Cari utenti, ho impiegato un po' per trovare il coraggio di farlo, ma l'anonimato e soprattutto il fatto che a quest'ora non stia dormendo mi spingono finalmente a scrivere qualcosa su di me, per capire se ho davvero qualcosa che non va, o semplicemente per avere la sensazione di esporre i miei problemi a qualcuno. O, in ultima analisi, per semplice sfogo.
Ho visto che ci sono persone molto buone, e molto disposte all'ascolto e alla comprensione su questo portale, anche di sfoghi apparentemente insensati e sicuramente immaturi come il mio. Spero mi siano di aiuto, anche minimo.
Probabilmente sarà il mio unico post su Myhelp; ringrazio di cuore se qualcuno lo leggerà.
Ho quasi 29 anni. Se guardiamo alle cose importanti, non avrei davvero nulla di cui lamentarmi; sono perfettamente in salute, mi sento molto bene fisicamente, specie dopo che, con l'aiuto di un nutrizionista, ho perso 25 chili, sono laureato, ho un bel lavoro, che amo, con la possibilità di un ottimo futuro professionale se saprò impegnarmi (e finora non ho mai lesinato) e che mi dà l'opportunità di divertirmi durante le festività, nonchè di coltivare le mie tante passioni: la musica, il cinema, il buon cibo, la pallacanestro (mi alleno con una squadra, pur non avendo mai frequentato una scuola di basket) i videogames.
Ho l'immensa fortuna di essere anche automunito, e quindi di poter viaggiare e spostarmi come preferisco. E le pochissime volte che ci riesco, posso anche essere una buona compagnia.
Ho un rapporto stupendo con mio fratello, e anche con alcuni dei miei amici dell'università. Altri si sono allontanati, ma non è un problema, perchè quando esco con gli amici stretti, socializzo senza problemi anche con "occasionali" che a volte mantengono un buon ricordo di me, tanto da invitarmi a uscire a loro volta.
Scrivendolo, me ne rendo conto; sono un ragazzo fortunato, e quindi mi vergogno ancora di più a scrivere che comunque sono sempre triste. Ma questo forum è fatto apposta per poter scrivere senza essere giudicati, e con la sensazione di parlare a qualcuno; quindi, veniamo a quello che non va.
Ovvero, i rapporti con gli altri.
La mia situazione familiare non è sicuramente grave, ma piuttosto problematica. I miei genitori, dopo anni da separati in casa, e con gli ultimi anni contrassegnati da liti anche severe, sono attualmente separati, e durante le feste vivo con mia madre, a cui voglio davvero bene e che negli anni ha fatto l'impossibile per me e i miei fratelli, ma che, per come è fatta caratterialmente, non mi mostra mai affetto, ed è spesso dura e apparentemente insensibile. Scrivo "apparentemente" perchè so che non lo è, e che cerca di spronarmi, ma credo che una madre ogni tanto debba anche saper mostrare un sorriso al proprio figlio, benchè ormai adulto (per quanto anche in anni più giovani ha sempre avuto questo atteggiamento)
Con mio padre ho un rapporto conflittuale, dovuto al fatto che la sua famiglia non mi ha mai accettato (probabilmente a causa delle mie origini) e che lui non si è mai schierato dalla mia parte. Sono stato bullizzato tremendamente da un cugino fino all'età di 17 anni, poi, anche grazie a mia madre, sono riuscito a scacciarlo dalla mia vita; ma per mio padre, è stato maggiore l'imbarazzo di dover renderne conto ai suoi familiari. E non riuscirò mai a perdonarlo, anche considerando le varie mancanze di rispetto da lui mostratemi più o meno involontariamente.
Ai tempi della scuola, frequentata nel paese di mio padre, ho subito un bullismo orrendo, che mi ha distrutto mentalmente, specie perchè all'epoca mi fidavo di mio padre e cercavo di confidarmi più con lui, ma per lui niente, erano ragazzate. E quelle poche volte che mia madre sapeva dei tremendi atti di bullismo ai miei danni, tendeva sempre a prendersela con me perchè mi facevo bullizzare senza dire niente.
Ma sapete tutti che il bullismo nasce anche dalla difficoltà della vittima a parlarne, in quanto si sente clamorosamente in difetto.
Tutto ciò ha probabilmente contribuito a fare di me un individuo perennemente insicuro, e spesso timoroso al limite della sociofobia. Con il risultato che, malgrado un periodo universitario ricco di amicizie, alcune delle quali, stupende, anche mantenute, sono attualmente una persona sola, senza un riferimento (quale posso dire sia casa mia? Non esiste più una mia casa: quando mia madre se n'è andata, mio padre ha venduto la nostra casa ed è tornato a stare in quella dei suoi, e quindi c'è casa di mamma e casa di papà... ma non casa mia) e che ha passato l'ultimo anno, spesso, senza vedere nessuno.
E per me che sono comunque una persona con tanti interessi, e con tanta voglia di vivere, malgrado la celi spesso dietro un'espressione inquieta, è una cosa dolorosa.
E quindi, le ragazze. Faccio purtroppo parte di quanti, alla mia età, non sono mai stati baciati, nè hanno baciato, nè hanno avuto rapporti di alcun tipo.
Questo è causa della mia tremenda insicurezza, forse. In tempi recenti, avevo sperato che iniziare a lavorare ed essermi sistemato fisicamente, come accennavo sopra, mi avesse dato la spinta per poter iniziare a camminare a testa alta e non dare più l'impressione perenne di un perdente; non è stato così.
Provo sentimenti profondi per una ragazza stupenda, fuori e dentro, che però abita lontano da me, e non sento comunque di essere ricambiato. Recentemente sospetto che frequenti una persona che in passato mi ha fatto molto male; ma molto più probabilmente mi faccio solo castelli mentali assurdi, in ambedue i sensi. E questo, da un mese, sta finendo di martoriare il mio cuore già devastato negli anni da quanto scrivevo sopra. Non dormo, e mangio molto male.
Il mio splendido lavoro, purtroppo, mi porta a spostarmi continuamente e a dover ricostruire. E purtroppo, sempre più spesso percepisco ostilità, a causa del mio modo di pormi che risente del fatto che mi vergogno di me stesso, e non riesco a costruire nulla sul fronte rapporti umani, con la conseguenza di passare un anno, come l'ultimo, in solitudine quasi totale.
Ho cercato di non essere troppo negativo, perchè la vita non è stata ingiusta con me. Ho ottenuto tanto, ho avuto esperienze fantastiche, e sento di poter dare ancora tanto, e ricevere ancora tanto.
Ma sono attualmente un uomo completamente solo, senza esperienze amorose, che sente di aver perso il treno, che è continuamente tacciato di immaturità dalle persone a lui vicine, e che a volte non vede via d'uscita dal nero tunnel in cui è entrato: quello della solitudine.
Vorrei capire se c'è ancora speranza che le cose possano cambiare, o se dovrò rassegnarmi a non amare, io che non ho mai avuto amore, e a non sentire più la risata e l'abbraccio di un amico, le farfalle nello stomaco nel vedere la ragazza che ti piace, e tutte quelle stupende sensazioni che ti dà la compagnia umana.
O più semplicemente, se qualcuno ha letto questa ignobile lungaggine, vorrei sapere cosa ne pensate.
Cercherò di riprendere sonno ora.
Un sincero ringraziamento a quanti leggeranno, e a tutte le anime che popolano questo forum, il più sentito e affettuoso abbraccio affinchè possiate trovare la vostra strada, qualsiasi siano i vostri ostacoli.