Salve,
da un po' di tempo la mia vita lavorativa è diventata insopportabile.
E' stata inserita con me in stanza di ufficio una collega che dovrebbe aiutarmi nel mio lavoro che si caratterizza per essere piuttosto pressante e pieno di incombenze.
La stessa è stata accettata con ogni gentilezza e attenzione. Ero felice di avere finalmente un prezioso aiuto.
Trascorse un po' di giorni la convivenza, nonostante il mio buon impegno, è diventata impossibile. La signora in questione mostra atteggiamenti bipolari e paranoici diventando anche maleducata, sgradevole e cattiva. Inserisce la sua paranoia in ogni virgola. Percepisce in malo modo anche atteggiamenti gentili e di aiuto.
Questo comportamento impossibile mi è stato confermato dai suoi ex colleghi e i suoi problemi sono noti e diagnosticati.
In pratica è stata inserita nel mio ufficio in quanto notoriamente sono una persona calma e volenterosa ma, nonostante la mie buone intenzioni sono capitolato.
Non riesco ad andare avanti nel mo difficilissimo lavoro. Le ore di convivenza in ufficio sono un incubo. Il lavoro è diventato ancora più duro in quanto gran parte delle energie si consumano per gestire quelle personalità diciamo così "difficile". Mi sto avvilendo e deprimendo anche nella mia vita privata con problemi nel sonno, stati di ansia e mancanza di appetito.
Vorrei allontanarla dalla mia stanza. Non vorrei fare mobbing ma la situazione è impossibile.
Mi confermate che in situazione di palese disturbo mentale la convivenza è difficile, stancante e forse senza soluzioni?
Cosa ne pensate?