Ciao a tutti, oggi volevo parlarvi un pò di me, non so se è la sezione giusta, ma ci provo.
Tutto è successo il primo anno di Liceo, ma in realtà avevo questi problemi già da prima. Sono stato obbligato a frequentare una scuola che a me non piaceva, ma che faceva felici i miei genitori, e nonostante quanto possa odiarli la loro felicità è tutto ciò che voglio. Quello stesso anno ho i miei problemi sono compulsivamente aumentati, così come le mie pene. Pensavo fosse un nuovo inizio il liceo, che avrei finalmente avuto degli amici con cui uscire e fare tutto ciò che fanno i ragazzi della mia età, che illusione. Dopo aver rotto il ghiaccio con i miei compagni qualche settimana dopo cominciarono ad insultarmi con parole come frocio, ricchione e anche parole come "Perché non ti ammazzi?" Forse possono sembrare semplici parole che non dovrebbero ferire, ma quando una persona ha già delle ferite, ferite di guerra con sé stesso, fanno più male della violenza fisica. Non ho mai avuto un buon rapporto con i miei genitori, loro vorrebbero un figlio attivo, che esce ogni giorno con gli amici, e che abbia la fidanzata. Insomma il normale teenager? È assurdo come i genitori credono di sapere tutto sui figli (SE CI SONO GENITORI IN QUESTO FORUM VORREI CHIEDERE: Cosa ve lo fa pensare?) Cominciai ad essere preso di mira dai bulli, ho perso la fiducia sulle persone, allontanando anche quei pochi amici che mi restavano. Ogni giorno tornando a casa, aspettavo che i miei uscissero di casa per cominciare a mostrarmi per com'ero, ovvero solo, depresso, triste. Passavo ore a piangere sul divano della cucina pensando che la mia vita fosse inutile, e perché tutti erano felici mentre io dovevo subire tutto ciò che una persona della mia età non dovrebbe avere. Alla mia età l'unico problema dovrebbe essere di scegliere il colore del motorino, non quale metodo usare per togliersi la vita. Cominciai a tagliarmi, ad escludermi dal resto del mondo, vivere una mia realtà dove tutto era perfetto, più gratificante della vita reale, ovvero internet e i suoi social network virtuali. Qualche mese dopo, in un momento molto buio, avevo bisogno di parlare con qualcuno altrimenti sarai veramente crollato, o parlare, o farla finita seriamente per sempre e risolvere ogni problema, ma perché darla vinta alle mie sofferenze? Chiamai il Telefono Azzurro e parlai con un operatrice di tutto ciò che stavo vivendo, non so se è stata una scelta saggia o meno, ma sta a difatto che un mese dopo nel Febbraio 2014 ricevetti una lettera dalla caserma dei carabinieri in cui ero convocato. Quando sono andato, ero in una stanza con un Commissario e una psicologa e cominciarono a farmi delle domande "Com'è la tua vita?" "Hai degli amici?" Io risposi in modo positivo a tutte le loro domande, non sapendo che era legato tutto alla mia chiamata fatta al Telefono Azzurro, il poliziotto poi disse "Beh, noi sappiamo che in realtà non è tutti così" e lì cominciai a piangere. L'incontro è durato 2h e 12 minuti dopo hanno parlato con mia madre e gli hanno raccontato i miei problemi e gli hanno detto che ero gay, i miei sono omofobi così quando tornai a casa non accettarono la cosa e ci fu un gran casino a casa, in quel momento avrei veramente voluto farla finita.. Perché chiedi aiuto e peggiorano la situazione? Qualche settimana dopo, ricevetti un altra lettera dal Tribunale dei Minori in cui c'era un processo aperto su di me, chiesero ai miei genitori di assumere un avvocato. Dopo il processo, fui affidato ai servizi sociali che venivano spesso a casa mia a fare dei controlli e spesso andavo da loro per rispondere a delle domande, in seguito fui portato in un Manicomio in cui cominciai ad avere degli incontri settimanali con degli psicologhi, e dopo 7 mesi fui trasferito al reparto di Salute Mentale in un altro ufficio, li fui associato a un gruppo di adolescenti problematici, ma ho deciso di non frequentare il gruppo. Qualche mese dopo esattamente a maggio 2015 ho finalmente concluso gli incontri e il mio caso fu archiviato. Situazione attuale?
Sono ancora solo,
I miei pensano che io sia ""guarito"" dalla mia omosessualità
E il pc rimane ancora il mio migliore amico.
La morte rimane ancora l'unico rimedio.