salve
Sono oramai anni che mi sento così.. così sola e stressata, mi arrabbio così velocemente anche se una cosa è stata detta involontariamente o scherzando. Non riesco più a prendere nulla per gioco, sono esattamente 4 anni che non esco più con nessuno e non parlo delle relazioni intime.. perché quelle non le ho mai avute ma alcune volte la mente mi prosciuga tutto e mi riamane soltanto la malinconia. Ho molta difficoltà ad accettarmi e ad accettare il mio pessimo anzi pessimissimo carattere, io lo so, lo so che non è proprio il massimo ma io mi auto convinco che sono perfetta, se un ragazzo non mi guarda è perché sono superiore a lui. Quando parte un dibattito io devo sempre aver ragione perché io ho sempre ragione, dico così perché so che è l’unica cosa io possa fare a me stessa e mento, sì mento anche se non vorrei pure adesso.. adesso però non sto mentendo perché voi non mi conoscete, no non mi conoscete.. ho vissuto e vivo tutt’ora incubi, incubi brutti ed è la mia vita.
Prima di isolarmi così io ero innamorata, era la mia prima cotta e io ho aspettato, aspettato e aspettato perché non sapevo, no non sapevo che cosa fosse quel battito accelerato. Sono passati 2 anni e avevo capito che sì ci sono caduta pure io e così alla fine dell’anno scolastico ho fatto una cosa e la risposta mi ha rilassato. Lui non ricambiava, strano vero? ho pianto perché non capivo, mi guardava come io guardavo lui durante le ore di lezione, si preoccupava per me e per la mia salute, mi ha stretto le mie mani piccole, arrossiva mentre lo beccavo che mi fissava, il cuore che batteva ogni qual volta che ci scontravamo. Ma forse non era davvero quel sentimento giusto? non è per questo che adesso sono diventata così, non è colpa sua è normale, vero? In quello stessi periodo ho iniziato l’autolesionismo, (prima di dichiararmi però) perché vi starete chiedendo. Amavo farmi del male, ero così abituata alla delusione, di apparire sempre così sporca davanti a tutti, così ribelle pur essendo debole, nonostante tutto volevo sentire il potete, migliore di tutti ed ero sadica, eccome se lo ero amavo sentirmi piangere, amavo il sangue ma le lacrime mi hanno sempre dato la forza di rialzarmi e di rifare rifare e rifare lo stesso errore finché un giorno i miei lo scoprirono. Non sapevano cosa stessi facendo, non mi hanno detto niente.
Oggi sono quello che sono: mentre cammino abbasso la testa perché non voglio vedere il mondo, sono stanca molto stanca, già il solo andare al liceo per me richiede una forza disumana, mi alzo sempre presto e parto verso le 6 anche se la scuola non è per niente lontana, ma preferisco andarci camminando con la notte e il buio perché sono loro che continuano ad accompagnarmi in camera, non sopporto proprio la luce.. fa mostrare il mio viso stanco e debole e io odio farmi vedere così vulnerabile.
Amo la mia ombra, solo la mia, mi fa illudere che io sia più grande come se potessi controllare tutto quello che voglio e tutto quello che vorrei. Non parlo mai e non perché non voglio avere a che fare con la gente (anche..) però non capisco, no non capisco proprio perché sforzarsi così tanto ad iniziare una conversazione, non è stancante? Parlare non vi sembra stancante? È per questo che ho sempre preferito scrivere.