
simone_ ha scritto:Fin da prima che nascessi i miei genitori non andavano già d'accordo. ho vissuto i miei anni fino alla terza media tra litigi e tensioni. Sembrava che dovessi tenere io tutti assieme (ho anche un fratello handicappato più grande). Già alle medie io tornavo a casa e mi preparavo il pranzo da solo perchè non c'era nessuno che me ne facesse e stavo tutto il giorno da solo. Non posso certo dire che i miei genitori siano stati affettuosi, anzi mi picchiavano spesso, quasi tutte le sere. All'inizio della terza media ho anche capito di essere gay e diciamo che principalmente è cominciato l'inferno per me; ero confuso, triste e depresso e nello stesso periodo mia madre è anche andata via di casa e tutt'ora mi vedo sballonzolato ogni fine settimana da una parte all'altra, cosa che spesso riesco a evitare con uscite da amici. Io non so quanti di voi possano capirmi quando dico che è spiacevole sentirsi abbandonati, degli errori della natura, sentire che si è sbagliati dal principio. ero così stanco di soffrire che ho anche tentato di suicidarmi buttandomi dalla finestra della mia camera ma come si può intuire non è andata a buon fine...però non volevo che i miei sapessero quello che avevo fatto (e tutt'ora non lo sanno); mi ricordo come se fossero ieri quei momenti; ho dovuto attraversare il giardino trascinandomi perché avevo 3 vertebre fratturate e mi hanno creduto quando ho detto che ero caduto dalle scale. In quel momento ho capito che se avessi voluto superare almeno una parte di quella sofferenza dovevo trovare qualcuno che mi riuscisse ad aiutare. Sono riuscito con fatica ad aprirmi con alcuni compagni di classe che mi stanno dando una grossa mano con i miei problemi ma non riesco a superarli. Da un anno poi mi sono innamorato di un mio compagno di classe che mi ha mandato completamente nel buio...pensavo che fosse una cotta passeggera visto che è un bel ragazzo ma non è proprio così...è la prima persona in quattro anni che mi ha fatto stare bene davvero, ridere senza finzione e con cui posso essere me stesso. I miei genitori mi hanno lasciato dei vuoti dentro e questi mi fanno sentire male ogni giorno con le altre persone.Attualmente frequento la terza superiore e sto ricominciando a soffrire come nei vecchi anni, l'altro giorno ho cominciato a mangiare dei farmaci a caso ma a un certo punto mi sono fermato e non sono riuscito ad andare avanti, non so cosa fare
Hai perfettamente ragione, concordo con te, si deve essere forti e reagire, mai abbattersi.JokaNi ha scritto:Per quanto riguarda l'essere un errore della natura... l'essere umano nella sua totalitarietà è diventano un "errore della natura". Ma non voglio annoiare con della filosofia.
Come dico spesso, non bisogna uccidersi perchè si è tristi. Per un semplicissimo dettaglio, piccino picciò... la vita è mutevole. Le situazioni cambiano e anche gli approcci delle persone. Questo significa che prima sarai felice e poi starai male. E così via. Hai (se posso darti del tu) avuto solo la bellissima "fortuna" di avere più momenti negativi.
Si suicida solo quando ci si rende conto del fatto che non stai vivendo, trovando una valida ragione per farlo. Solo quando non si hanno più scopi, o quando si è completata la propria vita, o quando ci si rende conto che "bisogna andarsene" per un fatto di dovere quasi, o giustizia. Non perchè si è depressi.
E ti parla un sedicenne, depresso, bisessuale, con la sua moltitudine di problemi e la sua solitudine.
Non puoi andartene poi senza prima acculturarti un po su tutto.
Credimi, sei davvero un idiota che non ha mai usato un po di logica, se vuoi suicidarti perchè sei depresso. Dovresti prima renderti più coscenzioso di quello che è la vita e... la natura in primis. Che c'entra la natura? Perdiana ti devo dire tutto io xD Mettiamola così... se ti informi sul "cinismo" di Aristotene (credo si chiamasse così) capisci che l'uomo si è distaccato dalla Natura e dalle sue leggi. E' diventato un essere "impuro" che è uscito dal ciclo biologico. Quindi... o ritorna alla Natura o dovrà estinguersi. Questo per dirti di vedere le cose dal punto di vista giusto, dal punto di vista della Natura. Non farti influenzare dalla società e dalle persone, che si sono sviluppate su una mentalità distaccata dall'origine. Allora capirai che l'omosessuale non è contro-natura, che il bene e male non esiste, tantomeno il potere delle religioni, tantomeno i sentimenti... e che tu, amico mio, puoi vivere ancora.
Non ti sto dicendo di distaccarti dalla società ora, anche perchè se ora vorrai rinnegare i sentimenti e le altre robe "create dall'uomo", di punto in bianco, potrai sfiorare la pazzia. Voglio solo dirti che devi vedere le cose da un punto di vista corretto, io ti sto offrendo di vederla secondo l'ottica della "Natura", e non dell'uomo.
Forse il mio concetto della relazione tra uomo e natura poco c'entra... ma sai com'è... quando le banane vengono mangiate dai cani allora significa che le tastiere si soffieranno il naso usando un cd fatto di pagine gialle.
Non sono divertente lo so... prometto che lo diventerò
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