Mi sono resa conto, nonostante un' inevitabile simpatia per il progresso tecnologico, di essere arrivata ad una repulsione per esso. Il progresso è stato frenato dai social. Vengo bombardata quotidianamente da una molteplice quantità di informazioni, spesso filtrate dalle mie buone doti nel gestire contatti, pagine, gruppi. Nel web, anche le informazione buone diventano innumerevoli ed è difficile farne a meno. Con il progressivo aumento delle piattaforme, del mio farne uso e della quantità delle persone che ne fanno parte, il mio sguardo sul mondo è cambiato. Penso a quello sguardo triste che posso vedere in un parente a cena, che invece di concentrarsi su una conversazione è preso dal web; mi rammarico, perché la distrazione tra le persone è diventata una costante, la conversazione solo un diversivo alternato dallo scorrere delle notizie. Quando non si conosceva il significato di una parola, o non si aveva un'idea stabile su qualcosa o quando la verità su "quella cosa lì" era incerta, tutti potevano attivamente incrementare la propria realtà senza ricercare una risposta già data. Molteplici sono gli esempi. Probabilmente il web non suscita più in me interesse.
Qui un articolo di Ludovica, una ragazza del Superuovo, un luogo dove si parla di attualità e si cerca di migliorare il presente:
http://www.ilsuperuovo.org/abbuffarsi-d ... urobesita/