non ho mai imparato… a stare con gli altri. non ricordo una sola situazione nella mia vita in cui mi sia trovata in un gruppo di persone per un po' di tempo senza essere esclusa, lasciata da parte, offesa e presa in giro. quelli che ho conosciuto si sono tutti stancati molto presto della mia presenza e se ne sono andati. il modo in cui mi avvicino alle persone è inconsueto, percepito come inquietante e le porta ad evitare qualsiasi contatto con me. spesso a chi per qualche motivo mi è vicino viene consigliato di allontanarsi da me, è sempre stato così. già da piccola sospettavo che qualcuno avesse spiegato a tutti gli altri bimbi come comportarsi con gli altri e che io fossi stata assente alla "lezione". per qualche oscuro motivo le altre persone sanno sempre cosa dire, come comportarsi quando sono in compagnia, seguono un insieme di abitudini e convenzioni a cui non ho mai avuto accesso. e io no. c'è sempre stato un "muro" invisibile tra me e gran parte delle persone, per cui non le capisco, né loro capiscono me. loro fanno, io sto in un angolo a guardare. non soffro la solitudine, né ho un particolare interesse nel conformarmi alla società, però mi sono sempre chiesta come sarebbe stato se il "muro" non fosse mai esistito. per poter scegliere, almeno. perché chi è in grado di farsi capire può sempre scegliere di "chiudersi" se ne sente la necessità, mentre il contrario non è possibile.
c'è qualcuno di voi che come me è disadattato dalla nascita?