da Mezzovalente » 23/04/2016, 16:18
T.S.Eliot - La Morte della Duchessa
Questa è una sua poesia poco conosciuta, scartata dal poema The Wasteland.
La poesia è divisa in due sezioni; la prima è una descrizione satirica degli abitanti di Hampstead, l'elegante quartiere londinese.
La seconda, presenta le meditazioni nevrotiche di un soggetto solo con una donna che gli parla con le parole d'amore della Duchessa di Amalfi di J.Webster.
A me personalmente piacciono tutte queste citazioni, simboli o riferimenti ad altre sue opere che rendono il ritmo un po' angosciante.
I.
Gli abitanti di Hampstead hanno capelli di seta
La domenica pomeriggio escono per il tè
Il sabato giocano a tennis sul prato, e il tè
Il lunedì in città, e poi il tè.
Sanno cosa devono sentire e cosa devono pensare,
Lo sanno dall'inchiostro della stampa mattutina
Hanno un'altra domenica quando l'ultima è passata
Sanno cosa pensare e cosa sentire
Gli abitanti di Hampstead sono incatenati per sempre sulla ruota.
Ma cosa c'è per te e me
Per me e te
Cosa c'è per noi da fare?
Dove le foglie s'incontrano nella fogliosa Marylebone?
A Hampstead non c'è niente di nuovo
E la sera, dietro tendine di pizzo, l'aspidistra s'addolora.
II.
Nella sera la gente s'appoggia al parapetto del ponte
come cipolle sotto la gronda.
Nella piazza s'appoggiano l'uno contro l'altro, come covoni
O camminano come dita sul tavolo
Stanno nelle loro teste quando fissano lo sguardo
Supponendo ch'essi abbiano teste d'uccelli
Becchi e niente parole,
Che parole abbiamo noi?
Vorrei stare in una folla di becchi senza parole
Ma è terribile stare soli con un'altra persona.
Dovremmo avere pavimenti di marmo
E luce di caminetto sui tuoi capelli
Non ci saranno passi su e giù per la scala
La gente che s'appoggia, l'un con l'altro, nella piazza
Discute le notizie della sera, e altre cose da uccelli.
Stanotte i miei pensieri hanno code, ma non ali.
S'appendono a grappoli sul candeliere
O cadono uno ad uno sul pavimento.
Sotto la spazzola i suoi capelli
Schizzavano in piccole punte infuocate di risoluzione
Ardevano in parole, poi restavano selvaggiamente fermi.
"You have cause to love me, I did enter you in my heart
Before ever you vouchsafed to ask for the Key." nota 1
Il dorso voltato, le sue braccia erano nude
Immobili in una domanda, le sue mani dietro i capelli
E la luce del caminetto risplendente dove il muscolo si tendeva
I miei pensieri in un mazzo aggrovigliato di teste e code
Uno, d'improvviso rilasciato, cadde sul pavimento
Uno che conoscevo:
"Tempo di riguadagnare la porta".
Attraversò il tappeto e spirò sul pavimento
E se dicessi "Ti amo" respireremmo,
Ascolteremmo musica, andremo a caccia, come prima?
Si rilasserebbero le mani, e procederebbe la spazzola?
Domattina quando apriremo alla cameriera
Quando apriremo la porta
Potremo rivolgerci a lei o avremo paura?
Se è terribile da soli, è squallido con un altro.
Se dicessi "Non ti amo" respireremmo
Si rilasserebbero le mani, e procederebbe la spazzola?
Com'è terribile che debba essere lo stesso!
La mattina, quando battono alla porta
Diremmo: Di questo e questo abbiamo bisogno
E se piove, la vettura chiusa alle quattro.
Giocheremmo una partita a scacchi
Gli uomini d'avorio fanno compagnia fra di noi
Giocheremmo una partita a scacchi
Comprimendo occhi senza palpebre e aspettando un rintocco alla porta.
Tempo di riguadagnare la porta.
"When I grow old, I shall have all the court
Powder their hair with arras, to be like me". nota 2
Poi suppongo che la trovarono
mentre si voltava
A interrogare il silenzio fermo alle sue spalle.
Io sono il sovrintendente delle sue rendite
Ma io so, e so che lei sapeva…
nota 1 "Hai ragione d'amarmi, ti feci entrare nel mio cuore prima ancora che tu ti degnassi di chiederne la chiave" citazione da Duchess of Malfi Webster
nota 2 "Quando diventerò vecchia, vorrò che tutta la corte si incipri i capelli con radice di giaggiolo, perché siano come me" citazione de Duchess of Malfi di Webster