AlanGod1 ha scritto:Ciao!
Sì mi piacciono da matti, ho provato a studiare da sola anche lingue come russo, macedone e svedese ma è stato un fiasco ahaha
Anche io studio il francese da 8 anni, penso sia la lingua più armoniosa che possa esistere, cosa ne pensi tu?
Invece com'è il cinese? Sono facili da ricordare tutti quei ideogrammi? :O
In effetti credo di essermi sbagliata ad esprimermi prima, magari devo solo trovare il coraggio di dirlo, non ora, anche fra 10 anni, chi lo sa. Però non vorrei dare questo dispiacere a mia madre, ne ha già passate tante anche lei, sarebbe solo l'ennesima delusione.
Tu pensi? Io spero solo che questo lo capisca, anche se non me lo dirà mai voglio solo che lo capisca...![]()
Piacere mio
Russo, macedone, svedese... dev'essere stata una bella prova! Per il momento ho lasciato perdere il francese, da quando mi sono iscritto all'università ho avuto modo di continuare a studiare solo l'inglese e il cinese appunto. Comunque sia, non ho intenzione di accantonare il francese, quando sarà opportuno lo riprenderò, magari darò anche qualche esame del DELF

Il cinese è una lingua molto diversa dalle lingue indoeuropee: ci sono vocali e consonanti che non ci sono in italiano, non esiste l'accento mentre ogni sillaba può essere pronunciata con 4 toni diversi, e siccome in base al tono cambia anche il significato della sillaba o della parola, devi stare sempre molto attento con la pronuncia. La grammatica poi è completamente diversa dall'italiano...e i caratteri sono tantissimi! Appena te ne impari uno te ne dimentichi un altro

Comunque sia, non è poi così difficile come sembra. Per come la penso io, per diventare bravo in qualcosa devi esercitarti costantemente ogni giorno: per imparare a suonare la chitarra devi suonare un po' tutti i giorni, e per le lingue è la stessa cosa

Cambiando discorso, per prima cosa, come ti dicevo, ridimensiona un po' quello che tu credi di essere. Non sei sporca, non ti sei macchiata niente, sei una ragazza e in quanto tale hai il diritto di essere felice. Non hai perso la dignità per quello che è successo. Sei purissima. E' questo è fondamentale che tu lo tenga sempre a mente.
Seconda cosa, non devi per forza andare da tua madre (o da chiunque tu voglia) stasera e andare a raccontare tutto. Hai tempo per pensare e agire nel modo che più ritieni appropriato. Certo, tua madre sarebbe molto dispiaciuta se sapesse cosa è successo. Ma ciò non implica che tu non abbia il diritto di raccontare come sono andate realmente le cose...magari scopriresti che tua madre invece ci tiene a sapere queste cose. Ma come ti stavo dicendo, vedi tu cosa fare, e non pensare che devi per forza spegnere adesso il pc e andare a raccontare subito la storia. Per come la penso io, pensaci un po' su e prenditi il tempo che ti serve.
E' vero, a volte ci si sente incompresi. Quando avevo 16 anni non mi fidavo praticamente di nessuno. Ero un ragazzo socievole, affabile, quello lo sono sempre stato. Però non andavo mai a dire in giro i miei problemi e mi sono sempre trovato a risolverli da solo. Col passare del tempo però mi sono reso conto che in realtà non ero solo come pensavo, semplicemente avevo l'abitudine di agire e pensare da solo, ma la gente disposta ad aiutarmi c'era, ero io che la stavo escludendo. Non dico che tutte le persone meritano fiducia, nella mia vita ho incontrato gente che non meritava affatto la mia fiducia, così come conosco anche gente di cui tuttora non mi fido per niente. Ma ciò non vuol dire che non ci siano altre persone disposte ad aiutarci quando ne abbiamo bisogno. L'importante comunque, anche quando si chiede aiuto agli altri, è avere comunque stima e fiducia in sé stessi. Se deciderai mai di affrontare la questione parlandone con qualcuno, che può essere tua madre o chiunque tu pensi possa aiutarti, la tua dignità e il tuo orgoglio non verranno calpestati
