Premessa: questo doveva essere il mio primo messaggio qui e dovrebbe completare il quadro, l'ho scritto naturalmente in fase down, ma le cose non sono molto diverse, mi sono solo "distratto" un po' e prevedo un ritorno alla normalità entro fine giugno.
E' questa la domanda che mi frulla in testa da qualche tempo forse qualche mese. Ho 37 anni e cosa ho? cosa sono? una crisi di mezza età precoce? no, non credo perché non ho nulla e non sono nulla. Non ho amici, forse giusto un paio, mai avuto una ragazza e fino a qualche tempo fa mi ero rassegnato a non riuscire a cambiare le cose, avevo accettato il mio destino fatto di routine e solitudine, avevo accettato il mio futuro come "badante" dei miei genitori(ai quali voglio molto bene) dato che vivo ancora con loro. Tutti i giorni indosso una maschera quando sono a lavoro e sembro una persona quasi normale, ma in casa è difficile.
Qualcuno si è accorto della mia situazione, forse abbastanza palese, e mi ha convito a parlare con un uno psicologo che ho frequentato per qualche mese. Un incidente mi ha costretto a sospendere le sedute e non ce l'ho fatta a tornare, onestamente le vedevo come una perdita di tempo ma forse non è stato proprio così perché qualcosa forse si è mosso ed è stato l'inizio della fine, una nuova fine. Avevo ricominciato a sperare, a credere di poter cambiare la mia vita, ad illudermi che potessi perfino trovare una persona che provasse qualcosa per me, cosa di cui comincio a sentire terribilmente la mancanza, mi sono perfino iscritto a diverse app per conoscere e incontrare qualcuno ma l'indifferenza da cui sono stato travolto è stata schiacciante. Sapevo che poteva succedere ma non immaginavo che potesse essere così pesante.
Non sono stato considerato degno di una parola da nessuna o quasi su decine e decine di tentativi di rompere il ghiaccio e credetemi ne ho provati diversi e non è stato facile.
In questo momento sono combattuto, da una parte vorrei continuare a provare fino a trovare qualcuno con cui iniziare finalmente a vivere e a provare qualcosa. Dall'altra vorrei chiudere con tutto, smettere di sperare, smettere di provare questo vuoto dentro, questa voglia di vivere che ancora si fa sotto e tornare ad aspettare l'inevitabile che, con un po' di fortuna, arriverà prima che diventi un peso per qualcuno che non lo merita.
Ci ho messo anni per smettere di soffrire così, adesso devo ricominciare tutto da capo.