Esiste una via d'uscita?

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Esiste una via d'uscita?

Messaggioda Sting » 23/01/2019, 10:49



fadetoblack98 ha scritto:Buonasera: sono una nuova utente di questo forum. Mi sono iscritta perché spero di poter dare e ricevere supporto e stringere nuove amicizie.

Vorrei raccontarvi della situazione assurda in cui mi trovo. Spero di ricevere dei pareri esterni. Purtroppo per me è difficile parlarne con le persone che mi circondano.
Questa situazione è iniziata oltre 4 anni fa ( a quel tempo avevo 15 anni, ora ne ho quasi 20). Premetto di essere stata un'adolescente problematica e che a quel tempo avevo una brutta reputazione per vari motivi e forse per questo non sono riuscita a chiedere davvero aiuto. Le persone si facevano influenzare da questo e minimizzavano le cose che mi succedevano, compresa la mia famiglia che mi riteneva un fallimento.

Ho conosciuto un ragazzo di un anno più grande di me. Anche lui era una persona abbastanza problematica e inoltre era evitato dalla maggior parte delle persone perché aveva dei comportamenti inappropriati e utilizzava apertamente i sensi di colpa e le minacce di suicidio per ricattare le persone. Questo ragazzo è un maschilista e si sentiva in credito con la vita. Nel periodo in cui siamo stati insieme mi ha trattato senza un minimo di rispetto più e più volte e anche insultata pesantemente. Diceva di essersi messo con me solo perché pensava che fossi una ragazza facile e più volte ha detto di volerlo fare con altre ragazze (compresa mia sorella) e io ci sono rimasta malissimo perché dicendomelo in faccia senza farsi nessun problema dimostrava di non aver nessun riguardo per me. Dopo un primo periodo in cui si è "mantenuto" si è rivelato uno squilibrato. Pensavo di meritare di essere trattata male e forse per questo non l'ho lasciato perdere appena si sono manifestati i primi comportamenti dannosi.

Il vero problema è iniziato proprio dopo la fine della relazione. Lui non l'ha mai accettata. Dapprima mi ha inviato decine di messaggi e si è presentato sotto casa. Poi ha fatto di tutto per diffamarmi con persone che conoscevamo entrambi e ha addirittura contattato delle mie amiche che non aveva mai visto in vita sua per parlargli male di me inventando anche cose non vere e esagerando le cose vere. Nei messaggi che mi mandava minacciava di suicidarsi e forse per questo non sono riuscita a troncare completamente i rapporti. Speravo di poterlo fare ragionare ma il suo era solo un modo per manipolarmi. Ha smesso di venire a cercarmi fisicamente solo perché aveva paura di essere picchiato dal mio nuovo ragazzo e da altre persone che gli avevano detto di lasciarmi in pace. Ha contattato membri della mia famiglia perché voleva che mi convincessero a tornare con lui e ha addirittura chiesto a mia sorella (che lui diceva di non sopportare caratterialmente) di diventare la sua ragazza. Quando succedevano queste cose io non ci credevo quasi, mi sembrava impossibile che esistesse una persona del genere. Lui poi disse di aver fatto queste cose solo per attirare la mia attenzione. Capisco la sua frustrazione per la fine della relazione e perché avevo iniziato a frequentarmi con una persona che mi trattava in modo decente. A lui dissi più volte che non l'ho lasciato per l'altro ragazzo ma per i problemi che c'erano nella nostra relazione e per il modo in cui mi trattava, come se fossi una sua proprietà privata e non avessi nessun diritto.

Superata questa fase dopo la rottura, in questi anni lui si è fatto sentire più volte dicendo di essere cambiato. Io purtroppo ci sono cascata perché ogni volta lo sembrava davvero ma poi ritornava ad essere quello di prima. Abbiamo ripreso a frequentarci più di una volta anche perché io nel profondo pensavo di poterlo aiutare a vedere la vita da una prospettiva diversa e lui nei momenti in cui voleva "riconquistarmi" sembrava quasi il mio ragazzo ideale per poi umiliarmi ogni volta che mi aveva di nuovo in pugno. Inoltre mi sentivo in colpa perché lui diceva che aveva iniziato a drogarsi ( poi scoprii che anche questa era una bugia e che faceva uso solo di droghe leggere) per dimenticare me. Non so perché non l'ho lasciato perdere la prima volta che ha mostrato questi comportamenti. Forse perché ho poca autostima e ho vissuto vari problemi come disturbi alimentari, depressione e altre situazioni di abusi non solo psicologici. Una persona equilibrata lo avrebbe lasciato perdere molto prima.
L'ultima volta che l'ho lasciato scoprii che aveva rivelato cose molto personali della nostra relazione a mezzo mondo e anche alla mia famiglia per diffamarmi. Come si fa a andare dalla madre della ex e dirle che è andato a letto con la figlia e che la figlia era una poco di buono che si erano fatti tutti? La mia famiglia lo odia e pensa che sia un pazzo e hanno ragione. A una persona sana di mente non verrebbe mai nemmeno in mente di dire e fare alcune cose. Oltre alle cose che ho detto ne ha fatte molte altre. Non so perché ce l'abbia così tanto con me. Io forse sono stata l'unica persona a volergli bene e a dargli una possibilità e a non farmi influenzare dalle cose che tutti dicevano su di lui. Sono stata l'unica che ha cercato di capire i suoi comportamenti e che credeva in lui e in un suo cambiamento.
Da poco questa persona si è fatta viva dopo quasi un anno di silenzio (contattando mia sorella) e gli ho chiaramente detto di non volerci avere più niente a che fare. Non ho creduto alla solita storia del cambiamento ma non so come comportarmi per eliminarlo definitivamente dalla mia vita. Ne ho passate troppe per colpa sua. Mi chiedo come si faccia a "ricascarci". Ora mi sembra assurdo ma è successo davvero.


Sei vittima di un uomo di merda che non sta bene con la testa, che cerca di fare quello che vuole lui con te facendoti il lavaggio del cervello e si permette perché la giustizia italiana è corrotta e che quindi sa che non la paga.
Vuoi un consiglio? Fallo prendere con durezza da qualcuno che conosci o comunque cerca di contattare qualcuno per strada che in un modo o nell'altro lo fa ragionare perché così non puoi e non devi andare avanti, punto e basta.
La situazione tua ha di sicuro la sua gravità, non è una sciocchezza.
Tu però in futuro cerca di evitare questa gente.
Ciao ti mando un abbraccio
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Esiste una via d'uscita?

Messaggioda Ofelia69 » 23/01/2019, 13:35



clementines1 ha scritto:...ed è quello che sta succedendo a me, e di più. Io mi sono allontanata da 2 mesi ma ho troppa paura di ricaderci perchè in questi giorni ho ricominciato a sentire la sua mancanza. Come si fa a non sentire quest'attrazione come una calamita che ti attira? A me sembra d'impazzire e so bene che sbaglierei, so che sono i miei buchi, vuoti che mi spingono fra le sue braccia ma.... non ce la faccio. Se riuscissi a colmare i miei vuoti ( lavorando su me stessa, so anche che non devo cercare di riempirli con le altre persone ) sarebbe superato e invece sono qui a scrivere e a piangere e a pregare di non ricaderci di non richiamarlo di non guardarlo negli occhi quando lo incontrerò ancora per caso o perchè è lui che viene a cercarmi. Stavolta se ci ricasco lui potrebbe farmi chissà cosa. Ho paura. Qualcuno può aiutarmi e dirmi come si fa?


Devi dire sempre NO anche quando vorresti dire SI. Devi evitare di incontrarlo, se lo incontri non devi guardarlo nemmeno, devi evitare di sentire la sua voce, devi rifiutare tutto ciò che lo riguarda: telefonate, messaggi, non devi più ascoltarlo. E' esattamente come una droga, dovete disintossicarvi. Solo con la determinazione e la pazienza, il tempo compierà qualcosa che ora vi sembra un miracolo: guardare il tutto con distacco e indifferenza.
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Esiste una via d'uscita?

Messaggioda Oudeis » 08/03/2019, 12:20



Esiste una via d''uscita? Direi di no. Neanche la morte lo è. 16
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