Come è possibile tutto ciò?

La fede, per chi è credente, rappresenta una colonna portante della vita. Che questo forum possa portare nuova luce, sia per chi ha fede sia per chi non ce l'ha. Nonché stimolare la discussione su questo tema. Ognuno potrà riportare le proprie esperienze, testimonianze, preghiere, dubbi.

Moderatore: Bonifacio

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Messaggioda MissNable » 07/05/2015, 23:04



Sono una ragazza che fin da piccola è cresciuta con la fede cattolica-cristiana, frequento ogni domenica la chiesa e faccio parte di due gruppi giovanili parrocchiali, ho partecipato a diversi incontri e campi scuola e ogni giorno mi sforzo e cerco di capire sempre di piu la parola di Dio che in ogni modo mi affascina perchè in qualsiasi situazione che mi ritrovo riesco sempre a trovare una scintilla che mi illumina in quel buio che ho dentro quando mi capita di avere un particolare problema in quel periodo, insomma riesce sempre a darmi una risposta.
Ho fatto questa premessa perchè? Perchè mi voglio soffermare su una cosa..ho un' amica che si dice atea e che nn frequenta la chiesa cattolica ma la conosce, insieme abbiamo affrontato una situazione con dei nostri amici che ci hanno fatto un qualcosa di sbagliato, di molto sbagliato, insomma ci hanno ferito, io e lei ci siamo rimaste molto male! Ma parlandone con lei della situazione mi ha confessato che con tutto che le avevano fatto del male a lei nn importa, perchè l'amore viene prima di tutto, lei co tutto che le hanno fatto del male vuole ancora bene, lei perdona! Io invece, mi sforzo in tutti i modi ma nn riesco ad avere pace, ci provo a perdonare ma non ci riesco! Allora io mi chiedo, come è possibile che una che nn conosce nei dettagli la parola di Dio (perchè semplicemente nn la segue piu o nn ci crede proprio)riesce a perdonare delle persone co tutto che l'hanno ferita, e io invece che la sto continuando a conoscere non riesco a farmene una ragione, non riesco a perdonare del tutto! Cioè lei lo ha capito senza bisogno di frequentare la chiesa! Come è possibile? Voi come ve la spiegate?
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Messaggioda Crack » 08/05/2015, 16:42



Premetto che non sono credente.

Per come la vedo io, valori e sentimenti positivi possono nascere anche in persone sprovviste di fede. La religione, tra i suoi meriti, ha quello di poter aiutare a sviluppare la capacità di riflessione portando a cogliere, nei valori e nei gesti tendenti al bene, molte sfaccettature che a un non credente probabilmente sfuggono. Ma questo non implica necessariamente che una persona sprovvista di fede non sia in grado di fare proprie certe tendenze positive, nonostante sia arrivata ad assimilarle seguendo un cammino diverso. Sono cose che trascendono la mera riflessione, l'intelligenza e la conoscenza della Parola: anche una persona emotivamente ignorante e spiritualmente povera può imparare a conoscere il perdono, l'amore, il sacrificio e via dicendo. In un' ottica religiosa, credo ci si possa trovare d'accordo sul fatto che la volontà di Dio non sia vincolata da variabili "terrene" come la conoscenza teorica dei suoi insegnamenti o la condotta morale generale, pertanto Egli potrebbe raggiungere persino chi non ha mai aperto una Bibbia in vita sua. Si tratta di un Messaggio potente, che va ben oltre i muri di una chiesa. Non puoi sminuire la sua incidenza pensando che non possa manifestarsi in modi alternativi anche nelle persone più improbabili.
Allo stesso modo però non devi percepire come sminuito il percorso spirituale che hai intrapreso. Semplicemente, lo scopo della conoscenza della Parola non dovrebbe essere quello di diventare migliore degli altri, ma piuttosto quello di farti comprendere i significati più profondi dei valori e dei sentimenti che possono rendere ciascuno di noi migliore , indipendentemente dalla quantità di fede di cui siamo provvisti, senza confronti che nulla hanno a che vedere con il piano spirituale.
E mi sembra di capire che questo lo fai già, visto che quello che hai scritto deriva proprio dal fatto che non ti sei soffermata alla superficie, ma piuttosto stai cercando di analizzare ciò che sta dietro alla capacità di perdonare, mettendoti in discussione. In molti, trovandosi al tuo posto, avrebbero semplicemente scelto di fermarsi alla propria posizione di "non perdono", il fatto che tu senta il bisogno di andare oltre il tuo limite e cercare un modo per riuscire a migliorarti è probabilmente legato al fatto che hai appreso il valore del perdono grazie alla tua religione. Magari non riesci a metterlo in pratica come vorresti, sei pur sempre un essere umano, ma il fatto che questa difficoltà ti metta in crisi, al punto da spingerti a rifletterci su, è un dettaglio importante.

Dunque non dovresti scoraggiarti, considera questa esperienza come una buona occasione per alimentare ulteriormente la tua spiritualità, magari in un modo che non avevi considerato. Uno dei più grandi insegnamenti della religione cristiana esalta l'importanza dell'Umiltà, anche nelle piccole cose: questa per te è l'occasione giusta per mettere in pratica ciò che stai imparando, dimostrandoti abbastanza umile da accettare il fatto che puoi sempre imparare qualcosa di buono anche da chi normalmente consideravi moralmente o spiritualmente "inferiore". Impara il perdono dalla tua amica, col tempo il cammino di fede che hai intrapreso darà i suoi frutti e ti aiuterà a comprendere profondamente il significato di ciò che hai imparato.. e magari un giorno sarà lei a poter imparare da te.
Ma, che tu ci riesca o meno, nel frattempo ti suggerirei di evitare certi confronti, ti mettono solo fuori strada e ti distolgono dai veri obiettivi del tuo percorso di fede, che sono ben altri.
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Messaggioda MissNable » 08/05/2015, 21:23



Crack ha scritto:Premetto che non sono credente.

Per come la vedo io, valori e sentimenti positivi possono nascere anche in persone sprovviste di fede. La religione, tra i suoi meriti, ha quello di poter aiutare a sviluppare la capacità di riflessione portando a cogliere, nei valori e nei gesti tendenti al bene, molte sfaccettature che a un non credente probabilmente sfuggono. Ma questo non implica necessariamente che una persona sprovvista di fede non sia in grado di fare proprie certe tendenze positive, nonostante sia arrivata ad assimilarle seguendo un cammino diverso. Sono cose che trascendono la mera riflessione, l'intelligenza e la conoscenza della Parola: anche una persona emotivamente ignorante e spiritualmente povera può imparare a conoscere il perdono, l'amore, il sacrificio e via dicendo. In un' ottica religiosa, credo ci si possa trovare d'accordo sul fatto che la volontà di Dio non sia vincolata da variabili "terrene" come la conoscenza teorica dei suoi insegnamenti o la condotta morale generale, pertanto Egli potrebbe raggiungere persino chi non ha mai aperto una Bibbia in vita sua. Si tratta di un Messaggio potente, che va ben oltre i muri di una chiesa. Non puoi sminuire la sua incidenza pensando che non possa manifestarsi in modi alternativi anche nelle persone più improbabili.
Allo stesso modo però non devi percepire come sminuito il percorso spirituale che hai intrapreso. Semplicemente, lo scopo della conoscenza della Parola non dovrebbe essere quello di diventare migliore degli altri, ma piuttosto quello di farti comprendere i significati più profondi dei valori e dei sentimenti che possono rendere ciascuno di noi migliore , indipendentemente dalla quantità di fede di cui siamo provvisti, senza confronti che nulla hanno a che vedere con il piano spirituale.
E mi sembra di capire che questo lo fai già, visto che quello che hai scritto deriva proprio dal fatto che non ti sei soffermata alla superficie, ma piuttosto stai cercando di analizzare ciò che sta dietro alla capacità di perdonare, mettendoti in discussione. In molti, trovandosi al tuo posto, avrebbero semplicemente scelto di fermarsi alla propria posizione di "non perdono", il fatto che tu senta il bisogno di andare oltre il tuo limite e cercare un modo per riuscire a migliorarti è probabilmente legato al fatto che hai appreso il valore del perdono grazie alla tua religione. Magari non riesci a metterlo in pratica come vorresti, sei pur sempre un essere umano, ma il fatto che questa difficoltà ti metta in crisi, al punto da spingerti a rifletterci su, è un dettaglio importante.

Dunque non dovresti scoraggiarti, considera questa esperienza come una buona occasione per alimentare ulteriormente la tua spiritualità, magari in un modo che non avevi considerato. Uno dei più grandi insegnamenti della religione cristiana esalta l'importanza dell'Umiltà, anche nelle piccole cose: questa per te è l'occasione giusta per mettere in pratica ciò che stai imparando, dimostrandoti abbastanza umile da accettare il fatto che puoi sempre imparare qualcosa di buono anche da chi normalmente consideravi moralmente o spiritualmente "inferiore". Impara il perdono dalla tua amica, col tempo il cammino di fede che hai intrapreso darà i suoi frutti e ti aiuterà a comprendere profondamente il significato di ciò che hai imparato.. e magari un giorno sarà lei a poter imparare da te.
Ma, che tu ci riesca o meno, nel frattempo ti suggerirei di evitare certi confronti, ti mettono solo fuori strada e ti distolgono dai veri obiettivi del tuo percorso di fede, che sono ben altri.



IO ti ringrazio, davvero Grazie di vero cuore per avermi dato una spiegazione così esplicita, Grazie per avermi fatto capire come comportarmi! Ma sopratutto Grazie per avermi dato una lezione di vita <3 lo apprezzo tantissimo! Non mi sarei mai aspettata una risposta così! :hug:
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Messaggioda Crack » 09/05/2015, 1:52



Nessun problema! Mi fa piacere sapere di essere stato d'aiuto. Ti auguro buona fortuna.
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Messaggioda Tunko Maklorio » 10/05/2015, 23:47



Tutto questo dovrebbe farti riflettere sul fatto che se uno è buono, lo è di carattere e non perchè conosce la religione e ne segue i precetti. Infatti quante vecchiacce bigotte vanno a messa e poi sparlano di tutto e di tutti?
Tutte quelle cose religiose che ti hanno insegnato, sono una massa di fandonie. Il mio consiglio è di liberartene quanto prima sbattezzandoti e vivere secondo buon senso. Perchè lo si ha dentro di se, tutti abbiamo una coscienza che ci fa agire nel giusto. Chi fa cose sbagliate, sa bene quel che fa, ma ha deciso di non ascoltare la propria coscienza e vive male.
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Messaggioda guerrierofloreale » 11/05/2015, 0:50



Pensa che ci sono persone di Chiesa che alla mattina leggono "parola del Signore" e nel pomeriggio violentano minorenni, spacciando questi per episodi di condivisione del bene.

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Messaggioda Naoki » 11/05/2015, 9:57



Tunko Maklorio ha scritto:Tutto questo dovrebbe farti riflettere sul fatto che se uno è buono, lo è di carattere e non perchè conosce la religione e ne segue i precetti. Infatti quante vecchiacce bigotte vanno a messa e poi sparlano di tutto e di tutti?
Tutte quelle cose religiose che ti hanno insegnato, sono una massa di fandonie. Il mio consiglio è di liberartene quanto prima sbattezzandoti e vivere secondo buon senso. Perchè lo si ha dentro di se, tutti abbiamo una coscienza che ci fa agire nel giusto. Chi fa cose sbagliate, sa bene quel che fa, ma ha deciso di non ascoltare la propria coscienza e vive male.

Cerchiamo almeno di comprendere che i comportamenti delle persone posso essere diversi da ciò che viene insegnato e quindi anche non conformi agli insegnamenti, quindi fare di tutta l'erba un fascio è quantomeno stupido.
Dire che tutto quello che viene insegnato a dal Cristianesimo è sbagliato e sono fandonie è una cavolata assurda e chi fa cose sbagliate non è detto che per lui lo siano, anche qui dentro c'è gente che pensa che uccidere certe persone sia giusto quando non lo è mai in nessuna maniera eppure a loro sta bene...anche certi pedofili o chi sfrutta la prostituzione per loro sono comportamenti corretti e se ne fregano andando in giro sorridendo vivendo bene per i canoni di questa società...

Premetto che la risposta di Crack è esemplare quindi aggiungo solo una piccola cosa da credente...se uno crede sa benissimo che le persone più tentate ad atteggiamenti sbagliati dall'avversario sono proprio i credenti per ovvi motivi, senza contare che anche noi abbiamo delle prove da superare.
Io come te ho la tua stessa difficoltà a perdonare la gente perché di carattere sono sempre stato uno che le cose se le lega al dito però pian piano si impara, anche da persone insospettabili che non ti aspetteresti come la tua amica e non vedo perché non dovresti fare questo tipo di confronto con lei, anche questo è un buon modo di evangelizzare senza fare inutili proselitismi.
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Messaggioda Tunko Maklorio » 11/05/2015, 12:07



Naoki ha scritto:Dire che tutto quello che viene insegnato a dal Cristianesimo è sbagliato e sono fandonie è una cavolata assurda

Quanti figli ebbero adamo ed eva? e di quale sesso?
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Messaggioda Naoki » 11/05/2015, 17:58



Tunko Maklorio ha scritto:Quanti figli ebbero adamo ed eva? e di quale sesso?

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Messaggioda MissNable » 12/05/2015, 20:10



Wa raga mi fa piacere di aver provocato una simile discussione cmq Naoki approvo il tuo commento come quello di Crack, per quanto riguarda Tunko il fatto che tu mi consiglia di sbattezzarmi a me nn cambierà il fatto che io ci credo veramente il Dio, ma evidentemente io nn posso attaccarti perchè non tutti siamo credenti e ognuno la pensa come vuole! ;) Grazie comunque dei diversi tipi di risposta!
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