Borderline, lavoro, amore, voi che fareste? Help

L'assieme dei miei dubbi del momento, avete consigli?

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Borderline, lavoro, amore, voi che fareste? Help

Messaggioda Anuar » 16/04/2018, 9:55



Perdonate lo sfogo, spero di avere qualche parere diverso dal mio, mi farebbe piacere avere delle risposte esterne e meno personali delle mie, credo di essere troppo coinvolto per essere obbiettivo.

Non credevo dopo otto mesi di ricevere una risposta dal CSM, tuttavia mi sbagliavo.
Mi ero recato li per avere risposte, a domande che ho sempre avuto.
La risposta è arrivata pare.
Secondo le analisi e i colloqui ho un disturbo di personalita, presento tratti borderline in prevalenza. Ma anche leggeri tratti di personalità schizoide ed evitante.
E un accenno di disturbo da stress post traumatico.

Onestamente non credevo di ricevere una risposta così. Beh certo immaginavo di avere un disturbo della personalità, e immaginavo fosse borderline, ma averne conferma da una psicologa mi ha spiazzato, mi ha molto scosso in quel momento ho avuto panico, e anche se son passati 10 giorni sono comunque colmo di domande e paure ed incertezze.

Non posso non domandarmi se la mia vita cambierà ed in che modo, mi è stato chiesto se voglio seguire una terapia, non sono così grave da esserne obbligato.
Ma senza un lavoro faticherò a pagare le sedute a lungo termine, certo sono a conoscenza del fatto che probabilmente rientro in una categoria che ha l'esenzione dal ticket.

Ma non posso non domandarmi, come fa uno come me, senza esperienza in niente, che esce da 10 anni di ritiro autoinflitto a trovare un lavoro.
Nel lavoro che ho da poco lasciato andavo malissimo, io non sapevo fare nulla e nessuno voleva insegnarmi a fare le cose nonostante fossi apprendista, in più spesso lo stress causato dal mobbing e dale continue prese i giro mi provocava forti crisi dissociative in cui mi separavo dalla realtà e vedevo cose inesistenti.

Se un lavoro per me non esistesse?
Se i miei problemi di personalità e il mio non saper fare nessun lavoro mi condanneranno a non lavorare mai?
L'indipendenza è sempre stato un mio obbiettivo e ora che ho 27 anni lo desiderio sempre di più.

In più con l'arrivo della bella stagione arriva anche il desiderio di trovare una ragazza, non per il sesso, per me rimane sempre al secondo piano, e posso metterci anche mesi con una persona prima di concedrrmi, sento tuttavia il bisogno di condividere la mia vita con qualcuno che amo, muovermi verso il prossimo passo della mia vita, ormai è passato un anno da quando la mia ex mi ha mollato e ora che è dimenticata, vorrei tanto andare avanti, non voglio stagnare in questo limbo per sempre.

I miei amici insistono sul farmi iscrivere a badoo, ma io continuo a procrastinare, come posso interessare ad una ragazza se non ho un lavoro una certezza economica, patente e macchina, non sarei mai interessante abbastanza, alla mia età le ragazze iniziano a vedere anche che lavoro fai per capire se e possibile costruire un futuro insieme e io ho davvero poco da offrire se non la mia arte e la mia passione per la scrittura, che ahimè contano ben poco.

In più ci sono tre domande che una ragazza può fare e che mi spaventano:
- Chi sei? Non so chi sono onestamente non credo che un termine o una parola possa definirmi.
- Che fai nella vita? Niente
- Da dove vieni/Di dove sei? Non lo so, non ho mai fatto parte di una regione ho viaggiato troppo durante l'infanzia temo, e rispondere con la mia città di origine avrebbe poco senso dato che non ricordo nulla di essa e non ho nessun legame con essa a livello familiare o in altro modo.

Mah scusate lo sfogo, se avete consigli sparate pure.
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Messaggioda Ensō » 16/04/2018, 10:23



Ciao Anuar,
ho postato anch'io qualcosa.
viewtopic.php?f=31&t=18748&hilit=disturbo+schizoide
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Messaggioda Anuar » 16/04/2018, 10:55



Ensō ha scritto:Ciao Anuar,
ho postato anch'io qualcosa.
viewtopic.php?f=31&t=18748&hilit=disturbo+schizoide


Ciao, l'ho letto grazie, secondo la psicologa io rientro nel tratto schizoide solo per quanto riguarda la mia tendenza ad allontanarmi dalle persone e nel percepire come una minaccia anche se poi mi rendo conto che è solo un'impressione ed è grazie a questa capacità di capirlo che ha detto che è lieve.
Però non credo che si sbagli, fin da quando ero all'asilo ho ricordi di me che allontanò le persone.
Col tempo ho imparato ha seppellire il problema ed a farmi degli amici.

Ad ogni modo pur avendo sorpassato l'istinto ad isolarmi ed evitare il prossimo, ho bisogno di molto molto tempo di solitudine per ricalibrare le mie sinapsi, per così dire.
Tempo che uso per coltivare i miei hobby, da solo.

Edit: non nego però che io termine "schizoide" mi spaventa un sacco, mi fa sentire uno psicopatico maniaco assassino :imbarazzo: :nonono: :dunno: , e pensare che non ho mai fatto male ad una mosca.
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Messaggioda MyMindIsInsane » 16/04/2018, 11:17



Oddio, solamente leggendo, mi hai colpita.

Sinceramente io la penso così:
trovare un lavoro è sempre più difficile, soprattutto se non hai esperienza e ancora di più un lavoro che ti piaccia. Detto francamente, devi avere c*lo, continuare a cercare, senza arrenderti (così ho fatto io) e ancora di più fortuna a trovare un buon datore e/o dipendenti che ci tengano e che ti insegnino.
Mi preoccupa più il fatto che ai lavoratori non interessi affatto la loro mansione. Per esempio: dottori ai quali non interessi il benessere del paziente, allevatori a cui non piacciono gli animali, insegnanti che non si interessino a spiegare un argomento, ecc...

Mi sono riscontrata in te per il carattere. Anch'io tendo a sminuirmi, pensando di non interessare a nessuno, visto che per me non conto nulla.
Ogni volta che sto con qualcuno, mi dico sempre che non ho nulla di interessante da dire, che sto bene così come sono, cosa potrei mai avere di così interesante, visto che non sono niente?

Lascia perdere quelle persone, non solo le ragazze, che ti ritengono interessante solo se hai un buon lavoro, se hai una bella macchina, se vivi da solo, ecc.. sono solo superficiali, infatti per rispondere a quelle domande basta solo una risposta. Mentre per sapere chi veramente tu sei, non basta una vita. Non basta sapere che cosa fai o cos'hai, per sapere cosa ne pensi, bisognerebbe scavare a fondo, in una profondità senza fine.
So benissimo che molte ragazze non la pensano così, ma per me conta più sapere quello che pensi, quello che vuoi, che cosa ti fà stare bene e che cosa ti fà stare male.

Un consiglio: và avanti per la tua strada, fai le tue scelte, che tanto per qualsiasi cosa tu faccia, c'è sempre qualcuno contro e ad altri che ti vengono incontro.

Detto questo, volevo dirti, che per me sei un tipo interessante, anche a me piace l'arte, purtroppo sono una merda a scrivere, anche se mi piacerebbe imparare e ad esprimere meglio. Scrivimi, se ti và.
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Messaggioda Anuar » 16/04/2018, 11:44



MyMindIsInsane ha scritto:Oddio, solamente leggendo, mi hai colpita.

Sinceramente io la penso così:
trovare un lavoro è sempre più difficile, soprattutto se non hai esperienza e ancora di più un lavoro che ti piaccia. Detto francamente, devi avere c*lo, continuare a cercare, senza arrenderti (così ho fatto io) e ancora di più fortuna a trovare un buon datore e/o dipendenti che ci tengano e che ti insegnino.
Mi preoccupa più il fatto che ai lavoratori non interessi affatto la loro mansione. Per esempio: dottori ai quali non interessi il benessere del paziente, allevatori a cui non piacciono gli animali, insegnanti che non si interessino a spiegare un argomento, ecc...

Mi sono riscontrata in te per il carattere. Anch'io tendo a sminuirmi, pensando di non interessare a nessuno, visto che per me non conto nulla.
Ogni volta che sto con qualcuno, mi dico sempre che non ho nulla di interessante da dire, che sto bene così come sono, cosa potrei mai avere di così interesante, visto che non sono niente?

Lascia perdere quelle persone, non solo le ragazze, che ti ritengono interessante solo se hai un buon lavoro, se hai una bella macchina, se vivi da solo, ecc.. sono solo superficiali, infatti per rispondere a quelle domande basta solo una risposta. Mentre per sapere chi veramente tu sei, non basta una vita. Non basta sapere che cosa fai o cos'hai, per sapere cosa ne pensi, bisognerebbe scavare a fondo, in una profondità senza fine.
So benissimo che molte ragazze non la pensano così, ma per me conta più sapere quello che pensi, quello che vuoi, che cosa ti fà stare bene e che cosa ti fà stare male.

Un consiglio: và avanti per la tua strada, fai le tue scelte, che tanto per qualsiasi cosa tu faccia, c'è sempre qualcuno contro e ad altri che ti vengono incontro.

Detto questo, volevo dirti, che per me sei un tipo interessante, anche a me piace l'arte, purtroppo sono una merda a scrivere, anche se mi piacerebbe imparare e ad esprimere meglio. Scrivimi, se ti và.


Hai ragione, dovrei preoccuparmi meno di ciò che pensano certe persone ed allontanarle appena si rivelano.
Cercherò di seguire io tuo consiglio anche se è più dura di quanto possa sembrare pronunciandolo.
Per il lavoro hai ragione, ormai nessuno fa più il lavoro che vorrebbe e tutti vivono al solo scopo di arrivare nel letto la sera per poter dormire ancora una volta.
Purtroppo sopravvivere lentamente sta diventando più importante di vivere.
Anche io pensa sarei disposto a fare un lavoro che non mi piace se mi pagassero ed insegnassero.

Purtroppo è un pegno da pagare per passare al prossimo step di vita e non restare incastrati nel passato.
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Messaggioda Rosablanca » 18/04/2018, 16:57



Penso che i tuoi buoni propositi faranno la differenza, mi sembri molto saggio e determinato, riconoscere le tue difficoltà serve per migliorarti, però cerca di non farti influenzare da queste diagnosi, sembra ti abbiano attaccato un'etichetta. Fai il tuo percorso di terapia e insisti per il lavoro finché non trovi una soluzione. C'è gente con meno problemi ma con moooolta meno voglia di lavorare e di imparare di te, ce la farai perché hai il desiderio di migliorarti. Non rimugginare troppo sulle difficoltà, ne incontra anche un cieco, uno straniero, un disabile, una donna con figli e anche senza. Le affronterai via via fino ad una soluzione, hai le stesse capacità che avevi prima di sapere la diagnosi
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Messaggioda Unknown » 18/04/2018, 17:57



Nell'era in cui viviamo, dove lavorare sembra quasi un privilegio, non è poi cosi' scandaloso essere disoccupati.
Non è certamente un vanto ma nemmeno una cosa di cui vergognarsi.. Ovviamente bisogna cercare sempre di darsi da fare, ma questo è un altro discorso..
Non vergognarti quindi di dire che al momento non lavori..
27 anni non sono tanti, qualcosa ancora si riesce a rimediare anche senza esperienza.. Sull'esperienza poi avrei parecchio da dire..
Te la richiedono tutti, poi vai a vedere e nessuno sa fare un caxxo.. Lasciamo perdere va..
Mi rendo conto che per certe persone può essere più insidioso di altre integrarsi in un contesto lavorativo, ma non devi convincerti che un lavoro per te non esista, perchè non è affatto cosi'!.
Non è mica detto che in qualunque posto andrai nessuno vorrà mai insegnarti le cose, gli s.t.r.o.n.z.i. ci sono ovunque, prendine atto, ma a volte in mezzo a questi uno buono lo trovi anche disposto ad aiutarti..
Capisco anche l'effetto della primavera e il riaffiorare di vecchie passioni.. Vengono in testa anche a me delle volte.
Ma al momento la tua priorità è il lavoro secondo me . E' su questo che devi impiegare le tue energie, la ragazza arriverà quando sarà il momento..
Se arrivasse adesso sarebbe un problema..

Tanti auguri!
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Messaggioda Einstein » 18/04/2018, 18:06



Le definizioni degli psicologi riguardo la personalità sono molto stupide secondo me.
Tu sarai sicuramente normale con qualche caratteristica particolare, ma mica siamo tutti uguali eh?
Il consiglio mio è fregartene altamente di questa mezza specie di diagnosi che ti hanno appioppato.
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Messaggioda Mustafà » 18/04/2018, 20:38



Ciao, da quello che scrivi di solito mi sembri molto più schizoide che borderline. Proprio oggi ho iniziato la lettura de "Lo spazio privato del sè" di
M. Masud R. Khan.
Nel primo breve capitolo viene data una descrizione del disturbo schizoide come mai l'avevo letta prima, descrizione che fa capire come in questo disturbo si celino un sacco di altri sintomi e che non è semplicemente la condizione di chi allontana qualcuno. Io nelle descrizioni del disturbo schizoide non mi ero mai riconosciuto, ma mi rendo conto ora che un sacco di miei sintomi vi rientrano, fino alla depersonalizzazione e alla dissociazione emotiva. Se sei tipo che legge prova a prendertelo e vedi se ti dice qualcosa.
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Messaggioda Anuar » 18/04/2018, 20:48



Rosablanca ha scritto:Penso che i tuoi buoni propositi faranno la differenza, mi sembri molto saggio e determinato, riconoscere le tue difficoltà serve per migliorarti, però cerca di non farti influenzare da queste diagnosi, sembra ti abbiano attaccato un'etichetta. Fai il tuo percorso di terapia e insisti per il lavoro finché non trovi una soluzione. C'è gente con meno problemi ma con moooolta meno voglia di lavorare e di imparare di te, ce la farai perché hai il desiderio di migliorarti. Non rimugginare troppo sulle difficoltà, ne incontra anche un cieco, uno straniero, un disabile, una donna con figli e anche senza. Le affronterai via via fino ad una soluzione, hai le stesse capacità che avevi prima di sapere la diagnosi

Spesso è così difficile, tanto da perdere del tutto le speranze.
Se almeno non fossi sentimentalmente solo, non dovrei combattere anche con la solitudine.
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