Entact
Veramente un ottimo farmaco!
Principio attivo: Escitalopram ossalato
Gruppo: Antidepressivi
Categoria: Inibitori selettivi del reuptake della serotonina.
Indicazioni:
_Trattamento della depressione maggiore.
_Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia.
_Trattamento del disturbo d'ansia sociale (fobia sociale).
_Trattamento del disturbo di ansia generalizzato.
Posologia: La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non è stata dimostrata. Il farmaco viene somministrato in un'unica dose giornaliera e può essere assunto indipendentemente dall'assunzione di cibo. Solitamente si assume dopo pranzo.
Episodi depressivi maggiori: La dose abituale è di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della risposta individuale del paziente la dose può essere aumentata ad un massimo di 20 mg al giorno. Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere 2 o 4 settimane. Dopo di che ènecessario un trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta.
Avvertenze: Non utilizzare per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni; sono stati osservati comportamenti suicidari e/o ostilità.
Interazioni: Associazioni controindicate. Specie nel caso degli iMAO.
Indicazioni e Controindicazioni: La risposta individuale cambia da persona a persona ma nella maggior parte dei casi l'Entact si rivela un vero curativo! Pazienti affetti da continui attacchi di panico e insonnia, schiavi dell'ipocondria e dell'agorafobia nonchè delle vertigini anche solo per spostarsi tra le stanze di un edificio, hanno subito notato i risultati dell'Entact in poco tempo: L'entact ha eliminato il senso opprimente del panico e conseguentemente ha ridotto ansia e ipocondria.
Gli stessi pazienti non hanno sviluppato nessun effetto collaterale al farmaco tranne un senso di stanchezza e di nausea i primi tre giorni.
MONOGRAFIA
Decodifica codice MIF:
N - Sistema nervoso centrale
N06 - Psicoanalettici
N06A - Antidepressivi
N06AB - Inibitori selettivi della serotonina-ricaptazione
956700 - ESCITALOPRAM
Forma farmaceutica:
Compresse da 10 e 20 mg di escitalopram (come ossalato).
Categoria terapeutica e proprieta':
Antidepressivi, inibitori selettivi del reuptake della serotonina.
Meccanismo d'azione
Escitalopram e' un inibitore selettivo del re-uptake della
serotonina (5-HT). L'inibizione del re-uptake di 5-HT e' infatti
l'unico probabile meccanismo d'azione in grado di spiegare gli
effetti farmacologici e clinici di escitalopram.
Escitalopram non ha effetto, o in minima parte, su un numero di
recettori inclusi 5-HT1A, 5-HT2, DA D1 e D2, adrenorecettori A1,
A2-, Beta-, recettori istaminergici H1, colinergici muscarinici,
per benzodiazepine ed oppiodi.
Efficacia Clinica
Escitalopram e' risultato efficace nel trattamento acuto dei
disordini depressivi maggiori in 3 dei 4 studi controllati in
doppio cieco con placebo a breve termine (8 settimane). Nello
studio a lungo termine sulla prevenzione delle ricadute, 274
pazienti che hanno risposto al trattamento di 8 settimane con
escitalopram 10 o 20mg/die durante la fase iniziale in aperto, sono
stati randomizzati al trattamento con escitalopram con lo stesso
dosaggio o al placebo fino a 36 settimane. In questo studio, nei
pazienti che hanno continuato a ricevere escitalopram si e'
verificato un tempo significativamente piu' lungo libero da
ricadute durante le 36 settimane, rispetto a placebo.
Indicazioni:
Trattamento di episodi depressivi maggiori.
Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza
agorafobia.
Trattamento del disturbo d'ansia sociale (fobia sociale).
Trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.
Controindicazioni:
Ipersensibilita' ad escitalopram o verso gli eccipienti del
prodotto.
Trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi
irreversibili delle monoamminoossidasi (MAO-Inibitori).
Precauzioni di impiego:
Assunzione da parte di bambini e adolescenti di eta' inferiore ai
18 anni
Escitalopram non deve essere utilizzato per il trattamento di
bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'.
Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione
suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita',
comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con
maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e
adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati
con placebo. Qualora, in base alle esigenze mediche, dovesse essere
presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve
essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di
sintomi suicidari. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla
sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per
quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo
e comportamentale.
Ansia Paradossa
Alcuni pazienti con disturbi da attacchi di panico possono riferire
un'accentuazione dei sintomi ansiosi all'inizio della terapia con
antidepressivi. Tale reazione paradossa di solito tende a
decrescere nel corso di due settimane di trattamento. Si consiglia
una dose iniziale bassa al fine di ridurre la probabilita' di
un effetto ansiogeno paradosso.
Convulsioni
Il medicinale deve essere sospeso in qualunque paziente che
manifesti convulsioni. Gli SSRI devono essere evitati nei pazienti
con epilessia instabile, ed in pazienti con epilessia controllata
deve essere adottato un attento monitoraggio. Gli SSRI devono
essere sospesi in caso di aumento della frequenza degli attacchi
convulsivi.
Mania
Gli SSRI devono essere usati con cautela in pazienti con una
anamnesi di mania/ipomania. Gli SSRI devono essere sempre sospesi
in pazienti che stanno per entrare in una fase maniacale.
Diabete
Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI puo' alterare il
controllo glicemico. In tal caso puo' essere necessario
modificare la dose di insulina e/o ipoglicemico orale.
Suicidio/ideazione suicidaria
La depressione e' associata ad un maggior rischio di ideazione
suicidaria, autolesionismo e suicidio. Questo rischio persiste sino
a quando non si verifica una significativa remissione. Poiche' il
miglioramento potrebbe non avvenire durante le prime settimane o
piu' di trattamento, i pazienti devono essere attentamente
monitorati fino all'avvenuto miglioramento.
E' esperienza clinica generale, con tutte le terapie
antidepressive, che il rischio di suicidio aumenti nelle prime fasi
di miglioramento della malattia.
Altre condizioni psichiatriche per le quali sia prescritto
escitalopram possono essere associate ad un maggior rischio di
comportamento suicidario. Inoltre, queste condizioni possono essere
in comorbidita' con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse
precauzioni osservate quando si trattano pazienti con il disordine
depressivo maggiore devono essere quindi osservate anche quando si
trattano pazienti con altri disordini psichiatrici.
I pazienti con una storia precedente di comportamenti o ideazione
suicidaria, o che manifestano un significativo grado di ideazione
suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono soggetti ad un
maggior rischio di pensieri suicidari o di tentativi di suicidio, e
devono quindi essere attentamente monitorati durante il
trattamento.
Non ci sono dati sufficienti relativi ai comportamenti correlati al
suicidio in pazienti mai trattati in precedenza, tuttavia puo'
essere necessario garantire un loro attento monitoraggio.
I pazienti e il personale coinvolto nella cura del paziente stesso
devono essere informati della necessita' di monitorare il
manifestarsi di ideazione/comportamenti suicidari, di pensieri di
autolesionismo e devono consultare immediatamente un medico se tali
sintomi si presentassero.
Iponatriemia
Iponatriemia, probabilmente dovuta ad una secrezione inappropriata
dell'ormone antidiuretico (SIADH) e' stata riportata raramente con
l'uso degli SSRI e generalmente si risolve con l'interruzione della
terapia. Cautela e' necessaria nei pazienti a rischio, quali
anziani, pazienti cirrotici o pazienti trattati in concomitanza con
farmaci noti per causare iponatriemia.
Emorragia
Durante il trattamento con SSRI sono stati riferiti casi di
anomalie nelle manifestazioni emorragiche cutanee, quali ecchimosi
e purpura. Si consiglia particolare cautela in pazienti che
assumono SSRI in concomitanza con anticoagulanti orali, con
medicinali noti per influenzare l'aggregazione piastrinica (per
esempio, antipsicotici atipici e fenotiazine, la maggior parte
degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico o
antinfiammatori non steroidei (FANS), ticlopidina e dipiridamolo
come anche nei pazienti con precedenti patologie della
coagulazione.
ECT (Terapia elettroconvulsiva)
I dati inerenti l'esperienza clinica della somministrazione
concomitante di SSRI e ECT sono molto limitati in letteratura,
pertanto si consiglia cautela.
Inibitori selettivi reversibili della MAO-A
La combinazione di escitalopram con MAO-A inibitori non e'
generalmente raccomandata a causa del rischio di insorgenza della
sindrome serotoninergica.
Trattamenti concomitanti con MAO-inibitori, non selettivi e
irreversibili vedi Interazioni.
Sindrome Serotoninergica
Si consiglia cautela nell'utilizzare escitalopram in concomitanza
con medicinali con effetto serotoninergico come sumatriptano o
altri triptani, tramadolo e triptofano.
In rari casi e' stata riportata la sindrome serotoninergica in
pazienti che assumevano SSRI in concomitanza con medicinali
serotononinergici. Una combinazione di sintomi, come agitazione,
tremore, mioclono e ipertermia, possono indicare lo sviluppo di
questa condizione. In questo caso il trattamento con SSRI e
medicinali serotoninergici deve essere interrotto immediatamente ed
istituito un trattamento sintomatico.
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
L'uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali
contenenti St. Johns Wort (Hypericum perforatum) puo' risultare in
una aumentata incidenza di reazioni avverse.
Sintomi da astinenza
Quando si interrompe il trattamento con il farmaco, ridurre le
dosi in modo graduale nell'arco di una, due settimane per
evitare eventuali sintomi di astinenza.
Malattia coronarica cardiaca
A causa della limitata esperienza clinica si raccomanda cautela in
pazienti con malattia coronarica cardiaca.
Interazioni con altri farmaci ed altre forme di interazione:
Interazioni farmacodinamiche
Associazioni controindicate
- IMAO non selettivi:
casi di gravi reazioni sono stati riportati in pazienti in
trattamento con SSRI in co-somministrazione con inibitori non
selettivi delle monoamminoossidasi (IMAO) ed in pazienti che
avevano da poco interrotto il trattamento con un SSRI e avevano
iniziato quello con IMAO. In alcuni casi il paziente ha
sviluppato una sindrome serotoninergica. La somministrazione
di Escitalopram e' controindicata in co-somministrazione
con IMAO non selettivi. Il trattamento con escitalopram puo'
essere iniziato 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con
un IMAO irreversibile ed almeno un giorno dopo l'interruzione
del trattamento con l'IMAO reversibile (RIMA), moclobemide.
Prima di iniziare un trattamento con IMAO non selettivi
devono passare almeno 7 giorni dall'interruzione del
trattamento con escitalopram.
Associazioni non raccomandate
- Inibitori selettivi delle MAO-A reversibili (moclobemide)
A causa del richio della sindrome serotoninergica, l'associazione
di escitalopram e inibitori delle MAO-A non e' raccomandata. Se
l'associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il
dosaggio minimo raccomandato e potenziare il monitoraggio
clinico.
Associazioni che richiedono cautela per l'uso
- Selegilina
In co-somministrazione con selegilina (inibitore MAO-B
irreversibile) e' richiesta cautela a causa del rischio di
sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al
giorno sono state co-somministrate con citalopram racemo senza
problemi.
- Medicinali serotoninergici
La co-somministrazione con farmaci ad azione serotoninergica
(esempio tramadolo, o sumatriptan ed altri triptani) puo' causare
sindrome serotoninergica.
Medicinali che abbassano la soglia convulsiva
Gli SSRIs possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede
pertanto cautela in co-somministrazione con medicinali che
abbassano tale soglia.
- Litio, triptofano
Sono stati riportati casi di potenziamento degli effetti quando gli
SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto
l'uso concomitante di SSRI e di queste specialita' medicinali
chiede cautela.
- Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
L'uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali
contenenti St. Johns Wort (Hypericum perforatum) puo' risultare
in una aumentata incidenza di reazioni avverse.
- Emorragia
Si possono verificare disordini nella coagulazione in co
-somministrazione con anticoagulanti orali. I pazienti in
trattamento con anticoagulanti orali devono ricevere un attento
monitoraggio dei parametri della coagulazione all'inizio o al
termine della terapia con escitalopram.
- Alcool
Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche
tra escitalopram e l'alcol. Comunque, come con altri medicinali
psicotropi, tale combinazione non e' consigliabile.
INTERAZIONI FARMACOCINETICHE
Effetti di altri prodotti medicinali sulla farmacocinetica di
escitalopram :
il metabolismo di escitalopram e' principalmente mediato da
CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo
sebbene in quantita' minore. Il metabolismo del maggiore
metabolita S-DCT (escitalopram demetilato) sembra sia
parzialmente catalizzato da CYP2D6.
La co-somministrazione con specialita' medicinali che
inibiscono CYP2C19 puo' portare ad aumentate concentrazioni
plasmatiche di escitalopram. Si raccomanda cautela nell'uso
concomitante di tali specialita' medicinali e.g. omeprazolo. Una
riduzione del dosaggio di escitalopram potrebbe essere necessario.
La co-somministrazione di citalopram nella forma racema con
cimetidina (inibitore enzimatico generale di moderata potenza) ha
portato ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche della forma
racema (aumento < 45%). Si consiglia pertanto cautela
nell'utilizzare dosi di escitalopram al limite superiore del range
di dosaggio quando in co-somministrazione con dosi elevate di
cimetidina. Citalopram e' stato dosato con un metodo non
-stereoselettivo e pertanto l'entita' dell'incremento dell'S
-enantiomero farmacologicamente attivo non e' nota.
Quindi tali dati devono essere interpretati con cautela.
Effetti di escitalopram sulla farmacocinetica di altri prodotti
medicinali :
Escitalopram e' un inibitore dell'enzima CYP2D6. Si raccomanda
cautela nel cosomministrare escitalopram con prodotti medicinali
che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con un
indice terapeutico piu' stretto, per esempio, flecainide,
propafenone e metoprololo (quando usati nell'insufficienza
cardiaca), o alcuni prodotti medicinali che agiscono a livello del
CNS e che sono principalmente metabolizzate da CYP2D6 quali
antidepressivi come desipramina, clomipramina, e nortriptilina o
antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un
aggiustamento della dose puo' rendersi necessario.
La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in
entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici
di questi due substrati CYP2D6.
Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram puo' anche
causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela
nell'uso concomitante di specialita' medicinali metabolizzate dal
CYP2C19.
Avvertenze speciali:
Gravidanza
Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione al farmaco in
gravidanza.
In studi di tossicita' riproduttiva nel ratto effettuati con
escitalopram, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici ma
nessun aumento dell'incidenza delle malformazioni. Il rischio
sull'uomo non e' noto. Il prodotto non deve essere usato durante
la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo
una attenta valutazione del rischio/beneficio.
L'utilizzo di SSRIs nel terzo trimestre puo' risultare in uno stato
di astinenza, incluso disturbi neuro-comportamentali nel neonato. I
seguenti effetti sono stati riportati nei neonati quando gli SSRIs
sono stati somministrati a donne in gravidanza fino alla nascita:
irritabilita', tremore, ipertonia, aumento del tono muscolare,
pianto costante, difficolta' nella suzione e nel dormire. Tali
sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici che sintomi da
astinenza. Se assunti durante la gravidanza gli SSRIs non devono
mai essere interrotti bruscamente.
Allattamento
Si prevede che escitalopram venga escreto nel latte.
Non somministrare escitalopram a donne in corso di allattamento o
interrompere l'allattamento.
Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di
macchinari:
Sebbene escitalopram abbia dimostrato di non influire sulle
funzioni intellettive o sulla performance psicomotoria, i
medicinali psicoattivi possono in generale influenzare tali
funzioni. I pazienti devono essere avvertiti del rischio che possa
venire influenzata la loro capacita' di guidare autovetture o
manovrare macchinari.
Posologia e modalita' d'uso:
La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non e' stata
dimostrata.
Escitalopram viene somministrato in un'unica dose giornaliera e
puo' essere assunto indipendentemente dall'assunzione di cibo.
Episodi depressivi maggiori
La dose abituale e' di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della
risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata ad
un massimo di 20 mg al giorno.
Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere
2-4 settimane. Dopo la risoluzione dei sintomi, e' necessario un
trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta.
Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia
Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale raccomandata
e' 5 mg al giorno per poi essere aumentata a 10 mg al giorno. La
dose puo' essere ulteriormente aumentata fino ad un massimo di 20
mg al giorno, sulla base della risposta individuale del paziente.
La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il trattamento
dura diversi mesi.
Disturbo d'ansia sociale
La dose abituale e' di 10 mg una volta al giorno. In genere sono
necessarie 2-4 settimane per ottenere un miglioramento dei sintomi.
Successivamente, sulla base della risposta individuale del
paziente, la dose puo' essere ridotta a 5 mg o aumentata fino a ad
un massimo di 20 mg al giorno.
Il disturbo d'ansia sociale e' una patologia a decorso cronico, si
raccomanda il trattamento per 12 settimane al fine del
consolidamento della risposta. Il trattamento a lungo termine dei
responders e' stato studiato per 6 mesi e puo' essere
considerato su base individuale per la prevenzione delle
ricadute; i benefici del trattamento devono essere rivalutati
ad intervalli regolari.
Il disturbo d'ansia sociale e' una terminologia diagnostica ben
definita di un disturbo specifico, che non deve essere confuso con
l'eccessiva timidezza. La farmacoterapia e' indicata solo se il
disturbo interferisce significativamente con le attivita'
professionali e sociali.
L'impiego di questo trattamento in confronto alla terapia cognitivo
comportamentale non e' stato valutato. La farmacoterapia e' parte
di una strategia terapeutica globale.
Disturbo d'ansia generalizzato
La dose iniziale e' 10 mg una volta al giorno. La dose puo' essere
aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta
individuale del paziente.
Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al
trattamento e' stato valutato per almeno 6 mesi in pazienti che
assumevano 20 mg al giorno. I benefici del trattamento ed il
dosaggio dovrebbero essere rivalutati ad intervalli regolari.
Anziani (> 65 anni)
Si raccomanda di iniziare il trattamento con meta' della dose
abituale, inoltre deve essere presa in considerazione una dose
massima piu' bassa.
L'efficacia di Escitalopram nel disturbo d'ansia sociale non e'
stata studiata in questa popolazione.
Bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni
Escitalopram non deve essere utilizzato per il trattamento di
bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'.
Ridotta funzionalita' renale
Non si ritiene necessario un aggiustamento del dosaggio in pazienti
con insufficienza renale lieve o moderata. Si raccomanda cautela in
pazienti con grave riduzione della funzione renale (ClCR minore di
30 ml/min.).
Ridotta funzionalita' epatica
La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di
trattamento e' di 5 mg al giorno in pazienti con insufficienza
epatica lieve o moderata. Sulla base della risposta individuale del
paziente la dose puo' essere aumentata fino a 10 mg al giorno. Si
consiglia cautela ed una attenzione maggiore nella titolazione
posologica in pazienti con funzionalita' epatica gravemente
ridotta.
Metabolizzatori lenti del CYP2C19
Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti in merito al
CYP2C19 e' raccomandata una dose iniziale di 5 mg al giorno durante
le prime due settimane di trattamento. A seconda della risposta
individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata a 10 mg al
giorno.
Interruzione del trattamento
Quando si interrompe il trattamento con Escitalopram , le dosi
devono essere ridotte in modo graduale nell'arco di una o due
settimane per evitare possibili sintomi di astinenza.
SOVRADOSAGGIO:
Tossicita'
I dati clinici sul sovradosaggio di escitalopram sono limitati.
Comunque e' stato osservato che dosi di 190 mg di escitalopram
sono state assunte senza che venisse riportato alcun sintomo grave.
Sintomi
Sintomi di sovradosaggio con citalopram racemo (> 600 mg):
capogiro, tremore, agitazione, sonnolenza, incoscienza,
convulsioni, tachicardia, modifiche nell'ECG con variazioni ST-T,
allungamento del complesso QRS, prolungamento dell'intervallo QT,
aritmie, depressione respiratoria, vomito, rabdomiolisi, acidosi
metabolica, ipokalemia. Si puo' prevedere che il sovradosaggio con
escitalopram porti a sintomi simili.
Trattamento
Non esiste un antidoto specifico. E' necessario mantenere la
pervieta' delle vie aeree, assicurare un'adeguata ossigenazione e
ventilazione. Una lavanda gastrica dovrebbe essere effettuata non
appena possibile dopo l'ingestione orale. Considerare l'utilizzo di
carbone attivo. Si raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei segni
vitali oltre alle normali misure di supporto sintomatiche.
Effetti indesiderati:
Le reazioni avverse si manifestano piu' frequentemente durante la
prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire
d'intensita' e frequenza con la continuazione del trattamento.
Una brusca interruzione del trattamento con SSRI, dopo una
prolungata somministrazione, puo' produrre in alcuni pazienti
sintomi da astinenza; sebbene tali sintomi si possano verificare
all'interruzione della terapia, i dati preclinici e clinici a
disposizione non evidenziano che gli SSRI causino dipendenza.
I sintomi da astinenza non sono stati sistematicamente valutati con
escitalopram. Reazioni da astinenza si sono osservate con
citalopram nella forma racema; capogiro, cefalea e nausea. La
maggior parte di essi sono di media entita' e autolimitanti.
Le seguenti reazioni avverse sono avvenute piu' frequentemente con
escitalopram che con placebo, in studi controllati in doppio cieco
con placebo. Le frequenze elencate non sono corrette per il
placebo.
Disturbi Metabolici/Nutrizionali Comuni (>1/100, <1/10)
diminuzione dell' appetito
Disturbi psichiatrici Comuni (>1/100, <1/10)
diminuzione della libido,
anorgasmia (femmine)
Disturbi del SNC Comuni (>1/100, <1/10)
insonnia, sonnolenza,
capogiro
Non comuni (>1/1000, <1/100)
disturbi del sonno, disturbi
del gusto
Disturbi app. respiratorio, Comuni (>1/100, <1/10)
toracico e mediastico Sinusiti, sbadigli
Disturbi gastrointestinali Molto comuni (>1/10)
nausea
Comuni (>1/100, <1/10)
diarrea, stipsi
Disturbi cutanei e tessuto Comuni (>1/100, <1/10)
sottocutaneo aumento della sudorazione
Disturbi sistema riproduttivo Comuni (>1/100, <1/10)
e della mammella disturbi di ejaculazione,
impotenza
Generali Comuni (>1/100, <1/10)
affaticamento, piressia.
Le seguenti reazioni avverse riguardano l'intera classe terapeutica
degli SSRI.
Disturbi Cardiovascolari - Ipotensione posturale
Disturbi del metabolismo e nutrizionali - Iponatriemia,
inappropriata secrezione di ADH.
Disturbi agli occhi - Visione anormale
Disturbi gastrointestinali - Nausea, vomito, secchezza delle fauci,
diarrea, anoressia.
Disturbi generali - Insonnia, capogiro, affaticamento, sonnolenza,
reazioni anafilattiche.
Disturbi epato-biliari - test di funzionalita' epatica anormali
Disturbi muscoloscheletrici - Artralgia, mialgia.
Disturbi neurologici - Convulsioni, tremori, disturbi del
movimento, sindrome serotoninergica.
Disturbi psichiatrici - Allucinazioni, mania, confusione,
agitazione, ansia, depersonalizzazione, attacchi di panico,
irritabilita'.
Disturbi renali e urinari - Ritenzione urinaria.
Disturbi riproduttivi - Galattorrea, disfunzioni sessuali che
includono disturbi dell'ejaculazione, impotenza, anorgasmia.
Disturbi Cutanei - Rash, ecchimosi, prurito, angioedema,
sudorazione.