Il mio più grande dilemma

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Il mio più grande dilemma

Messaggioda Chiamami come ti pare » 06/08/2018, 7:37



Ciao, sono Valeria, sul forum Chiamami come ti pare, per gli amici Renato e il mio soprannome è Scupinzart.
Ho 17 anni e frequento il liceo Scientifico. L'indirizzo scelto è assai importante per quello che avrò da dire, ma andiamo per gradi.

Oggi voglio fare con voi un discorso serio e preciso, un discorso che mi ha sempre accompagnato sin da piccina. L'eternità
Fa paura sentirla nominare, ma non è la paura di morire. Non voglio parlare nè di questo, ma neanche dell'immortalità e del bisogno di fama.

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Soffro di Agorafobia, del tipo che mi parte l'ansia se guardo le immagini di google Earth. Sapete no? Quando ti spunta il pianeta terra con lo sfondo delle stelle, oppure quando digiti un nome di una città e si sposta poi ingrandendo la Terra.
Ecco, io ho paura del cielo, ho paura dell'eco, ho l'ansia per tutte queste cose immense. Figuriamoci che da piccola avevo il mal di pancia appena andavo al mare. Vedere una distesa d'acqua GIGANTE, per me era il panico. E lo è anche adesso in un certo senso.
La consapevolezza di essere un puntino, essere il nulla al confronto di una cosa così grande quale è l'universo.
E io questo lo avevo sin da piccina, e lo dimostravo con questa mia fobia. Questa ansia che si presenta negli spazi ampi.

Quindi già di mio sono una 'presa a male'. Già potete intuire come andrà a finire questo post.

Ad ogni modo, io ho questa consapevolezza di essere il nulla più totale dal punto di vista dello spazio e del tempo. In teoria il problema dell'esistenza umana e della sua sopravvivenza non dovrebbe tangermi più di tanto.
Sbagliato.
Inutile dire che non sono poche le pippe mentali che faccio, riguardo a quale sarà il futuro della razza umana, se la situazione migliorerà mai e se saremo mai veramente felici.
Perchè già viviamo in un periodo di crisi della storia, ma questa ci insegna che tutto muore per poi rifiorire.
E se invece fosse la vera fine?

E qui ci allacciamo al discorso del perchè vado allo scientifico.
Volevo imparare la fisica, volevo iscrivermi all'università nella facoltà di astrofisica. Ma capite bene che non è roba mia. Sono stupida e non le capisco certe cose.
Perchè proprio lì?
Volevo comprendere l'universo, capire chi siamo e da dove veniamo. Volevo capire grazie alla fisica, quale sarebbe stato il futuro della razza umana. Così dalla curiosità di una piccina, sono poi arrivata a scoprire il funzionamento delle stelle e che il sole avrebbe bruciato la Terra.
Lasciamo stare la mia adorazione riguardo la Terra e la Luna che verrà bruciata insieme alla Terra quando finalmente sarà libera dal campo gravitazionale, lasciamo sta ...
Ma questo mi ha fatto pensare "Allora la razza umana prima o poi avrà una fine"
E sti ca**i voi direte, cosa che pure io dovrei fare! Dato che p*rca miseria io sono il NULLA in confronto allo spazio e al tempo. Ma no! Noi dobbiamo farci le pippe mentali e farci domande esistenziali.

La soluzione sarebbe colonizzare altri pianeti, ma per farlo dovremmo cominciare adesso a fare le ricerche e cominciare a pensare per i poveri stronzi che verranno.
Per questo volevo fare fisica ed astrofisica, per aiutare chi verrà dopo, dopo, dopo di me.
Ed è per questo che non voglio figli, lo so sono la gioia di vita, ma come faccio a fare un figlio sapendo che forse i miei eredi soffriranno perchè l'umanità è stupida?

Semplicemente volevo dirvi questo, che io sto male per una cosa che a me fisicamente non tangerà, perchè tanto sarò morta! E che mi preoccupo a fare?
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È chiaro? Io sono cazzaro alla radice


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Re: Il mio più grande dilemma

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 06/08/2018, 8:52



Sei una piccoletta affascinante, tu.

Mi fa tenerezza quel tuo senso di oppressione percepito verso l'universo.
È coraggioso da parte tua però volerlo studiare, volerne sapere il più possibile, nonostante ti metta tanto a disagio.

Conosci il progetto Mars One?
Se tutto va bene, da qui a un centinaio di anni avremo già colonizzato il primo pianeta.
Il tutto molto prima che il Sole sia diventato una gigante rossa.
Per la cronaca, è stimato che succeda tra circa cinque miliardi di anni e, per mettere le cose in prospettiva, in un milione e mezzo di anni l'umanità è passata dallo scoprire il fuoco a raggiungere la Luna. Direi che abbiamo ancora margine di miglioramento, no?

Per quanto riguarda il non voler fare figli perché non ci piace la società attuale, è un pensiero in cui casco anch'io, a volte.
Se ci pensi, però, così facendo alimenteremmo solo questo "male" (parola grossa, ma spero di aver reso l'idea).
La società è composta dai singoli individui e noi, nel nostro piccolo, abbiamo la possibilità (e responsabilità?) di rendere il mondo un posto migliore mettendo al mondo ed educando una prole che non vada a fare i prediciottesimi.
Pensaci.

Ad ogni modo, benvenuta.
Ti chiamerò Sofia.
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Messaggioda Chiamami come ti pare » 06/08/2018, 10:55



Gli scienziati adocchiano da un po' Urano.
Ad ogni modo volevo dirti prima di tutto grazie ^^ Anche se devo capì perchè proprio Sofia come nome.
Dicevo ... Nulla, mi chiedevo se valeva la pena tentare di rincorrere i miei sogni, e di voler scoprire l'universo. In fondo si ha paura solo di quello che non si conosce.
Per i bimbi, non saprei, non voglio fargli ereditare questa fobia che ci portiamo dietro tutta la famiglia.
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Messaggioda 7smiliardi » 06/08/2018, 13:05



Se prendi tutti questi dubbi, tutte queste domande e tutte queste paure e le usi per focalizzarti e crearti un percorso universitario dove, col massimo impegno, potresti dare qualche risposta in più all'umanità, non può che essere una cosa positiva per te e per l'umanità stessa.
Sfrutta più che puoi questo potenziale, perché quello di farsi sempre e costantemente domande su domande è un pregio dal valore immenso ed è ciò che ha permesso all'umanità di arrivare dove siamo ora. Se non ci fossero più domande saremmo tutti lobotomizzati a guardare Temptation Island e le cazzate su Facebook.
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Messaggioda Nothingface » 06/08/2018, 13:14



Ho notato che tutto il tuo messaggio è come se fosse pervaso da un senso di colpa, magari non del tutto consapevole, che ti porta a sminuire queste questioni ("pippe mentali") che tu ti poni. Non dovresti farlo: sono dei problemi importanti che prima o poi tutti dovrebbero iniziare a porsi. Il fatto che per i più non si tratti di cose importanti non vuol affatto dire che non lo siano. Purtroppo viviamo in una società che ha una mentalità che si pone come obiettivo il benessere personale ad ogni costo, senza mai pensare alle conseguenze. Le persone in genere non sono in grado di guardare oltre il proprio giardino e non riescono a concepire che qualcuno possa fare altrimenti. Hai dei pensieri e dei propositi interessanti, soprattutto considerando la tua età, quindi non sminuirti.

Chiamami come ti pare ha scritto:E qui ci allacciamo al discorso del perchè vado allo scientifico.
Volevo imparare la fisica, volevo iscrivermi all'università nella facoltà di astrofisica. Ma capite bene che non è roba mia. Sono stupida e non le capisco certe cose.


Basandomi sulla mia esperienza personale, sono giunto alla conclusione che una quantità non indifferente di insegnanti è caratterizzata dalla completa incapacità di insegnare e, quando invece gli insegnanti sono discreti o anche buoni, il tutto viene comunque affossato da una concezione ridicola della didattica. La scuola superiore in questo periodo è un disastro (forse lo è sempre stato, ma non lo so, perché non c'ero).
Questo per dire che non dovresti mortificarti dandoti della stupida in base a dei risultati scolastici.

Chiamami come ti pare ha scritto:La soluzione sarebbe colonizzare altri pianeti, ma per farlo dovremmo cominciare adesso a fare le ricerche e cominciare a pensare per i poveri stronzi che verranno.


Mi permetto una piccola osservazione su questo punto, che forse potresti trovare interessante (ma magari no). La questione non riguarda primariamente la migrazione della razza umana verso altri pianeti, ma è da risolversi invece prima qui, sul pianeta Terra. C'è bisogno di un cambio radicale di mentalità - e conseguentemente del modo di vivere - per riuscire a compiere azioni su scala globale senza rischiare di estinguerci per mano nostra. Limitarsi a colonizzare altri pianeti senza prima risolvere questo problema porterebbe al rischio non indifferente di reiterare errori che potrebbero esserci fatali.
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Messaggioda Cla » 06/08/2018, 13:48



Chiamami come ti pare ha scritto:Ciao, sono Valeria, sul forum Chiamami come ti pare, per gli amici Renato e il mio soprannome è Scupinzart.
Ho 17 anni e frequento il liceo Scientifico. L'indirizzo scelto è assai importante per quello che avrò da dire, ma andiamo per gradi.

Oggi voglio fare con voi un discorso serio e preciso, un discorso che mi ha sempre accompagnato sin da piccina. L'eternità
Fa paura sentirla nominare, ma non è la paura di morire. Non voglio parlare nè di questo, ma neanche dell'immortalità e del bisogno di fama.

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Soffro di Agorafobia, del tipo che mi parte l'ansia se guardo le immagini di google Earth. Sapete no? Quando ti spunta il pianeta terra con lo sfondo delle stelle, oppure quando digiti un nome di una città e si sposta poi ingrandendo la Terra.
Ecco, io ho paura del cielo, ho paura dell'eco, ho l'ansia per tutte queste cose immense. Figuriamoci che da piccola avevo il mal di pancia appena andavo al mare. Vedere una distesa d'acqua GIGANTE, per me era il panico. E lo è anche adesso in un certo senso.
La consapevolezza di essere un puntino, essere il nulla al confronto di una cosa così grande quale è l'universo.
E io questo lo avevo sin da piccina, e lo dimostravo con questa mia fobia. Questa ansia che si presenta negli spazi ampi.

Quindi già di mio sono una 'presa a male'. Già potete intuire come andrà a finire questo post.

Ad ogni modo, io ho questa consapevolezza di essere il nulla più totale dal punto di vista dello spazio e del tempo. In teoria il problema dell'esistenza umana e della sua sopravvivenza non dovrebbe tangermi più di tanto.
Sbagliato.
Inutile dire che non sono poche le pippe mentali che faccio, riguardo a quale sarà il futuro della razza umana, se la situazione migliorerà mai e se saremo mai veramente felici.
Perchè già viviamo in un periodo di crisi della storia, ma questa ci insegna che tutto muore per poi rifiorire.
E se invece fosse la vera fine?

E qui ci allacciamo al discorso del perchè vado allo scientifico.
Volevo imparare la fisica, volevo iscrivermi all'università nella facoltà di astrofisica. Ma capite bene che non è roba mia. Sono stupida e non le capisco certe cose.
Perchè proprio lì?
Volevo comprendere l'universo, capire chi siamo e da dove veniamo. Volevo capire grazie alla fisica, quale sarebbe stato il futuro della razza umana. Così dalla curiosità di una piccina, sono poi arrivata a scoprire il funzionamento delle stelle e che il sole avrebbe bruciato la Terra.
Lasciamo stare la mia adorazione riguardo la Terra e la Luna che verrà bruciata insieme alla Terra quando finalmente sarà libera dal campo gravitazionale, lasciamo sta ...
Ma questo mi ha fatto pensare "Allora la razza umana prima o poi avrà una fine"
E sti ca**i voi direte, cosa che pure io dovrei fare! Dato che p*rca miseria io sono il NULLA in confronto allo spazio e al tempo. Ma no! Noi dobbiamo farci le pippe mentali e farci domande esistenziali.

La soluzione sarebbe colonizzare altri pianeti, ma per farlo dovremmo cominciare adesso a fare le ricerche e cominciare a pensare per i poveri stronzi che verranno.
Per questo volevo fare fisica ed astrofisica, per aiutare chi verrà dopo, dopo, dopo di me.
Ed è per questo che non voglio figli, lo so sono la gioia di vita, ma come faccio a fare un figlio sapendo che forse i miei eredi soffriranno perchè l'umanità è stupida?

Semplicemente volevo dirvi questo, che io sto male per una cosa che a me fisicamente non tangerà, perchè tanto sarò morta! E che mi preoccupo a fare?


Ma sei sicura che hai 17 anni tu? comunque anche a me fa tenerezza il tuo post, anzi mi fai tenerezza tu. Sei bellissima come sei. Cerca di non farti troppo cambiare dalla vita, ti prego. E per quanto riguarda il destino del nostro Pianeta e dell'umanità, credo che servano persone intelligenti, sensibili ed empatiche per salvare entrambi e tu mi sembra abbia tutti questi requisiti. Non farti limitare dalle tue paure ed iscriviti ad astrofisica. Consiglio di una che potrebbe essere tua mamma. Un abbraccio.
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Messaggioda Ensō » 06/08/2018, 14:09



Ciao Valeria! :)

L'uomo si è da sempre posto questi problemi e questi dubbi, spinto dalla curiosità, nel tentativo di dare delle risposte. E' alla base del progresso scientifico concretizzare le scoperte e sfidare i propri limiti. Arricchirsi di sapere e conoscenze per poter spostare sempre più in là la bandierina della propria finitezza.
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Re: Il mio più grande dilemma

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 06/08/2018, 15:22



Chiamami come ti pare ha scritto:devo capì perchè proprio Sofia come nome.

Perché significa "conoscenza" e mi dai l'impressione di una persona affamata di sapienza.
E soprattutto perché mi piace. U.U


Chiamami come ti pare ha scritto:mi chiedevo se valeva la pena tentare di rincorrere i miei sogni

Ne vale sempre la pena. Se non lo feresti, vivresti nel rimpianto.

Chiamami come ti pare ha scritto:Per i bimbi, non saprei, non voglio fargli ereditare questa fobia che ci portiamo dietro tutta la famiglia.

Ah, lungi dal me volerti convincere ad avere figli, ma tieni presente che sei ancora molto giovane e hai tempo per fortificare il tuo spirito.
Personalmente, poi, penso che al mondo farebbero bene più persone curiose e sensibili come te.
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Messaggioda Chiamami come ti pare » 07/08/2018, 7:04



Senso di colpa dici ...
È possibile, vivo in un paese che stronca i sogni sul nascere. L'unica priorità è studiare per trovale un lavoro ben retribuito. Del tipo che si vantano le mamme dei figli dottori. E trovarsi qualcuno è mettere su famiglia.
Ok cose belle, e non dico che non fanno per me ... Solo che io mi vedo come una ricercatrice universitaria che si concede ai suoi hobby no?
Io mi riconosco dietro una cattedra universitaria a a spiegare quanto è bello l'universo e come funziona.
Riguardo all'essere sicura della mia età, yes sicura. Non so bene del perchè sia così precoce e sensibile. Mi sono sempre chiesta perchè non ero una delle tante ragazze a cui importava del ragazzo, dei trucchi le uscite al bar. Il peggior problema era un fidanzato geloso. Ma evito di sminuire questo argomento che capisco può contenere tematiche assai delicate. L'adolescenza è un periodo terrificante.
Ad ogni modi non mi sento la prescelta o chissà quale cavolata ... Solo che percepisco un bisogno che gli altri non hanno. Il voler sapere e il preoccuparsi per un futuro assai lontano.

Riguardo il cambiamento sul pianeta beh ...
Credo che la cosa migliore sia la migrazione e basta, le risorse si stanno esaurendo e c'è un problema di sovrapopolazione. Basti pensare all'esperimento dei topini. Dove c'erano un tot topi e un tot cibo. Inutile dire che si stavano scannando per sopravvire.
Quindi è normale in un certo senso quello che accade. Ovvero mercato spietato...
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