Tempo fa scrissi una sorta di poesia sull'autolesionismo qui sul forum.
Diciamo che, personalmente, non comprendo se sia un vantaggio o uno svantaggio.
Il vantaggio è il risveglio di emozioni forti, e che ormai si pensavano sepolte.
Io durante l'atto autolesionistico divento sempre più euforico.
Più mi taglio, più mi colpisco, più mi carico, e continuo nell'atto con maggiore insistenza, come un sadico che si carica torturando la sua vittima.
Successivamente all'atto autolesionistico, sfogo l'euforia accumulata ridendo da solo oppure urlando (a bassa voce) fino a perdere le energie, ed a questo punto, riesco a trovare un senso di pace e di relax che dura per qualche ora.
Lo svantaggio invece, è il danneggiamento fisico che l'autolesionismo causa, oltre al fatto che alcune volte l'euforia che deriva dall'atto autolesionistico può tradursi in un attacco di panico.
Tuttavia, non provo mai nessun senso di colpa anzi, spesso soffro il fatto di non avermi fatto più male.
Se dovessi valutarlo soggettivamente, direi che l'autolesionismo è un vantaggio, perché è in grado di mantenere vive delle emozioni che altrimenti sarebbero perdute, a discapito di qualche danno fisico sopportabile.
Valutandolo oggettivamente (e quindi, più razionalmente), direi che è uno svantaggio, perché la maggior parte degli autolesionisti soffre terribilmente dopo l'atto autolesionistico, sia per le ferite che per i sensi di colpa, e quindi in questo caso il gioco non vale al candela.