Finire

[Aspera]

Non è un'altra vita che voglio, un nuovo inizio o un cambiamento, voglio una fine.

Non avrei saputo sintetizzare meglio il mio pensiero.

[Perplex]

Sarò ancora più riduzionista di voi:
Si chiama Noia quella che provate (e talvolta provo anche io).

Ma la noia non è un buon motivo per farla finita.

La vita può ancora sorprendervi/ci positivamente.

[Ego]

Quando leggendo un libro si interrompe la lettura per lasciare i restanti capitoli sospesi per sempre, perché non si riesce più a restare in un'illusione che ha una fine certa; quando durante un film si tralasciano i minuti finali, perché si sente che ormai non servono; quando in un gioco ci si diverte, ma, all'improvviso, si capisce di non avere il reale bisogno di andare avanti per sapere come finirà... Ci si stacca, a poco a poco, si perde l'interesse non tanto per la prevedibilità in senso stretto, ma per la caducità dell'atto ed è così anche per la vita.
Il taedium vitae è, al di là della mia metafora povera, un concetto profondo e quindi il morire di noia esistenziale non è una scelta del momento, va oltre quella che è stata e potrebbe essere la propria vita. Come ho detto prima c'è chi vuole morire perché è in conflitto con gli eventi del suo passato o presente: è una persona che nella morte esprime il desiderio per un percorso diverso; e c'è chi vuole morire perché è stanco di ogni vita, qualsiasi siano gli eventi che lo aspettano. Tra le due, per me, la seconda è motivazione che ha più coerenza nel cercare di essere portata al termine.

Detto questo, si, la vita potrebbe ancora sorprendermi, potrebbe ridarmi un'illusione che mi trattenga qualche momento in più, ma sono un pessimo ottimista. Quante ferite può una persona sopportare per arrivare al profumo di una rosa non è una semplice equazione: dolore e felicità non si cancellano a vicenda e questa è la vera difficoltà del continuare a vivere.

[Perplex]

Eh sarebbe bello avere la sfera di cristallo e conoscere il futuro.
Ma il futuro non esiste.
Al massimo possiamo indirizzarci verso un futuro piuttosto che un altro.
Ma il caso dà e toglie.
C'è chi non fa niente di particolare eppure ottiene tutto dalla vita e c'è chi si impegna incessantemente per poi morire senza essersi goduto nulla.
Però ci sono anche vie di mezzo, ci sono vite dignitose e moderatamente felici.

Il tuo discorso sul fatto di non interessarti a nessun tipo di sviluppo della tua vita (nemmeno se positivo, suppongo) mi sembra piuttosto fuori dal mondo. Perlomeno dal mio mondo. Ma lo accetto e merita rispetto.
Però lasciami dire che esiste anche altro.
Buona giornata.

[Aspera]

Sarò ancora più riduzionista di voi:
Si chiama Noia quella che provate (e talvolta provo anche io).

Ma la noia non è un buon motivo per farla finita.

La vita può ancora sorprendervi/ci positivamente.

Non credo che la definizione di noia sia questa.
Sono sicura che la vita può sorprendermi, che sono giovane, che tutto può essere rosa e fiori, che la vita è bella... Solo che io non lo voglio. Semplicemente.
So che è difficile da capire...

[Ego]

Ti ringrazio, Perplex, per le tue parole: forse non abbiamo lo stesso modo di vedere le cose, ma è normale che da punti di vista diversi emergano mondi differenti. Capisco anche che una parte delle persone che si avvicinano al suicidio sia affetta da problemi emotivi (come la depressione) o da un vissuto turbolento e che quindi la speranza nel "positivo", nella "felicità" possa essere una spinta; ma non tutti siamo uguali o partiamo dalla stessa situazione.

Sono forse più vicino a giuggi, perché se volessi trovare qualcosa di accettabile in ogni giorno lo potrei fare, ma non m'importa. Non voglio cercare di vedere la vita nel modo più "conveniente" per riuscire a portala avanti. Non voglio nemmeno lottare per dare un qualcosa al mio modo di essere, come se fosse un premio o un modo per accontentarmi. Vorrei che tutto finisse.

[Perplex]

Si, capisco il vostro ragionamento. E capisco che non so cosa possa dirvi per aiutarvi.
Quindi non dirò altro.

Un abbraccio, a entrambi.

[kathellyna]

benvenuto.

[Ego]

Grazie

[DanieleB]

Ciao Ego,

secondo il mio modesto punto di vista è la forza dell'abitudine ad attanagliarci e ad impedirci di muovere un passo verso qualsiasi direzione. Quando consideriamo la vita solamente da una angolazione abbiamo davanti sempre la medesima prospettiva e la medesima dimensione.

Un salutone!!!