da Misantropa » 11/01/2019, 22:15
Il problema è proprio questo,non ho hobby, non ho sogni, non ho interesse per nulla. La mia vita è stata sempre e solo un disastro... Non sono arrivata neanche a diplomarmi. I miei "amici" e parenti sono tutti laureati e realizzati, io non riesco neanche a leggere un libro per intero,come se avessi il cervello spento e mi stanco molto facilmente.
A 13 anni ho iniziato a bere e più in là a usare droghe sempre più pesanti... Ormai il mio migliore amico era diventato l'alcool che poi con il tempo è diventato il mio peggior nemico. A 16 anni conosco il mio primo e ultimo amore , a 17 anni mi lascia e quella è stata la batosta più grande, che mi ha distrutto totale. Ho iniziato a prendere psicofarmaci, ho tentato il suicidio, ho sofferto di depressione bipolare,sono passata dalla fase down, buttata sempre a letto come un vegetale,senza mangiare, senza lavarmi, vomitavo anche l'acqua e sono arrivata a pesare 30 kg. Dopo aver visto i miei ormai distrutti, un giorno mi sono alzata e non ho più toccato letto. Non rientravo mai a casa, solo per fare la doccia. Non chiudevo occhio e a volte stremata, dopo giorni di non dormire, mi ritrovavo buttata su qualche marciapiede. La mia vita era lavoro, droga e alcol e associata con i psicofarmaci era un mix micidiale. Mi ritrovavo a letto con persone che non conoscevo senza ricordarmi nulla. Ero diventata un'altra persona, piangevo per quello che facevo, ci stavo d merda, ma l'indomani facevo d nuovo la stessa identica cosa,come se volevo autopunirmi. In seguito sono partita per la Spagna con tutta la mia famiglia, che la mantenevo io facendo la cameriera. Da lì non ho più toccato alcol e droghe per le grandi responsabilità che avevo. Facevo lavoro-casa, casa-lavoro. Dopo un anno mi è venuto un forte esaurimento nervoso, dovut a tutte queste responsabilità che avevo, combattendo anche contro il mostro, la depressione . Ho tentato il suicidio nuovamente. Ho preso un sacco d psicofarmaci e mi hanno portato in una clinica psichiatrica dove ci sono stata un mese e mezzo. All inizio odiavo quel posto, eri sempre controllato, anche quando facevi la doccia o andavi in bagno, non avevi un'attimo di privacy. Non potevi tenere nulla con te, né telefono, né un libro, nulla, neanche lo spazzolino da denti, non potevi fare neanche una doccia. C'erano degli orari per qualsiasi cosa. Poi con il tempo era diventato quello il mio mondo, ero con gente simile a me, come se avessi trovato la mia dimensione. Uscita d lì, ritorno in Italia da sola, trovo un lavoro, con il tempo compro anche la macchina,lavorando quasi sempre 7 gg su 7, non avendo una vita perché sempre troppo stanca, stressata, esaurita... Dopo un anno e mezzo lascio tutto e ritorno dai miei. E adesso sono qui, sempre punto e a capo, sempre con la voglia d morire, sempre... L'unico momento di pace con me stessa è quando penso alla morte,solo la morte può liberarmi da questo calvario. Io ho un cancro nell'anima, è come un tarlo che sta divorando me stessa. Penso solo che non tutti siamo nati per stare in questo mondo, come un uomo che si ritrova nel corpo di una donna o viceversa, non si vedrà mai per quello che è realmente, come io non m sento far parte di questo mondo.
Grazie sempre