Cosa vuol dire per me essere gay

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

Cosa vuol dire per me essere gay

Messaggioda charlie brown » 09/11/2016, 0:52



Come avrete potuto leggere nella mia presentazione non vivo molto bene la mia sessualità e, continuamente, combatto contro me stesso cercando in qualche maniera di annientarmi.
Questa continua battaglia mi toglie le energie oltre a farmi cadere in depressione.
Ultimamente questa situazione mi crea anche eccessi di rabbia e stress, narcolessia, e fame nervosa.
Il mio non vuole essere un mero sfogo ma un punto di partenza per una discussione ed un confronto con chi ha il mio stesso destino e per poter poi cercare, ancora una volta, di ritenermi fortunato di essere gay e di averlo esternato.

Motivi per cui non amo essere chi sono:
1- non riesco molto spesso a far finta di non vedere le facce di chi mi circonda se faccio un gesto tenero nei confronti del mio ragazzo all'aperto ( e non parlo di chissà cosa ma solo di tenerlo per mano)
2- avrei voluto una famiglia con figli (si, quella che vive nel mulino bianco) ed invece sarà quasi impossibile raggiungerla
3- non mi sento privilegiato nel far parte di una minoranza
4- la gente ha in mente degli stereotipi gay un po' troppo sopra le righe o troppo fortunati: io non vi rientro
5- odio i miei amici etero ed i loro figli perché loro hanno avuto sorte opposta al mio punto 2
6- ho provato a fare vita associativa e dopo tre sedute ho mandato a quel paese tutti: li odiavo perché erano felici di essere diversi senza dare spiegazioni logiche o plausibili
7- ho paura della solitudine e sono ai 40
8- è un gruppo di esseri umani per i quali aver superato i 30, non andare a ballare e non avere la tartaruga e fisici da atleti vuol dire essere come del latte scaduto da anni
9- mi sento imperfetto proprio perché non mi sento né appartenente ad un gruppo ne all'altro
10- tutti minimizzano i tuoi problemi perché hanno l'idea che i gay non abbiano problemi e che la loro vita sia un pride continuo
11- le istituzioni, i politici, la chiesa e gli ignoranti pensano sempre che abbiamo scelto di essere così senza considerare che molti si suicidano e quelli che non lo fanno hanno, almeno più di dieci volte, avuto modo di trovarsi in contesti difficili di intolleranza e cattiveria
12- non abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini pur pagando alla società le stesse tasse senza aver modo di avere lo stesso trattamento degli altri
13- mi sento un uomo a metà
14- sono stato preso in giro fin dalle medie ed anche durante le attività extra scolastiche
15- se mi unissi col mio "compagno" non vedo il mantenimento della coppia come obiettivo futuro di crescita

Perché mi sento contento
1- sono felice di non aver rovinato la vita ad una donna nascondendomi dietro una vita di facciata
2- ho capito così che non sono sessualmente inappetente
3- sono diventato meno buono grazie alle cattiverie subite
4- ho imparato a leccarmi le ferie da solo
5- sono diventato più duro e nascondo benissimo le mie fragilità

A volte vorrei svegliarmi la mattina ed aver un'amnesia così forte da farmi dimenticare tutto... Così potrei forse adeguarmi a questa vita e non darmi contro.
Perdere tutti i ricordi di mio padre (Rip), dei miei nonni, di mia madre, di ciò che mi ha portato gioia finora sarebbe un buono scambio se potessi guardarmi nello specchio e dirmi di essere felice perché gay....

E voi? Etero e gay, cosa ne pensate?



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Messaggioda Standingflame » 09/11/2016, 1:09



Forse non ci riesci,ma fossi in te me be fregherei dei cliché...mi piace un uomo?bene.mi piace una donna?bene. Considera che ho gia appurato che tieni troppo al parere della società..sappi una cosa,per la massa di capre tu persona speciale non andrai mai bene...
Fa pace con te stesso e amati perche le tue tendenze sono frutto di cio che hai vissuto (ricordo il tuo vecchi post) inoltre sappi che tutti abbiamo difeti che non vorremmo avere ,ma..ehy siamo esseri umani! Siamo un misto tra bello e brutto giusto e sbagliato!,non preoccuparti di te Charlie...viviti e goditi!
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Il mio fuoco e generato dalla rabbia e contenuto dall'amore, lotto contro questo equilibrio tra scaldare o incenerire...
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Messaggioda tom 2.0 » 09/11/2016, 11:06



charlie brown ha scritto:Motivi per cui non amo essere chi sono:
1- non riesco molto spesso a far finta di non vedere le facce di chi mi circonda se faccio un gesto tenero nei confronti del mio ragazzo all'aperto ( e non parlo di chissà cosa ma solo di tenerlo per mano)
Questione di abitudine, non tua ma della gente che ti circonda. Si ritiene anormale una cosa che invece è normale ma in un certo senso diversa. Un pò come quando arriva una nuova moda, i primi a portarla avanti vengono sempre visti in maniera strana e considerati diversi, poi ci si fa l'abitudine, la cosa può piacere o meno, ma ci si abitua a vederla. (e no, non paragono l'essere gay ad una moda, ma era per rendere l'idea).
2- avrei voluto una famiglia con figli (si, quella che vive nel mulino bianco) ed invece sarà quasi impossibile raggiungerla
Nemmeno Banderas con Rosita potranno averne XD a parte gli scherzi, è una tua condizione, come chi magari è sterile o chi, anche potenzialmente potrebbe farne, alla fine non ci riesce. E' una condizione e, piaccia o no, va accettata.
3- non mi sento privilegiato nel far parte di una minoranza
A meno che non si appartenga alla minoranza dei multimilionari di tutto il mondo, non vedo il motivo per cui ci si debba sentire privilegiati a far parte di una minoranza. Si facesse parte della casta politica, dei figli di megapapà pure pure, ma nella maggior parte non ci sono privilegi.
4- la gente ha in mente degli stereotipi gay un po' troppo sopra le righe o troppo fortunati: io non vi rientro
Dipende dallo stereotipo di cui parli, questo non lo capisco.
5- odio i miei amici etero ed i loro figli perché loro hanno avuto sorte opposta al mio punto 2
Questa è invidia, e l'invidia è una brutta cosa poichè ti mangia dentro. Piuttosto di odiare ed invidiare i tuoi amici cerca di goderti quei momenti.
6- ho provato a fare vita associativa e dopo tre sedute ho mandato a quel paese tutti: li odiavo perché erano felici di essere diversi senza dare spiegazioni logiche o plausibili
Come al punto 3, quale motivo ci sarebbe per essere felici di essere diversi? E lo stesso fatto di definirsi "diversi" non è una sorta di autoemarginazione?
7- ho paura della solitudine e sono ai 40
La solitudine fa sempre paura, che si abbiano 20, 30, 60 anni. E' indubbio che più si va avanti con gli anni e più diminuiscono le possibilità di trovare una compagnia, in termini di amici che di relazione, ma proprio perchè oggettivamente il tempo a disposizione è sempre meno, ma quella paura andrebbe trasformata in forza per cercare di superarla appunto.
8- è un gruppo di esseri umani per i quali aver superato i 30, non andare a ballare e non avere la tartaruga e fisici da atleti vuol dire essere come del latte scaduto da anni
Hem, scusa, ma questo è uno stereotipo della società odierna in generale. Che si tratti del "mondo" eterosessuale o del "mondo" omosessuale, c'è e ci sarà sempre gente che la penserà così, ma c'è anche gente che andrà oltre l'avere i 40 anni, fare una vita semisedentaria ed avere una tartaruga girata al contrario.
9- mi sento imperfetto proprio perché non mi sento né appartenente ad un gruppo ne all'altro
Scusa ma anche qui non capisco. Sei gay, ok, ma perchè distingui tra un gruppo e l'altro?
10- tutti minimizzano i tuoi problemi perché hanno l'idea che i gay non abbiano problemi e che la loro vita sia un pride continuo
Un gay è una persona come le altre, quindi ha gioie, dolori e problemi come qualunque altra persona di questo mondo. Poi ovviamente ci sono casi e casi, chi ne ha più e chi meno.
11- le istituzioni, i politici, la chiesa e gli ignoranti pensano sempre che abbiamo scelto di essere così senza considerare che molti si suicidano e quelli che non lo fanno hanno, almeno più di dieci volte, avuto modo di trovarsi in contesti difficili di intolleranza e cattiveria
Gli ignoranti si, la chiesa...hum, bo, forse, 50 e 50 diciamo, ma anche istituzioni e politici? A me non sembra, almeno sul fatto che sia una scelta.
12- non abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini pur pagando alla società le stesse tasse senza aver modo di avere lo stesso trattamento degli altri
Qua ti dò torto, perchè, per quanto ne so, se togliamo lo spinoso discorso della "famiglia omosessuale", quindi unioni civili ed adozioni, mi sembra che a tutti i cittadini siano riconosciuti gli stessi diritti e doveri, senza differenze per orientamento sessuale, religioso, etnia.
13- mi sento un uomo a metà
Perchè?
14- sono stato preso in giro fin dalle medie ed anche durante le attività extra scolastiche
Perchè sei gay? E quante persone sono state prese in giro perchè sono basse, o grasse, o in qualche modo fisicamente diverse, o di colore? Nelle scuole, soprattutto quando si è ancora ragazzi, le cattiverie ci sono sempre state.
15- se mi unissi col mio "compagno" non vedo il mantenimento della coppia come obiettivo futuro di crescita
E quale sarebbe un obbiettivo futuro di crescita? Mantenere una coppia, dentro o al di fuori di un matrimonio, non è cosa semplice, ci sono sempre problemi pronti a sbucare da dietro l'angolo, però il riuscire a superarli, insieme, quelli si, ti porta ad una crescita continua e costante. Poi se intendi il discorso di prima, la crescita della coppia con figli bè, torniamo allo stereotipo, non ci si sposa o comunque unisce per avere figli, quella è una possibile conseguenza, un di più, un qualcosa che accresce la famiglia, ma non è strettamente necessario ed improrogabile. Se invece intendevi altro, ti ripeto la domanda fatta all'inizio: quale sarebbe un obbiettivo futuro di crescita?

Perché mi sento contento
1- sono felice di non aver rovinato la vita ad una donna nascondendomi dietro una vita di facciata
Sinceramente, ne saresti mai stato capace? Vivere una vita non tua per salvare le apparenze? Una vita falsa, piena di menzogne, in gabbia, per sempre?
2- ho capito così che non sono sessualmente inappetente
Hai capito cosa ti piace e cosa no.
3- sono diventato meno buono grazie alle cattiverie subite
4- ho imparato a leccarmi le ferie da solo
5- sono diventato più duro e nascondo benissimo le mie fragilità
Ti sei temprato ed hai fatto tesoro delle esperienze passate. Indubbiamente sarebbe stato meglio che ciò fosse accaduto in maniera "soft", ma oggi apprezzi la persona che sei.

A volte vorrei svegliarmi la mattina ed aver un'amnesia così forte da farmi dimenticare tutto... Così potrei forse adeguarmi a questa vita e non darmi contro.
Perdere tutti i ricordi di mio padre (Rip), dei miei nonni, di mia madre, di ciò che mi ha portato gioia finora sarebbe un buono scambio se potessi guardarmi nello specchio e dirmi di essere felice perché gay....
Se ciò accadesse, non saresti la persona che sei ora, e quindi penso che saresti da punto a capo, magari felice di essere gay però con tanti "se" e tanti "ma".

Tutto ciò sono mie considerazioni, lungi dall'essere verità assoluta :D
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Messaggioda Mia.Elle » 09/11/2016, 11:31



Charlie, mi stanno a cuore le tue parole, davvero, comprendo pienamente il tuo problema e vorrei risponderti punto per punto con le giuste argomentazioni, ma se la consapevolezza non nasce in te o nella coppia che hai formato, qualunque cosa io o noi possiamo dirti non riuscirà a smuoverti dal tuo malessere.
Hai fatto un'analisi lucida e, per certi versi, giusta.
Il problema è come tu ti poni di fronte a tutto quello che hai detto. Cosa ne pensa il tuo ragazzo? come vive lui la sua omosessualità e il vostro rapporto in genere? dovreste sostenervi e affrontare il mondo a testa alta perchè i vostri diritti sono identici a quelli di tutti gli altri, checchè ne vogliano dire chiesa, istituzioni e persone. Non siete voi a dovervi chiudere, ma la gente a doversi aprire. Capisco che sia difficile, ma se non riesci ad essere tu positivo verso la tua vita, il tuo sentimento, il tuo essere, non troverai mai riscontro negli altri.
Guardati intorno, questo forum è comunque un microcosmo e chi più chi meno è qui perchè infelice o insoddisfatto di com'è, della propria esistenza, della situazione che vive, e molti sono etero. Quindi non attribuire al tuo orientamento sessuale tutta la responsabilità del tuo malessere.
Vorrei aiutarti a trovare valide motivazioni per non stare male ma non so cosa dirti.
Dopo il tuo prima messaggio ho parlato con un mio amico gay-felice e gli ho detto in sintesi del tuo sfogo e della tua domanda alla mia replica "Vorrei tanto capire quali sono le convinzioni che possono far vivere bene una non-vita come quella che sento sulle spalle..." e lui ha risposto sorridendo "perchè? è diversa invece la vita di un etero? migliore? più facile?"
Charlie, io sono con te :)
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Messaggioda Mia.Elle » 09/11/2016, 11:36



@Tom, appoggio le tue repliche in toto.
Chiaro, semplice, adeguato.
Clap clap
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Messaggioda orizzonte » 09/11/2016, 13:17



Ma io sono una che scrive di storie gay mi batto per i diritti di chi AMA, punto.
Non vivo una realtà gay, ma ho scoperto cosa significa amare una persona del mio stesso sesso, perchè appunto l'amore non ha sesso lei era MENTALMENTE quello di cui avevo bisogno ma è fidanzata con un lui quindi non so se sarebbe stata anche quello di cui avevo bisogno FISICAMENTE, questo per dirti che io da etero con lei avrei vissuto una storia alla luce del sole perchè me ne sbatto di chi mette paletti e giudica.
Si sempre te stesso, la società non condanna solo al diversità gay condanna tutte le diversità in ogni modo possibile.
Credimi la famiglia del mulino bianco non esiste, anche gli etero hanno mille problemi.
Sentiti libero di accarezzare il tuo compagno di prenderlo per mano e camminare insieme, lascia la gente parlare. Non sanno di cosa parlano e sparlano, lo fanno sempre con tutti.
Tu ti condanni io leggo in quei punti il tuo non essere felice di questa diversità, non devi esserne felice devi esserlo per il fatto che: sei te stesso, sei così e sei una persona che merita rispetto e diritti come chiunque.
Forse le mie sono parole inutili ma credo che se non sei il primo a vederti ed accettare ciò che sei, nessuno lo potrà fare.
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Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni :shy: <3
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Messaggioda Ensō » 09/11/2016, 15:37



I problemi nascono da un solo problema che sta alla base di tutto: la tua non accettazione. Ti consiglierei una lettura:

Sei come sei
Melania G. Mazzucco
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Re: Cosa vuol dire per me essere gay

Messaggioda charlie brown » 10/11/2016, 0:08



tom 2.0 ha scritto:
charlie brown ha scritto:5- odio i miei amici etero ed i loro figli perché loro hanno avuto sorte opposta al mio punto 2
Questa è invidia, e l'invidia è una brutta cosa poichè ti mangia dentro. Piuttosto di odiare ed invidiare i tuoi amici cerca di goderti quei momenti.
:D

Questo è un punto cruciale. Non ho mai fatto mistero del senso di inadeguatezza e della tristezza che sento per non poter sperare in un figlio. So che sembra stupido visto che potrei ambire ad altre cose ma la verità è che le altre cose non mi interessano... Ma quando hai detto e ridetto a tutti cosa è come ti senti e questi minimizzano le tue sensazioni e, quando non richiesto (sempre) non fanno altro che parlare dei loro figli, di quello che fanno, delle sensazioni ed emozioni che vivono etc etc etc come puoi non odiarli? Se in più aggiungi che se ne parla anche quando i piccoli non ci sono. E poi dovrei fare la parte dello zio e per di più diverso? Meno di una prestazione occasionale... Meno di niente. E tornare a casa pieno di cose che non mi appartengono, pezzi di vita che subisci come un film... Ed intanto mentre ti lavi i denti per andare a letto e vedi una ruga in più, un po' più di bianco fra i capelli e tutto tace immagini e rivivi quei racconti dei tuoi amici. Delle favole della buonanotte, del mostro sotto il letto, del bene incondizionato e realizzi che metà vita è passata.

Oggi non riesco a scrivere di più: ho dovuto far fronte ad attacchi depressivi per tutta la giornata è non riesco a rispondere ma, magari, se doma non sarò così devastato, proverò a riprendere tutti gli scritti.


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Re: Cosa vuol dire per me essere gay

Messaggioda charlie brown » 10/11/2016, 6:53



Aggiungo, con un po' di razionalità raccimolata nella notte, che le altre cose che oggi non mi interessano prima mi interessavano ma piano piano tutto ha perso sapore facendomi arrivare a non trovarle come cose desiderabili.
Ho scritto anche che ho detto più volte il mio stato agli interlocutori dimenticandomi di Dire che ho spiegato a tutti che il parlare dei figli, molto spesso, fa crescere in me ansia e tristezza. Faccio fatica a respirare e cosa accade? Parli della sonda schiaparelli e ti ritrovi a sentire di Ripresa (uno dei figli dei miei amici) che gioca coi trenini perché le astronavi non gli piacciono.... E meno male che si parlava di sonde.
Mi rendo conto che non lo fanno con intenzione ma vedere quello scintillio nei loro occhi mentre parlano e parlano dei loro pupi e di quanto è bello ciò che vivono... Forse la rabbia è più verso di me: non sono sterile e posso procreare (vedi la mia ex) e quindi ecco perché mi sento un uomo a metà: è come se fossi "uscito difettoso dalla fabbrica". Perseguire una carriera lavorativa non è ormai nulla per me. Amavo viaggiare prima: lo facevo appena possibile.... Ho un quaderno pieno di destinazioni con luoghi da visitare e cose da fare ed ora non voglio farle. Amavo il pattinAggio e non lo pratico da 11 anni, mi occupavo delle piante ed ora in terrazza ho solo vasi vuoti. Da studente di design facevo bozze per abiti e gioielli... Non tocco un colore da più di 7 anni.
La perdita degli interessi è stata graduale ma inesorabile.
Che dirvi di più?


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Messaggioda Mia.Elle » 10/11/2016, 9:39



Se questa mancanza ti martella così forte è difficile che tu riesca a cercare distrazione in altri interessi, perchè la testa sbatte sempre là, contro quel vuoto (sembra un paradosso ma è così) e nessuno può aiutarti o darti delle soluzioni. Devi trovare tu la forza e le motivazioni per emergere dal dolore.
Ti leggo, ti capisco, ti sono vicina.
Bacio
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