donne brasiliane; le donne brasiliane le amo molto di più della loro cultura). “Masquerade” è un tributo al film, oppure ha a che fare con le maschere.. da come intitoliamo i nostri Nik, possiamo far capire qualcosa di noi. Ora, prima di salutarti, mi dispiace informarti di una cosa: quando sei stata a NY (e il cugino Canada; ho dei parenti ad Edmonton, nell’Alberta. Nella fantastica Alberta) purtroppo non hai visto l’opera d’arte contemporanea più preziosa di tutto il nord America. Prova a domandare a Camel (dille però che siamo parenti, perché è molto gelosa) di cosa si tratta e inizierai a mangiarti le dita..

To LuceBuio: devo domandarle perdono Màdame. Mi sono accorto in questo momento che nel msg del 09/09/2016 alle ore 21:00, ho scritto erroneamente CieloBlu, anziché LuceBuio. Scritto ciò, ti posso fare una domanda? Al Pacino è più bello o affascinante (al di la del fatto che è straordinario come interprete). Te lo chiedo perché fra i tanti personaggi che vedono, amici e conoscenti, nel mio viso (Silvester Stallone, Enrico Brignano, Leonardo Pieraccioni, Massimo De Lorenzo e Ibrahimovic: probabilmente ho qualche strana dote nascosta, perché riuscire a trasmettere l’espressione di tutti questi volti noti non è semplice) la scorsa settimana hanno aggiunto Al Pacino. Ed insomma, assomigliare ad Al Pacino mi fa ganzo.
Onestamente, Cabaret e Grease sono stati gli unici due film musical che mi sono piaciuti, in quanto il genere musical non è il mio preferito (cosa diversa a Teatro: non so se in Italia lo hanno fatto, ma l’anno scorso a NY ho guardato il musical di Footloose, con tanto di presentazione e saluto iniziale da parte di Kevin Pancetta, ed è stato straordinario). Tuttavia Cabaret e Grease, pur essendo due generi uguali, come sai hanno storie completamente diverse, e Cabaret (a differenza di Grease) ha lasciato qualcosa ‘dentro’ che lo definisco un piacere misto tra il romantico, l’affascinante e il malinconico. Anche se riconosco questi aggettivi, quello che non riesco a spiegarmi è il “perché”. Solitamente quando guardo un film, e può essere anche il più cretino del mondo, lascia in eredità il significato psicologico (non quello della storia del film); ecco, Cabaret è l’unico della mia vasta collezione che ancora non sono riuscito a capire. Il lato ludico è stato percepito appieno, mentre quello della psiche no. Questo è il motivo di tutte le domande che ti rivolgo, in quanto si capisce che non solo sei attratta dal genere musical, ma hai un debole proprio di questo racconto; almeno così pare dai tuoi contenuti scritti. A questo punto penso che dovrò fare quello che non ho fatto anni fa: leggere il libro, padre e madre di tutte le opere (tranne di Silent Hill). Ho un’altra opinione dell’Inghilterra (Inghilterra, non Regno Unito) e degli inglesi; fatta eccezione dei Beatles e il calcio, non gli attribuisco grandi meriti e qualità (certamente ho semplicizzato e striminzendo molto; c’è stato anche Shakespeare etc.) ma in questo caso è colpa mia che sono “preconcezioso” nei loro confronti. E comunque, inglesi, americani a parte, penso che il potere, e la forza, della recitazione italiana, sia sopra ogni altro popolo; quello che contesto alla classe del bel paese è la “ripetizione” delle storie. Siamo troppo statici con i pensieri ed i racconti: o trattiamo la mafia, o trattiamo il dramma (lasciando a parte ovviamente i cinepanettoni oppure il genere “tre metri di noia sopra il cielo”) quando ci sarebbero dei prodotti come (es.) l’Horror che potrebbe essere migliorato tantissimo. O lo stesso musical: pensi che i corpi di ballo, e teatro, italiani non siano in grado di promuovere un’etichetta uguale se non addirittura migliore di quella statunitense? Ripeto, la mia riflessione fatta a domanda, è strettamente legata alla qualità dei nostri artisti, e non alla fantasia di registi e sceneggiatori (e anche scenografi dal momento che in questo campo a parer mio siamo indietro anni luce) che sono sicuramente bravi, ma peccano i verve e coraggio.

To Cathellyna: ciao e ben ritrovata anche a te. Non so perché dai la sensazione di una ragazza che è diversamente triste. Mi spiego: è piuttosto scontato (da questi pochi giorni che sono leggo i topic) incrociare una persona giù di morale. Tu hai uno ‘stile’ particolare: mi ricordi una sorta di Pierrot al femminile (versione francese); malinconica, timorosa ma innamorata della vita. Che sia chiaro, le mie sono solo sensazioni. Non fraintenderle con l’arroganza che non mi contraddistingue.
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Messaggioda LuceBuio » 10/09/2016, 13:33




Th3 Filmmak3R ha scritto: Al Pacino è più bello o affascinante

Ma che domanda XD Al Pacino da giovane somigliava a mio fratello
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Ma solo quando c'aveva sta barba da ISIS, in questa foto sembra davvero tanto mio fratello :???:

Th3 Filmmak3R ha scritto:l’anno scorso a NY ho guardato il musical

Cacchio tu abiti a due passi da Broadway... beato te :cry2:

Th3 Filmmak3R ha scritto:ha lasciato qualcosa ‘dentro’ che lo definisco un piacere misto tra il romantico, l’affascinante e il malinconico.

Cabaret, essendo tratto da un esperienza semi-autobiografica, si porta dietro quella briciola di verità che al contrario una storia di finzione non avrebbe, quindi è normale che scuota l'animo.

Th3 Filmmak3R ha scritto: si capisce che non solo sei attratta dal genere musical, ma hai un debole proprio di questo racconto; almeno così pare dai tuoi contenuti scritti.

No, non particolarmente XD però quando vidi per caso la rappresentazione teatrale di Cabaret su youtube, questa sotto appunto, il finale mi scosse e ci stetti molto a riflettere, quindi vidi anche il film.
Guarda su youtube.com


I musical mi piacciono, in particolare Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta XD che sono andata a vedere a teatro :coolok:
Ma io adoro il teatro in generale!

Th3 Filmmak3R ha scritto:leggere il libro, padre e madre di tutte le opere

Si, è un opera interessante

Th3 Filmmak3R ha scritto:non gli attribuisco grandi meriti e qualità

Il regno unito è come l'italia in un certo senso in quanto a frammentazione di accenti e tradizioni XD la scozia però noi non l'abbiamo.
Mi spiace che ne hai una tale opinione, ogni popolo ha una sua cultura interessante. E gli inglesi mantengono viva la tradizione del teatro, forse appunto perchè hanno avuto Shakespeare. Noi italiani rispetto agli inglesi siamo indietro, non si va molto a teatro, mio zio che è abbonato dice che negli anni il pubblico si è sempre più ridotto (non che prima ci andasse tutta sta gente eh?).
Anche noi abbiamo belle opere teatrali: Pirandello, De Filippo... ma non c'è un vasto pubblico, quindi la tradizione sta morendo. Dimmi quanti giovani vanno a teatro?

Th3 Filmmak3R ha scritto: il potere, e la forza, della recitazione italiana, sia sopra ogni altro popolo

Mi sento di dissentire, dipende da cosa reciti. Un italiano non interpreterebbe bene un inglese o un americano, mentre i secondi non interpreterebbero bene un italiano. è tutta questione di conoscenza di una cultura, del modo di fare di un popolo di cui fa parte il personaggio che si interpreta.
A noi un attore italiano sembra più reale, perchè siamo abituati ad un tipo di caciara che gli inglesi non farebbero mai, insomma se io vedo Totò a tavola mi ci riconosco, rivedo la mia famiglia.
Per esempio, se vedo "sabato, domenica e lunedì" di De Filippo la scena del pranzo è praticamente quello che succede nella casa della nonna la domenica XD
Guarda su youtube.com


Se vedo invece una scena di un film americano del giorno del ringraziamento non mi comunica niente, relativamente parlando, perchè non so come si svolge e perchè. Ma anche sapendolo non sarebbe una tradizione che mi coinvolge emotivamente.

Th3 Filmmak3R ha scritto:Siamo troppo statici con i pensieri ed i racconti: o trattiamo la mafia, o trattiamo il dramma

Secondo me noi italiani ci dovremmo concentrare sul realismo, siamo culturalmente molto a contatto con i nostri sentimenti e le emozioni. Vedi il finale di "nuovo cinema paradiso", la dolcezza che trasmette proprio, in quella scena c'è la redenzione totale di Alfredo agli occhi di Salvatore, a me ha fatto piangere.
Inoltre noi nel cinema l'unico vantaggio che avremmo è nella scenografia, con tutti i posti pittoreschi che ci sono in Italia puoi fare film storici, serie tv ambientate nell'antica Roma, un Game of Thrones tutto italiano filmando alla Reggia di Caserta XD.
Per esempio, "la grande bellezza" di Sorrentino, se ti annoi puoi guardare le meravigliose inquadrature di Roma XD


Th3 Filmmak3R ha scritto:pensi che i corpi di ballo, e teatro, italiani non siano in grado di promuovere un’etichetta uguale se non addirittura migliore di quella statunitense

Ti dico solo "notre dame de paris", anche se è partito dalla Francia lo spettacolo

Th3 Filmmak3R ha scritto:fantasia di registi e sceneggiatori

Ma anche di scrittori in generale, in italia ci sono tanti scrittori che scrivono mattoni esistenzialisti e pochi che pubblicano storie ludiche. Umberto Eco è stato uno dei più recenti a scrivere un incrocio tra le due cose XD (in nome della Rosa). Ma noi non abbiamo uno Stephen King, una Rowling...

Th3 Filmmak3R ha scritto:l’Horror

Pochi lo sanno fare, è forse il genere più difficile da imbroccare. Per me i giapponesi sono maestri dell'horror, se leggi le loro leggende ti si arrizzano i capelli per quanto sono inquietanti :wow: altro che Edgar Allan Poe
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Messaggioda Masquerade » 10/09/2016, 14:58



Th3 Filmmak3R ha scritto:To Masquerede: ciao, per un attimo il tuo nikname mi ha fatto venire in mente una bellissima canzone samba brasiliana (Mas Que Nada) che ha oltre 50 anni. E quindi grazie! Perché adoro il genere musicale e la cultura brasiliana (per cultura brasiliana non intendo come al solito le donne brasiliane; le donne brasiliane le amo molto di più della loro cultura). “Masquerade” è un tributo al film, oppure ha a che fare con le maschere.. da come intitoliamo i nostri Nik, possiamo far capire qualcosa di noi. Ora, prima di salutarti, mi dispiace informarti di una cosa: quando sei stata a NY (e il cugino Canada; ho dei parenti ad Edmonton, nell’Alberta. Nella fantastica Alberta) purtroppo non hai visto l’opera d’arte contemporanea più preziosa di tutto il nord America. Prova a domandare a Camel (dille però che siamo parenti, perché è molto gelosa) di cosa si tratta e inizierai a mangiarti le dita...


Di sicuro a NY non ho visto tante cose e neanche del Canada, dove mi trasferirei all'istante se potessi. :lol:
Per il mio nick... in realtà nasce come ispirazione da una vecchia serie TV statunitense che non ebbe molto seguito, ma che da ragazzina io adoravo. E tuttavia, come ho appreso di recente da una teoria che trovo molto valida, le maschere sono difese che scegliamo di indossare e che, spesso per paura, non togliamo più. Secondo questa teoria, i disagi si intensificano proprio dal volerle tenere quando in realtà non ci servirebbero più. Quindi, il mio avatar mostra una donna che tiene in mano una maschera... Ma non sul volto. ^_^
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Messaggioda Th3 Filmmak3R » 10/09/2016, 15:47



To LuceBuio: ragionando per logica, se Al Pacino (griffato con IsisBarba) under30, assomiglia a tuo fratello, significa che tu sei la sorella di chi è somigliante ad Al Pacino, e quindi la versione femminile di Al Pacino (Al Pacina). WoW! Ma di Al Pacino tu sei la parte avida e cattivella (ad es. Tony Montana: ed ora che ci penso, per tornare velocemente ai doppiatori, ecco che ti sforno il migliori di tutti. La voce che conoscono anche gli alieni; Ferruccio Amendola) o quella tentatrice tipo John Milton?
Prima di partire per gli Usa ho considerato più volte dover far tante cose da solo, in quanto leggevo, e mi dicevano, che NYC è una città molto solitaria (in diversi casi è anche vero) e per questo motivo mi vedevo a teatro, al ristorante etc. sempre da solo. Poi, quando sono arrivato in terra yankee la prima cosa che hanno udito le mie orecchie è stato: “Uè Giuseeè (mi chiamo Giuseppe) ai purtatu nu pocu ri sauzicchia ca’ stasera ngi la futtimu!!?”. Praticamente era (lo è tutt’ora) un amico di famiglia dei miei genitori che sono di origini salernitane, che mi domandava in dialetto stretto, con un volume della voce così alto che un amplificatore a confronto si sarebbe sentito frustrato, se avessi con me della salsiccia paesana da mangiare in serata. Terminato l’imbarazzo di quel momento, da quel giorno in poi ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere tante persone; ma a teatro sono andato solo una volta. In particolare perché agli spettacoli se non ho accanto la persona giusta non ha molto senso andare (c’è chi sbadiglia ogni 5min, chi peggio scrive su Facebook, o se si è fortunati uno che dorme ad occhi aperti). E quindi, purtroppo, non frequento i teatri nemmeno come vorrei. Ma per rispondere alla tua domanda, la risposta è nessuno! Non vedevo ragazzi in Italia frequentare teatri. Mentre quando abitavo a Brooklyn (zona nord, a Williamsburg) non ero distante dalle zona dei teatri (appunto, Broodway): circa 6-7 fermate di metrò; poco più di mezz’ora underground. Dal prossimo mese sarò più distante, ma non sarebbe nemmeno quello il problema..
“Inoltre noi nel cinema l’unico vantaggio l’unico vantaggio che avremmo è nella scenografia”. Infatti penso che gli sceneggiatori italiani siano 100mila volte indietro. Se prendi film come Spring, che non so onestamente se in Italia è uscito, è fatto da Americani (mediocri) che sono venuti in Italia apposta per usufruire dello spettacolo del ns paesaggio. E questo prodotto a stelle e strisce è esattamente la conferma di ciò che dicevi sull’esempio del film di Sorrentino. Ma quel film a conti fatti, gli hanno riconosciuto anche un premio: Spring, invece, credo abbia vinto un paio di confezioni di carta igienica (ma due veli).
Che dire sugli inglesi. Mi sono espresso male; se studiamo la cultura prima del ‘900 sicuramente hanno avuto tanto da offrire. Dopo il ‘900 non riesco ad intercettare ‘cose’ buone che hanno fatto. E comunque se approfondisci ti accorgerai che gli inglesi non anno mai avuto un QI elevato. Se non fosse per gl’immigrati che contestano ogni singolo minuto giornaliero, le loro qualità (non solo intellettuali) sarebbero sotto i granelli di sabbia. Pensa ad esempio alla loro gastronomia (in Usa per quanto sia delirante vedere ciò che mangiano, è sempre meglio di quello che si imbottiscono gli english): chi è stato ad educarli? Antonio Carluccio. E di dov’è questo ‘giovincello’? Vietri Sul Mare. Ora potrai contestarmi che il solito cibo italiano etc. ebbene no! I medici sostengono che noi siamo ciò che mangiamo, e quindi l’alimentazione è fondamentale negli individui. Perché è stato Carluccio ad essere insignito all’OBE e non un londinese? Però adesso non voglio esagerare, sennò posso apparire un qualunquista e generalista che tradotto significa giornalista opinionista che sa sempre tutto. Penso che un essere umano possa raccogliere cultura in tutto il mondo, perché c’è sempre da imparare se una persona vuole realmente apprendere. Il teatro inglese ha senza ombra di dubbio dei meriti, ma io preferisco quello italiano. Forse un italiano non potrebbe interpretare bene un inglese, ma Tiziano Sclavi, con il suo Dylan Dog (si, ok, ora parliamo di fumetti, altro discorso..però..) ha ideato un personaggio pazzesco che vive a Londra. Quando è uscito il primo film basato su Dylan Dog, Tiziano Sclavi chiese esplicitamente di far protagonista Rupert Everett solo perché erano due gocce d’acqua. Inizialmente doveva essere Sergio Castellitto il protagonista..ma non voglio divagare..
(Stephen King, che adoro, secondo me ha venduto l’anima al diavolo)
I Giapponesi sono i maestri dell’Horror. Una persona che ha un minimo di passione del genere lo sa. Se tu fai caso i vari The Ring, The Grudge e così via sono tutti nati in Oriente. Poi quello che gli americani sanno fare alla stragrandissima, è prendere il prodotto (come hanno fatto millemila volte) e spettacolarizzarlo con la scenografia e gli effetti speciale sopra ogni cosa. In Italia come horror, siamo indietro. E pensa che avevamo (abbiamo) Dario Argento. E’ vero, non era un horror moderno, ma i suoi film sono stati cult, e moltissimi registi americani (su propria ammissione) hanno in più riprese confessato di essersi ispirati a lui (Dario Argento sceneggiatore non è da meno di Dario Argento regista). Credo sia anche uno dei pochi registi italiani ad aver insegnato a NY e LA. Dopo di lui, Stop!

To Masquerade: A NY non hai visto tante cose perché non c’ero io che ti portavo in giro. Se torni vedrai che sarò per te come Caronte (non ho capito dove vorresti andare a vivere; nella pericolosa ed eccitante giungla Usa, o nella noiosa e piatta cugina Canada). Mi piace questo discorso sulle maschere etc. spero di non perderti perché vorrei domandare due cosine. Diciamo che tutto ciò che è psicologia mi intriga, e questo concetto, è molto psicologico. Sai che non conosco la serie TV che fai riferimento!? Se non ricordo male mi pare esista un film con quel titolo. Buon sabato a tutti..
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