Io di solito leggo libri introspettivi e che si avvicinino molto al mio stato d' animo, che mi possano dar conforto e risposte. Sono molto selettiva nei libri. Mi piacciono romanzi, libri epistolari, che seguono anche correnti filosofiche e metafisiche. Ogni tanto incappo anche in qualcosa di leggero.
Ho letto vari libri di Banana Yoshimoto, molto amata in passato. Scrittrice molto delicata e "magica".
Poi ho letto anche dei libri di Herman Hesse, in particolar modo "Il lupo della steppa" abbastanza cupo.
Milan Kundera con il suo più famoso "L' insostenibile leggerezza dell' essere", letto quando avevo vent' anni, direi piuttosto complesso.
Poi anche qualcosa di Andrea De Carlo, che non è impegnativo ma non banale (per quello che ho letto io).
Ho letto qualche classico come "Il ritratto di Dorian Grey", "Jane Eyre", "Uno nessuno centomila" che mi ha un po' annoiato però e Kafka con "La metamorfosi", un paio di libri di Italo Calvino.
Di recente ho letto Baricco con "Novecento" libro stupendo come anche il film e "La sposa giovane" piaciuto parecchio anche questo. Baricco però ostenta un po' la sua bravura...
Credo che per ora però il mio libro preferito sia un eccellente "Il libro dell' inquietudine" di Pessoa, là dentro ci sono io, tutto quello che c'è scritto in quel libro sembra descrivere ogni mia sensazione, emozione, disagio, dolore e non so che altro, è il mio libro, quello che mi rappresenta. Meraviglioso.
Poi mi piace anche la poesia, moltissimo.
Che dire... E' una necessità, un bisogno quello di leggere. Ora sono un po' rallentata perché sono piena di pensieri che non mi permettono di concentrarmi, ma è qualcosa che ho l' urgenza di fare, nei libri trovo tutto.
A comunque adesso sono alle prese con "Anna" di Ammaniti, lettura leggera e scorrevolissima, non eccezionale ma Ammaniti ha il potere di farti incollare alle pagine con le sue storie coinvolgenti.