da Benny16 » 31/03/2019, 21:27
Eppure è proprio così. Ansia e attacchi di panico sono il modo del corpo di comunicarci un malessere che non percepiamo a livello conscio, o meglio al quale ci siamo abituati.
Ti riporto un aneddoto che mi raccontava la mia psicoterapeuta quando andavo da lei cercando di "guarire" dall'ansia. Si chiama la storia della rana bollita.
Ogni buon cuoco sa che per bollire una rana viva non la si deve gettare nell'acqua bollente come si fa per le aragoste. Questo perché la rana, a contatto con il caldo improvviso, salterebbe fuori dalla pentola. La si mette invece nell'acqua fredda e poi si accende il fuoco. La rana sarà a suo agio nell'acqua fredda e anche quando sarà un po' tiepida non le dispiacerà affatto. Piano piano la temperatura si alza, ma finché è sopportabile la rana non esce, in fondo è come fare un bagno caldo. Piano piano però l'acqua diventa davvero troppo calda. A quel punto però la rana è debole, fiaccata dal tempo passato a mollo in acqua calda, e non trova più la forza per scappare, finendo così bollita.
La rana siamo noi, la pentola d'acqua sono tutte quelle cose della vita che non ci piacciono, tutto ciò che vorremmo cambiare. Possiamo saltare fuori, oppure abituarci, restare intrappolati e sopportare lo status quo fino a morirci. Quando scegliamo la seconda opzione, a un certo punto il nostro corpo si ribella, e ci urla che così le cose non possono andare avanti, che non siamo felici.
If at all God's gaze upon us fall
His mischievous grin, look at him