Riflessioni tra la vita e la morte

MyHelp: Forum di mutuo aiuto, di prevenzione del suicidio e di gestione delle crisi.
A volte si pensa di non aver più nulla da perdere, nè più motivi di esistere.
E' facile pensarlo se non si ha qualcuno con cui confrontarsi. La vita è piena di insidie, ed è facile perdersi. Ma spesso basta una mano per rimettersi in piedi.
Ma questo è anche un forum sulla Morte, il più grande tabù nella storia dell'essere umano, la paura più grande.

Riflessioni tra la vita e la morte

Messaggioda ale1997 » 03/02/2019, 11:15



A qualcuno di voi capita di pensare che tutto quello che succede e che si fa non abbia più importanza ormai, perchè è come se foste in uno stato di stand-by? Continuando ad andare avanti per pura inerzia, facendo scivolare tutto via senza nemmeno curarsene , in attesa della morte, in attesa del momento giusto per farlo perchè non si intravede alcuna possibilità concreta di una vita e di una prospettiva migliore?

Sarà pure brutto da dire a 20 anni, ma per me è così, e se già prima ero profondamente insoddisfatto della situazione generale, negli ultimi mesi le cose si sono ulteriormente complicate e non faccio che pensare all'epilogo più scontato, al mio corpo gelido disteso sulla neve che segnerà la fine di questa assurda e insensata agonia, a come reagirebbero le altre persone e soprattutto mio madre, a come non dovrò più maledire la mia stessa esistenza ogni fottuto giorno.
Vorrei davvero farlo, non so cosa mi blocchi ormai. E invece continuo a sopravvivere, sprecare energie, risorse, tempo e altro in qualcosa di inutile, e che non mi servirà mai. Perchè so che non vivrò a lungo, so che non potrò sopportare il peso che mi porto dietro per molto, e che quel giorno arriverà. Perchè so anche che non voglio dover affrontare i problemi che mi aspettano in futuro, che non vorrò sentirmi ancora un fallito per tanto, e non vedo vie d'uscita, anzi credo che le cose possano solo peggiorare. quindi mi chiedo perchè faccio quello che sto facendo ,che senso ha. ...qualche altro vive una situazione simile?
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Messaggioda Riccardina » 03/02/2019, 13:16



Ha senso nel momento in cui non fare certe cose renderebbe l'attesa della morta ancora peggiore.
Per esempio, ha senso fare una famiglia se non si vuole vivere? Sì perché un giorno quella famiglia potrebbe prendersi cura di te quando sarai malato, altrimenti la malattia sarebbe persino peggio.
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Riflessioni tra la vita e la morte

Messaggioda Cold » 04/02/2019, 12:25



Si cosi ti tengono in vita per anni attaccato a peg, catetere, stomia. Allettato e con gli arti attrofizzari. Flebo al braccio e via..
Ne ho visti troppi. Meglio morire in un età giovanile tipo 60 anni. Senza famiglia a presso. E non in un letto.
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Adrien ha scritto:dalla solitudine tocca salvarsi da soli.
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Messaggioda Royalsapphire » 04/02/2019, 14:33



ale1997 ha scritto:A qualcuno di voi capita di pensare che tutto quello che succede e che si fa non abbia più importanza ormai, perchè è come se foste in uno stato di stand-by? Continuando ad andare avanti per pura inerzia, facendo scivolare tutto via senza nemmeno curarsene , in attesa della morte, in attesa del momento giusto per farlo perchè non si intravede alcuna possibilità concreta di una vita e di una prospettiva migliore?

Sarà pure brutto da dire a 20 anni, ma per me è così, e se già prima ero profondamente insoddisfatto della situazione generale, negli ultimi mesi le cose si sono ulteriormente complicate e non faccio che pensare all'epilogo più scontato, al mio corpo gelido disteso sulla neve che segnerà la fine di questa assurda e insensata agonia, a come reagirebbero le altre persone e soprattutto mio madre, a come non dovrò più maledire la mia stessa esistenza ogni fottuto giorno.
Vorrei davvero farlo, non so cosa mi blocchi ormai. E invece continuo a sopravvivere, sprecare energie, risorse, tempo e altro in qualcosa di inutile, e che non mi servirà mai. Perchè so che non vivrò a lungo, so che non potrò sopportare il peso che mi porto dietro per molto, e che quel giorno arriverà. Perchè so anche che non voglio dover affrontare i problemi che mi aspettano in futuro, che non vorrò sentirmi ancora un fallito per tanto, e non vedo vie d'uscita, anzi credo che le cose possano solo peggiorare. quindi mi chiedo perchè faccio quello che sto facendo ,che senso ha. ...qualche altro vive una situazione simile?


Ciao Ale,
Qualcosa mi dice che invece tu ami la vita. Anzi ami in generale e profondamente.
Ora parli così perché la stanchezza accumulata è tanta. Troppa.
Hai bisogno di riposare un po', non di riposare eternamente.
Sentirti un fallito dipende solo da te. Gli altri hanno questo potere solo se glielo diamo noi.
Capisco quanto sia difficile sentirsi validi e importanti, e quanto sia pesante mantenere vivo l'entusiasmo in certe condizioni.
È per questo che si compiono scelte difficili e dolorose. La scelta giusta ce l'hai a portata di mano, ma hai bisogno di cogliere al volo la tua occasione. Di prendere un treno che passa adesso e non ripasserà così presto.
Hai citato tua madre... Perché non parli un po' di lei...
:hug:
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Messaggioda Godot » 04/02/2019, 16:48



Eccome se mi capita, lo vivo sulla mia pelle ogni giorno. Io però a differenza tua non auspico la mia dipartita, la morte mi spaventa ancora di più che una vita infelice e miserabile. E quindi continuo a lasciarmi vivere, nell'attesa che capiti qualcosa, che avvenga un cambiamento, che arrivi Godot.
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Messaggioda ale1997 » 04/02/2019, 23:59



Royalsapphire ha scritto:
ale1997 ha scritto:A qualcuno di voi capita di pensare che tutto quello che succede e che si fa non abbia più importanza ormai, perchè è come se foste in uno stato di stand-by? Continuando ad andare avanti per pura inerzia, facendo scivolare tutto via senza nemmeno curarsene , in attesa della morte, in attesa del momento giusto per farlo perchè non si intravede alcuna possibilità concreta di una vita e di una prospettiva migliore?

Sarà pure brutto da dire a 20 anni, ma per me è così, e se già prima ero profondamente insoddisfatto della situazione generale, negli ultimi mesi le cose si sono ulteriormente complicate e non faccio che pensare all'epilogo più scontato, al mio corpo gelido disteso sulla neve che segnerà la fine di questa assurda e insensata agonia, a come reagirebbero le altre persone e soprattutto mio madre, a come non dovrò più maledire la mia stessa esistenza ogni fottuto giorno.
Vorrei davvero farlo, non so cosa mi blocchi ormai. E invece continuo a sopravvivere, sprecare energie, risorse, tempo e altro in qualcosa di inutile, e che non mi servirà mai. Perchè so che non vivrò a lungo, so che non potrò sopportare il peso che mi porto dietro per molto, e che quel giorno arriverà. Perchè so anche che non voglio dover affrontare i problemi che mi aspettano in futuro, che non vorrò sentirmi ancora un fallito per tanto, e non vedo vie d'uscita, anzi credo che le cose possano solo peggiorare. quindi mi chiedo perchè faccio quello che sto facendo ,che senso ha. ...qualche altro vive una situazione simile?


Ciao Ale,
Qualcosa mi dice che invece tu ami la vita. Anzi ami in generale e profondamente.
Ora parli così perché la stanchezza accumulata è tanta. Troppa.
Hai bisogno di riposare un po', non di riposare eternamente.
Sentirti un fallito dipende solo da te. Gli altri hanno questo potere solo se glielo diamo noi.
Capisco quanto sia difficile sentirsi validi e importanti, e quanto sia pesante mantenere vivo l'entusiasmo in certe condizioni.
È per questo che si compiono scelte difficili e dolorose. La scelta giusta ce l'hai a portata di mano, ma hai bisogno di cogliere al volo la tua occasione. Di prendere un treno che passa adesso e non ripasserà così presto.
Hai citato tua madre... Perché non parli un po' di lei...
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non penso di amarla, a dire il vero. odio anche la vita per come la si può definire in modo impersonale, in quanto piena di difficoltà e pressioni difficili da superare,a fronte generalmente di poche soddisfazioni, pochi momenti da dedicare a quello che realmente si vorrebbe fare,ecc.
A volte penso di voler vivere, di voler viaggiare, di voler cercare di cambiare la mia disastrosa situazione, ma più realisticamente tutto questo e molto altro sono utopia. Non vedo alcuna occasione o via d'uscita e di miglioramento, e ormai mi sono praticamente rassegnato. Non desidero più una relazione amorosa, delle compagnie in generale perchè mi detesto e sono totalmente incapace di relazionarmi con gli altri, ad esempio. Tutto ciò che mi circonda mi fa schifo ogni giorno di più, per non parlare degli ultimi mesi che hanno esacerbato la situazione e portato problemi di altro genere, che però hanno amplificato a loro volta questi, facendomi pensare fino a che punto valga la pena di continuare a sopravvivere.
Non ho alcuna forza di volontà, alcuna persona che mi sostenga davvero, non vedo davvero alcun motivo per continuare. E' così da un po' di tempo, ma ora sento di non farcela veramente più.
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Messaggioda filippopaolucci » 05/02/2019, 2:40



Ciao Alex,
Non conosco la tua situazione, ma posso dirti che anche io non me la sono passata bene negli ultimi anni, ancora adesso non ne sono uscito. Ma ci sono stati dei miglioramenti decisivi. Mi sono anch'io sforzato a rimettermi in gioco, purtroppo nessuno ti regala nulla e devi essere tu a volere follemente un qualcosa. Penso che non ci sia motivazione piu' grande di combattere per la propria vita. Non arrenderti, non è finita qui. Le soluzioni esistono quasi sempre, cercale in tutti i modi possibili. E se hai bisogno di una persona con la quale parlare, scrivimi pure.
Coraggio, non mollare. E' finita si dice alla fine.
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Messaggioda trequarti » 05/02/2019, 23:16



ciao, a 20 anni, quando si potrebbe essere felici solo per questo, si provano tante sofferenze che sembrano dei macigni insormontabili perché non ti aspetti delusioni e invece c'è ne sono tante, troppe. Ma poi col passare del tempo è assolutamente certo che superi questa fase perché cambi tu e il tuo modo di accettare la vita, le delusioni faranno sempre soffrire ma le affronterai diversamente. Io quando stavo male me la prendevo col mondo che fa schifo, ora invece scrivo le mie emozioni o faccio qualcosa che mi piace pensando solo al giorno stesso e mai a domani. Il mondo fa schifo ma si incontra sempre qualcosa di bello quando meno te lo aspetti, l importante è volersi bene e non far soffrire chi ci vuol bene e soprattutto essere positivi, so che son solo parole ma bisogna essere forti e prefissati degli obiettivi, senza fretta.
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Messaggioda Royalsapphire » 05/02/2019, 23:43



ale1997 ha scritto:A volte penso di voler vivere, di voler viaggiare, di voler cercare di cambiare la mia disastrosa situazione, ma più realisticamente tutto questo e molto altro sono utopia. Non vedo alcuna occasione o via d'uscita e di miglioramento, e ormai mi sono praticamente rassegnato. Non desidero più una relazione amorosa, delle compagnie in generale perchè mi detesto e sono totalmente incapace di relazionarmi con gli altri, ad esempio. Tutto ciò che mi circonda mi fa schifo ogni giorno di più, per non parlare degli ultimi mesi che hanno esacerbato la situazione e portato problemi di altro genere, che però hanno amplificato a loro volta questi, facendomi pensare fino a che punto valga la pena di continuare a sopravvivere.
Non ho alcuna forza di volontà, alcuna persona che mi sostenga davvero, non vedo davvero alcun motivo per continuare. E' così da un po' di tempo, ma ora sento di non farcela veramente più.


Io sono qui a sostenerti! E anche gli altri che seguono ciò che scrivi ti stanno sostenendo.
Prova ad aprirti di più :)
Che è successo in questi ultimi mesi che ti fa dire di avere una situzione disastrosa? Perché sei incapace di relazionarti?
Hai un hobby?
Che rapporto hai con I tuoi genitori?
Ti abbraccio Ale, coraggio :hug:
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Messaggioda ale1997 » 07/02/2019, 23:28



Royalsapphire ha scritto:
ale1997 ha scritto:A volte penso di voler vivere, di voler viaggiare, di voler cercare di cambiare la mia disastrosa situazione, ma più realisticamente tutto questo e molto altro sono utopia. Non vedo alcuna occasione o via d'uscita e di miglioramento, e ormai mi sono praticamente rassegnato. Non desidero più una relazione amorosa, delle compagnie in generale perchè mi detesto e sono totalmente incapace di relazionarmi con gli altri, ad esempio. Tutto ciò che mi circonda mi fa schifo ogni giorno di più, per non parlare degli ultimi mesi che hanno esacerbato la situazione e portato problemi di altro genere, che però hanno amplificato a loro volta questi, facendomi pensare fino a che punto valga la pena di continuare a sopravvivere.
Non ho alcuna forza di volontà, alcuna persona che mi sostenga davvero, non vedo davvero alcun motivo per continuare. E' così da un po' di tempo, ma ora sento di non farcela veramente più.


Io sono qui a sostenerti! E anche gli altri che seguono ciò che scrivi ti stanno sostenendo.
Prova ad aprirti di più :)
Che è successo in questi ultimi mesi che ti fa dire di avere una situzione disastrosa? Perché sei incapace di relazionarti?
Hai un hobby?
Che rapporto hai con I tuoi genitori?
Ti abbraccio Ale, coraggio :hug:


se hai tanto tempo da sprecare, qualche mese fa ho scritto questo:
viewtopic.php?f=31&t=20077

Sostanzialmente non ho risolto la questione dell'affitto e forse ho peggiorato le cose, e mi sento sempre più infelice relativamente al resto.
Ovviamente sono dovuto andar via dalla residenza universitaria in cui ero, e sin da subito mi sono trovato in difficoltà nel trovare qualcosa che avrei potuto permettermi in breve tempo. Alla fine per un mese sono stato in un monolocale, con letto matrimoniale, con un lavoratore 45enne piuttosto impiccione e rompipalle (anche, per esempio, se vi era qualche goccia sul pavimento dopo aver fatto la doccia). A novembre e dicembre, in un'altra stanza vicino al Politecnico con altri 3 (all'inizio vi era pure il 'proprietario 'marocchino nella stanza, poi per fortuna se ne andato). Restando poco per fortuna sono riuscito a non farmi richiedere la cauzione, che non so se avrei rivisto data la scarsa affidabilità del tipo (basti pensare che per 2 mesi siamo restati senza acqua calda). Qui, tra il commentare le azioni di questo tizio e qualche commento, ho 'legato' (amicizia forse è un parolone) con un coinquilino, andandoci a mensa insieme qualche giorno o a fare la spesa.Tuttavia, a volte quasi mi pesava non essere solo , al di là del fatto che dovessi condividere la stanza (non sono per niente un tipo che convive serenamente con gli altri e gradisce la convivenza, anche perchè sopporto male e mi dà fastidio veramente tutto- mettiamoci poi la maleducazione e il menefreghismo di tanti e si può capire come preferisca stare solo. Ho vissuto in doppia, con 3 persone, anche in residenza e solo con 1 mi sono trovato decentemente, ma ci sono restato per poco per andare in una residenza più vicina. Il fatto è che, paradossalmente, nonostante fossi 'uscito' veramente pochissime altre volte con qualcuno (mai prima dei 18 anni, in sardegna- e qui solo qualche rara volta grazie a 'conoscenze' online) e tutto il resto, quasi preferisco stare solo ed evitare ogni presenza umana, nonostante allo stesso tempo soffra molto per la solitudine, per la mancanza di una relazione, ecc. (ma al tempo stesso sento di non essere in grado e di avere le forze di portare avanti una relazione di qualsiasi tipo, ho quasi un blocco mentale-oltre ovviamente alla manifesta incapacità di relazionarmi con le persone).

Questa stanza, da cui sarei comunque voler andato via per vari motivi (per la cauzione, per l'acqua calda che alla fine è stata messa ma non funzionava, per dover condividere la stanza con 2/3 persone-anche se alla fine devo dire che non ho vissuto così male la cosa-, ecc., non era però più disponibile e ho dovuto cercare altro. Credevo a questo punto di aver superato lo scoglio più grosso, perchè fino a dicembre ero completamente senza soldi-spesi fin troppo in fretta prima che succedesse tutto questo-, perchè a fine dicembre avrei ricevuto la borsa di studio. Ma, al contrario, il problema per cui dovevo cercare una sistemazione in tempi brevi per gennaio, mentre ho ricevuto i soldi solo a fine mese quando ero in Sardegna, mi ha costretto ad agire in fretta. Così, a fine mese, vedo un annuncio online per una camera, spiego la situazione al tizio e questo mi dice che per lui va bene, ma la devo bloccare e mandargli due mesi d'affitto. In realtà questo era proprio quello che voleva, perchè poi mi chiamerà il giorno prima dicendo che ha litigato con il proprietario che ha detto di essere contrario al subaffitto, lasciandomi nella merda il giorno prima a quello in cui sarei arrivato, e cercherà numerose scuse fino ad arrivare a non farsi più sentire (mentre io ho rotto per l'ennesima volta il telefono, perdendo anche il suo numero) e a spingermi a recarmi a denunciarlo; questo giusto l'altro ieri, e il suo nome non è nuovo nei database delle forze dell'ordine. Quindi probabilmente (a essere molto generosi) non rivedrò mai più i soldi, che però sono fondamentali perchè posso pagare l'affitto dove sono ora (già ho ritardato molto, e subito molte pressioni, per quello del mese di gennaio).In questo fottuto paese i criminali sono liberi di continuare a delinquere, e per ottenere qualcosa si può ricorrere solo alle vie legali, soluzione che non penso cercherò, considerati i tempi, forse i costi e il probabile nulla di fatto che potrei ottenere (non ho più nemmeno le prove delle conversazioni).

In tutto questo non so davvero come fare e sono sempre meno tranquillo e alle corde. Da settembre non ho detto nulla ai miei di tutta questa situazione e, anche se qualcuno potrebbe storcere il naso, non voglio farlo. Finirei col fare preoccupare mia madre, con il trovare ulteriori pressioni a quelle che già ho, mentre non otterrei alcun reale beneficio, visto che quello che può mandare lo manda (ma quei soldi ovviamente mi servono per mangiare).Facendo due calcoli tra borsa di studio e 200 ore che sto facendo con l'università avrei dovuto rientrarci con i soldi per l'affitto per questi mesi, ma i soldi delle 200 ore li vedrò a fine marzo e fino ad allora non avrò un soldo. Pensavo di avere almeno i soldi per l'affitto, anche se purtroppo avrei dovuto rinunciare alle escursioni estive in montagna che alla fine sono una delle poche cose che mi fanno venir meno il desiderio di morire (non sempre), -ma in realtà sono nella merda, più di prima. Fino a dicembre mi ero fatto mandare dei soldi in più ed ero riuscito in qualche modo, ma ora peggio...
E boh..direi che ho scritto pure troppo
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ale1997
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