Essendo che mi sa che ero io l'autore di quel topic sulla fede, se non sbaglio "la ricchezza è immorale?" mi permetto di fare un Off-Topic.
Che l'economia o la finanza non conti è assolutamente falso. Ciò, inoltre, non è per niente una cosa di per se negativa, ma non ci si deve fermare soltanto ad un'analisi parziale.
La filosofia, l'arte, e tutte le materie umanistiche sono notoriamente basate sull'immaterialità, eppure non credo che queste non abbiano un significato per noi. Anche la politica (non soltanto in realtà le idee e le opinioni politiche, ma anche le istituzioni politiche).
Faccio un esempio proprio politico: I confini degli stati.
Paradossalmente, è la cosa più idiota che possa esistere sulla faccia della terra pensare che non sia possibile oltrepassare per alcune persone una linea immaginaria e che per questa stessa sono morte milioni di persone. Eppure capita così, e non è nemmeno così stupido se ci si pensa bene: le persone hanno bisogno di organizzarsi, ed un modo che si è trovato per fare ciò è l'istituzione statale che si basa sul territorio su cui esercitare sovranità. Tuttavia, esistono territori contigui che possono avere leggi completamente diverse. - una possibile alternativa sarebbe l'assenza di stati (o un unico stato mondiale), ma anche in questo caso,
Le scienze sociali anche loro sono discipline che hanno rilevanza e senso nella cultura. Semplicemente, il loro oggetto è il comportamento umano (ad esempio in economia: come si comportano gli esseri umani negli scambi; in politica: come si comportano gli esseri umani nel regolarsi), quindi studiano azioni e non oggetti materiali (come può essere la fisica, la chimica, la geologia, e più in generale le scienze naturali).
Per la popolazione sostenibile, io sapevo in verità che dovrebbe essere 9 miliardi. Pur tuttavia, questo tipo di stime possono lasciare il tempo che trovano, un esempio:
https://esa.un.org/unpd/wpp/publication ... p_2015.pdfIn questo prospetto delle nazioni unite, si ritiene che la popolazione mondiale crescerà fino a 11 miliardi nel 2100 [con l'Europa sempre più spopolata] - in questo non vengono date spiegazioni. Però una cosa si può dire: non necessariamente sarà più difficile sfamare un numero sempre maggiore di persone. (in quanto, evidentemente, in 70 anni si dovrebbero trovare le risorse per dare da mangiare a tutte queste persone). Il problema si potrebbe risolvere in due modi:
1) una migliore tecnica produttiva (come ad esempio, nel corso del XX secolo è avvenuto).
2) un minore consumo pro-capite [che di per sé avviene, contravvenendo spessissimo, ma non sempre, alla Legge sulla natalità di Thomas Malthus per un meccanismo di prezzi].
Io pur tuttavia credo che un approccio ecologista sia utile in primo luogo all'uomo, più che alla natura. Il fatto che possiamo inquinare tanto ha un problema soprattutto perché ci potrebbe ammazzare a tutti ed perché potrebbe causare dei cambiamenti al sistema terra (che comunque ne fa, e per i quali comunque ci può essere una sensibilità anche importante, ma io credo che il problema fondamentale sia il primo, non il secondo).
E' un problema serio quello del sovrappopolamento o quello dell'inquinamento o ancora quello della fame nel mondo e secondo me di soluzione tutt'altro che facile. Sicuramente chi li risolverà o chi darà un contributo fondamentale vincerà il Nobel (come in realtà in parte già è avvenuto, almeno in parte).