La mia triste e monotona vita

Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

La mia triste e monotona vita

Messaggioda NonSoComeChiamarmi » 13/03/2016, 22:57



Ciao a tutti, come ho già scritto in descrizione questo sarà un piccolo "sfogo"/ descrizione della mia vita.Sono un ragazzo di 13 anni, vado parecchio bene a scuola (nonostante non mi applichi minimamente) e mi sono accorto di aver fatto pochissime esperienze nella mia vita.
Dovete sapere che sono estremamente insicuro (anche  in questo istante sto provando ansia nello scrivere).
In prima media, dopo l'influenza durata tutta l'estate di cattive frequentazioni, mi sono sentito sicuro.
Interpretavo il ragazzo figo (si perché stavo chiaramente recitando) ed ero così calato nel personaggio da sentirmi sicuro di me.. sentivo come se ci fosse una barriera impenetrabile tra gli altri e me che mi difendeva, questa barriera era quel me che mi ero inventato: tutte le figuraccie, gli insulti, l'odio nei miei confronti, non mi toccavano perché sapevo che erano rivolte al mio personaggio.
In una classe normale avrebbe potuto funzionare, ma ebbi la sfortuna o la fortuna di capitare in una classe estremamente brava a scuola e formata da gente matura (o forse troppo infantile).
Fatto sta che la mia maschera non era apprezzata,  e venni isolato, e quando capii che non funzionava tutto il mio falso mondo mi crollò addosso.
E mi ritrovai nudo al confronto col mondo, senza fantocci dietro cui nascondermi, solo me.
Nel frattempo non avevo più amici (che nella mia superficiale follia etichettavo cone sfigati), e mi ritrovai enormemente solo.
Ebbi la classica reazione di essere scontroso con tutti, inimichendomi (ammesso che esista il termine) le ultime persone rimaste.
Iniziai a non andare a scuola, mia madre non so perché me lo permise, e feci circa un mese di assenza.
Invece di ignorarmi i miei compagni di classe infierivano e mi prendevano in giro sul fatto che fossi assenteista, ero lo zimbello/zerbino di tutti, anche di quelli più in basso nella gerarchia sociale.
Il mio problema era molto confuso, ma ultimamente in terza media ho iniziato ad ascoltare musica, che mi ha aiutato a "teorizzare" ciò che provavo.
Ad esempio "papercut" dei linkin park parla proprio di quel tipo di ansia che non ti permette di fare le cose, ci si immagina una faccia all'interno che ti giudica, qualinque passo tu faccia, e ride quando affoghi.
In questo istante mi immagino una faccia (con un miscuglio di lineamenti di tutte le persone che mi odiano, mi insultano, o mi deridono) che sta ridendo per quanto sono disperato/bimbetto tumblr ad andare su un forum a raccontare la propria storia.
E generalmente molte canzoni dei linkin park come "somewhere i belong" oppure "by myself" sono molto rappresentative del mio statl d'animo.
Iniziai la terza media con l'idea di farmi tutti amici in classe, fallendo miseramente, giusto oggi sono andato ad una festa ed ho visto una buona parte delle ragazze e qualche ragazzo in gruppo a deridermi.
Ogni persona che ride di me contribuisce ad ingrandire la faccia che c'è all'interno di me e che mi impedisce di fare qualsiasi cosa.
Ed è un circolo vizioso, perché a causa dell'ansia fallisco o evito le esperienze per la paura di fallire, aumentando l'ansia e rendendomi ancora più difficile il realizzare ciò che voglio fare, in una sorta di circolo vizioso.
Vi ringrazio di essere arrivati fino a questo punto del mio sproloquio ( anche se probabilmente lo leggerò solo io e non riceverò risposte) e vi chiedo se qualcuno di voi ha avuto esperienze simili e se può dirmi come è riuscito a eludere l'ansia e la poca fiducia in se stessi...
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Messaggioda Harold Chasen » 13/03/2016, 23:31



Credo che qui troverai molte esperienze simili alla tua e, come puoi vedere, c'è chi legge e risponde ai tuoi messaggi :-)
Purtroppo non so cosa consigliarti per superare l'ansia, perché ognuno di noi ha esigenze e paure differenti. Hai comunque l'età dalla tua parte. Avrai modo di fare tantissime esperienze e di conoscere molte persone...alcune saranno una delusione, altre una vera sorpresa...e con l'esperienza capirai cosa è veramente importante, senza dover indossare una maschera!
Benvenuto!
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Messaggioda vagabondo delle stelle » 13/03/2016, 23:41



Benvenuto innanzitutto caro amico :) come vedi non è vero che nessuno è venuto a leggere quello che hai scritto...
Purtroppo quello che stai passando è comune a molti giovani adolescenti che si sa, nella fase più critica della loro esistenza, ancora devono "aggiustare il tiro" su come impostare la loro personalità...
Io ti posso dire che quando avevo la tua età più o meno, al quarto ginnasio (che all'epoca era il primo anno del liceo classico, ora non so se è tutto cambiato) mi ritrovai spaesato perchè vedevo appunto i ragazzi e le ragazze della mia classe agire come quelli più grandi, allora c'è chi appunto mascherava la propria insicurezza dietro il personaggio del ragazzo figo, chi cercava di fare l'eccentrico e si ritrovava ad essere preso in giro, chi si isolava e per cinque anni di scuola non aveva nessuno vicino (io ero uno di questi...) chi si atteggiava a comunista da centro sociale o fascista nostalgico del ventennio e si diceva espertissimo di politica, poi bastava una domanda su quella attuale per farlo cadere... voglio dire, è una ricerca del proprio essere...
Tu comunque hai un fattore importante dalla tua parte, ossia l'età, hai tredici anni, e quindi hai ancora tantissimo tempo per rimetterti in carreggiata... queste esperienze che hai avuto con le cattive frequentazioni, in un certo senso ti sono servite, se non altro ora sai che quel tipo di persona che interpretavi per difenderti non sarà mai ciò che diventerai davvero :)

Buona permanenza qui con noi :)
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Messaggioda NonSoComeChiamarmi » 14/03/2016, 0:56



Non ho mai pensato di essere una persona molto emotiva, ma leggere le vostre risposte mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
I vostri consigli sono come un raggio di sole, ed il vedermi accolto così calorosamente mi ha riempito di gioia.
Grazie mille
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Messaggioda NonSoComeChiamarmi » 14/03/2016, 1:08



Harold Chasen ha scritto:Credo che qui troverai molte esperienze simili alla tua


Sì, ma io più che altro cercavo gente che ci è passata ed è riuscita ad uscirvi, in particolare dall'ansia di essere costantemente giudicati e dalla paura di fallire, con qualche trucchetto.
Ma se l'unica chiava fosse effettivamente il tempo, e nel caso non esistesse una qualche scorciatoia mi sa che non mi resta che aspettare :/
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Messaggioda Crack » 14/03/2016, 9:57



Suvvia, qualche esperienza l'hai già fatta vedo! Le maschere fallimentari, gli scleri contro tutto e tutti, le crisi esistenziali davanti alla realtà dei fatti, le prese per il c*lo, la paura random.. Eh! Quella dei tredici anni è tutta sofferenza di qualità, senza dubbio!
E non lo dico con sarcasmo, la tua età è un gran casino, ogni botta emotiva ti prende in piena faccia, perché le tue armi e le tue difese mentali sono ancora in fase di costruzione. Ma tutta sta brutta roba (e tutta quella che arriverà nei prossimi anni) è estremamente utile, forse ora ti fa sentire vergognosamente debole ma col tempo può contribuire a renderti una persona più forte, più interessante, più sveglia. Devi solo imparare a sfruttarla nel modo giusto.
Chiaramente questo non significa che devi solo aspettare e che il tempo risolverà da solo ogni tuo problema e ogni tua paura. Col cavolo. Rafforzare il proprio carattere è difficile, è una cosa che ti devi guadagnare con fatica, tra millemila tentativi fallimentari, figure di merda e delusioni. D'altronde una spada non puoi mica affilarla con i marshmallow.
La grande faccia cattiva dentro di te che ti urla contro e ti avvilisce continuamente può essere il tuo punto di riferimento: è il limite che divide il provare a esplorare un'esperienza e il restarsene a frignare in un angolino della tua mente perché ti senti un vigliacco. E' l'ostacolo contro cui dovrai confrontarti ogni volta che vorrai fare qualcosa di nuovo o di difficile e diventerà sempre più grande e cattiva, ma questo non è del tutto un male: ogni tua vittoria contro questa parte di te ti indurisce e tanto più sarà difficile, tanto più ti rafforzerà di volta in volta. Prova a vederla come uno stimolo, una sfida.. non come una cosa che non puoi sconfiggere.
La prossima volta la rabbia orientala verso i tuoi obiettivi invece che sui tuoi alleati. Lo so che è un casino indirizzarla, ma il termine "aggiustare il tiro" usato un paio di post sopra è estremamente azzeccato.
E piantala di cercare di essere amico di tutti, è fatica sprecata e non ne vale nemmeno la pena. Quelli un minimo più in sintonia con te, anche alla lontana, li riconosci: punta a loro. Questo non vuol dire robe tipo "sii solo te stesso" o "i veri amici ti accetteranno per quello che sei" o cagate simili, le maschere sono utili, importanti e a volte necessarie, anche se quella che hai provato si è rivelata un fail clamoroso non dovresti smettere di testarne altre, in base alle situazioni. Ci vuole solo un po' di pratica. Stai solo attento a non esagerare se diventi troppo bravo nell'usarle: alcune hanno la tendenza a restarti attaccate in faccia.
La musica è un ottimo supporto, come hai detto ti aiuta a dare una forma più chiara e più efficace a quello che provi. Può anche caricarti un bel po' quando ti sembra di non aver alcun altro sostegno o quando ti senti troppo confuso per affrontare lucidamente una brutta situazione. L'arte è un mezzo incredibilmente potente, anche per capire te stesso. E più ti capisci, più chances hai per trovare modi per creare/alimentare il coraggio da opporre alle tue ansie.
Scrivere i tuoi pensieri come stai provando a fare può aiutarti a riordinarli, non per forza pubblicamente, anche solo per te stesso. Potresti anche cercare nuovi modi per esprimerti, tipo suonare qualcosa, tentare uno sport che ti attira, fare recitazione o chessò io, qualsiasi cosa che ti aiuti a creare nuove parti della tua personalità.
Poi boh, queste cose hanno aiutato me alla tua età, ma ogni situazione è diversa, chiaro. Dal momento che non mi sembri un imbecille, penso proprio che se riuscirai a darti una svegliata e a rompere sto circolo vizioso per la prima volta, poi riuscirai da solo ad esplorare soluzioni (più o meno efficaci) più appropriate per la tua situazione, volta per volta.
Il fatto che tu tu faccia tutte ste seghe mentali e riflessioni su te stesso è un bene, significa che nonostante lo spaesamento e la paura hai già iniziato a darti da fare, o perlomeno a cercare una soluzione ai tuoi casini, il che è già qualcosa. Di tempo per migliorare ne hai, ma sfruttalo bene.

Buona fortuna e studia, mi raccomando!
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Messaggioda Harold Chasen » 14/03/2016, 10:15



Amico mio, vorrei tanto aiutarti, perchè so perfettamente cosa voglia dire convivere con la costante paura di sentirsi inadeguati (quindi fortemente insicuri) ovunque e con chiunque.
Penso che alla tua età si debba avere la "sicurezza dell'incoscienza", cioè quella spensieratezza e quella superficialità che ti portano ad apprezzare le cose "stupide" e, talvolta, inconcludenti...ma è l'età, ed è giusto che sia così.
Tutti vorremmo trovare una scorciatoia per alleviare le nostre pene, ma non è detto che la strada più breve sia necessariamente quella più facile da percorrere...
Io non amo dare consigli, anche perchè non interesserebbero a nessuno. Posso solo dirti che quando risolverai i tuoi problemi - perchè lo farai, ne sono sicuro - sarai più forte!!! Lo so, è molto più facile subire la vita, piuttosto che "aggredirla"...
"La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi canta, ridi, balla, ama, piangi e vivi intensamente ogni momento della tua vita...prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi". Dovrebbe essere di Chaplin :-)

In bocca al lupo, amico!
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Messaggioda kathellyna » 14/03/2016, 13:46



benvenuto.
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Messaggioda NonSoComeChiamarmi » 14/03/2016, 19:50



Ok forse quando ho scritto il post (che rileggendo mi sono accorto essere anche parecchio confusionario) ero un po' giù di morale di mio e ho forse esagerato lievemente.
Ringrazio infinitamente Crack dei consigli che sono stati davvero chiari e che terrò sempre a mente (forse è riduttivo, ma sei stato davvero utile :3)
E concludo dicendo che forse anche il solo scrivere ciò (che penso) mi stia accadendo mi ha davvero fatto sfogare.. mai stato così sereno, ora so cosa fare..
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