Ciao a tutti, sono nuova.
Il mio autolesionismo (ferirsi con la lametta sul polso sinistro) è iniziato circa un anno fa nel tentativo di esacerbare quel disagio che portavo dentro riguardo la mia vita insignificante, il futuro buio, l'autostima a terra e la monotonia del lavoro che mi impegnava tutti i giorni e che non mi faceva sentire realizzata per niente. Però da quando ho iniziato, ho sentito sempre più spesso che, quando mi ci applico, sono come bloccata in qualche modo, non riesco mai ad esprimermi completamente, ho paura di farmi del male sul serio, di provare dolore, mi dà fastidio la vibrazione che produce la lametta quando incide la carne (e mi fa innervosire). Perciò incido piano e, dopo qualche taglio, alla fine smetto e il nervosismo aumenta anche per non essere riuscita nell'intento. Allora mi sento uno schifo, incapace, buona a nulla, e vado ad ingozzarmi in cucina (binge eating disorder).
Possibile che a tutti il tagliarsi provochi piacere, anestetizzi, faccia sentire più liberi? Oppure sono io che sbaglio in qualcosa, in effetti i miei tagli rispetto alle foto che trovo su internet sono poco efferati, sono proprio tenui...