Un mio piccolo tributo qui, inserendo il decalogo, l'inno e il motto della Decima Flottiglia Mas.
L'Onore delle armi (un particolare tipo di riconoscimento militare, un onore cavalleresco
che si conferisce in ambito militare per rendere ossequio al valore dell'avversario sconfitto)
reso dagli Americani a questa unità nell'aprile 1945, e la celebre dichiarazione del suo peggior nemico,
Winston Churchill, ("Un pugno di italiani, equipaggiati con attrezzature di costo irrisorio, hanno rischiato seriamente di ribaltare le sorti della guerra nel Mediterraneo) basteranno da soli a testimoniane
l'eroismo e il valore.

Il "decalogo"
1) Stai zitto
E' indispensabile mantenere il segreto anche nei minimi particolari e con chiunque, anche con gli amici e parenti cari. Ogni indiscrezione è un tradimento perché compromette la nostra opera e può costare la vita a molti dei nostri compagni.
2) Sii serio e modesto
Hai promesso di comportarti da Ardito. Ti abbiamo creduto. Basta così. E' inutile far mostra della tua decisione con parenti, amici, superiori e compagni. Non si fa, di una promessa così bella, lo sgabello per la tua vanità personale. Solo i fatti parleranno.
3) Non sollecitare ricompense
La più bella ricompensa è la coscienza di aver portato a termine la missione che ci è affidata. Le medaglie, gli elogi, gli onori rendono fieri chi li riceve per lo spontaneo riconoscimento di chi giudica, non chi li sollecita o li mendica.
4) Sii disciplinato
Prima del coraggio e dell'abilità ti è richiesta la disciplina più profondamente sentita: dello spirito e del corpo. Se non saluti, se non sei educato, se non obbedisci nelle piccole cose di ogni giorno, se il servizio di caserma ti pesa e ti sembra indegno di te, se non sai adattarti a mangiare male e dormire peggio: non fai per noi.
5) Non aver fretta di operare, non raccontare a tutti che non vedi l'ora di partire
Potrai operare solo quando il tuo cuore, il tuo cervello e il tuo corpo saranno pronti. Se sei impaziente, non sei pronto. Devi imparare a conoscere perfettamente la tua arma e ad impiegarla in ogni contingenza in maniera perfetta. L'addestramento non è mai eccessivo. Devi appassionarti ad esso. Devi migliorarti ogni giorno. Solo chi ti comanda è giudice insindacabile delle tue possibilità.
6) Devi avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati
Ti sarà richiesto uno sforzo enorme, solo al di là del quale sta il successo. Per compierlo, hai bisogno di tutte le tue energie fisiche e morali. La tua determinazione di riuscire ad ogni costo deve perciò nascere dal profondo del tuo cuore, espressione purissima del tuo amore per la Patria, e non deve essere il gesto di un disperato di un mancato o di un disilluso. La tua vita militare e privata deve essere perciò onesta , semplice e serena.
7) La tua vita è preziosa. Ma l'obbiettivo è più prezioso
Devi ricordartelo nel momento dell'azione. Ripetilo a te stesso cento volte al giorno e giura che non fallirai la prova.
8) Non dare informazioni al nemico
Non devi far catturare le armi ed il materiale a te affidato. Se dopo aver operato cadi prigioniero, ricordati che al nemico devi comunicare solo le tue generalità e il tuo grado.
9) Se prigioniero, sii sempre fiero di essere italiano, sii dignitoso
Non ostentare la tua appartenenza ai Mezzi d'Assalto. Cerca, nelle tue lettere ai familiari, di comunicare come meglio potrai e saprai, tutto quanto conosci dell'azione a cui hai partecipato e sul nemico in genere. Cerca sempre, se possibile, di fuggire.
10) Se cadrai mille altri ti seguiranno: da gregario diventerai un capo, una guida, un esempio

L'inno, che fu scritto da donna Daria Olsoufiev Borghese,
la principessa russa moglie del Comandante della Decima,
il principe Junio Valerio Borghese.
Quando pareva vinta Roma antica
sorse l'invitta Xª Legione;
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
Quando l'ignobil otto di settembre
abbandonò la Patria il traditore
sorse dal mar la Xª Flottiglia
e prese l'armi al grido "per l'onore".
Decima Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare
ora pure sulla terra
Vincerai!
Navi d'Italia che ci foste tolte
non in battaglia ma col tradimento
nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento.
Noi vi giuriamo che ritorneremo
là dove Dio volle il tricolore;
noi vi giuriamo che combatteremo
fin quando avremo pace con onore.
Decima Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare
ora pure sulla terra
Vincerai!

La locuzione latina: Memento Audere Semper (Ricorda di osare sempre) coniata dal Vate
Gabriele D'Annunzio, era il motto identificativo adottato dalla Decima.

Infine, nel 1954 l'unità fu ricostituita con il nome di Comsubin (Comando Subacquei ed Incursori).