La nuova moda

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

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Messaggioda Happy Mask » 24/10/2019, 6:22



Come considerate la recente moda di fingere di soffrire di ansia, depressione e problemi vari?
Adesso poi sta spopolando la moda di fingersi hikikomori da quando Netflix sta avendo successo.
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Messaggioda rosablu85 » 24/10/2019, 14:39



Secondo me tanta gente oggi soffre delle problematiche da te citate, non è una finzione.
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Messaggioda Ragazzatriste » 24/10/2019, 19:14



Oddio perchè qualcuno dovrebbe farlo? Non è una bella cosa stare male...
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Messaggioda Run » 24/10/2019, 21:09



Mai sentito, chissà se qualcuno lo farà per scherzo
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Messaggioda Happy Mask » 25/10/2019, 0:30



Mi riferisco a quelle frasi che si trovano sui social, tipo: "sono hikikomori, esco solo per andare a scuola", o "ho paura dell'interrogazione, soffro di attacchi di panico", o "mi piace stare su Netflix e non mi va di uscire, soffro di depressione".
Mi riferisco a questi stronzi che non sanno neanche cosa vuol dire stare male e si autodiagnosticano problemi inesistenti.
O peggio ancora chi "sono completamente sola, non ho nessuno, vedo solo il mio ragazzo una volta a settimana", fino ad arrivare ai più classici "bevo per dimenticare" o "mi piace il colore nero perché rispecchia la mia anima".
Sto parlando di frasi lette qua e là su Facebook ovviamente.
Questa gente non immagina nemmeno cosa significa avere problemi seri, problemi veri, mi fanno incazzare come un toro.

(Edit)
Dovrebbero provare solo per un giorno la depressione vera, quella che ti fa rimpiangere di essere nato.
Dovrebbero provare solo un attacco di panico, di quelli che ti lasciano senza il respiro.
La solitudine vera, quella che non hai nessuno con cui parlare dalla mattina quando ti svegli fino a quando vai a dormire.
L'emarginazione, l'ansia sociale e il rifiuto di comunicare reale, come gli hikikomori giapponesi, che non escono di casa anche per mesi, anche anni a volte, nemmeno per vedere la luce del sole.
Dovrebbero provare almeno una di queste cose qui, così la smetterebbero di raccontare cazzate per qualche decina di like su Facebook.
Scusate lo sfogo.
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Messaggioda Maryposa » 25/10/2019, 10:50



Happy Mask ha scritto:Mi riferisco a quelle frasi che si trovano sui social, tipo: "sono hikikomori, esco solo per andare a scuola", o "ho paura dell'interrogazione, soffro di attacchi di panico", o "mi piace stare su Netflix e non mi va di uscire, soffro di depressione".
Mi riferisco a questi stronzi che non sanno neanche cosa vuol dire stare male e si autodiagnosticano problemi inesistenti.
O peggio ancora chi "sono completamente sola, non ho nessuno, vedo solo il mio ragazzo una volta a settimana", fino ad arrivare ai più classici "bevo per dimenticare" o "mi piace il colore nero perché rispecchia la mia anima".
Sto parlando di frasi lette qua e là su Facebook ovviamente.
Questa gente non immagina nemmeno cosa significa avere problemi seri, problemi veri, mi fanno incazzare come un toro.

(Edit)
Dovrebbero provare solo per un giorno la depressione vera, quella che ti fa rimpiangere di essere nato.
Dovrebbero provare solo un attacco di panico, di quelli che ti lasciano senza il respiro.
La solitudine vera, quella che non hai nessuno con cui parlare dalla mattina quando ti svegli fino a quando vai a dormire.
L'emarginazione, l'ansia sociale e il rifiuto di comunicare reale, come gli hikikomori giapponesi, che non escono di casa anche per mesi, anche anni a volte, nemmeno per vedere la luce del sole.
Dovrebbero provare almeno una di queste cose qui, così la smetterebbero di raccontare cazzate per qualche decina di like su Facebook.
Scusate lo sfogo.

Happy Mask la penso esattamente come te e non credo ci sia molto altro da aggiungere a parte che pure a me queste persone e i loro discorsi fanno incazzare da morire. Ormai è diventata una moda lamentarsi dei problemi che neppure si hanno dietro la giustificazione che bisogna parlane e non ci si deve nascondere. Alla fine l'importante è parlare, dare aria alla bocca e avere sempre qualcosa da raccontare di sé, non importa se sia in negativo o in positivo. Ma di cosa devono parlare queste persone se non conoscono neppure il significato delle parole che dicono?
Una leggera tristezza, che tutti ovviamente proviamo nella vita, viene da loro etichettata come depressione, il fatto di non avere il telefono che squilla h24 come solitudine ecc e non capiscono che dovrebbero solo ringraziare tutti i santi giorni di non aver mai provato determinati disturbi.
Una cosa che poi mi fa davvero arrabbiare è la superficialità con la quale si parla di depressione, fobia sociale ecc rispetto alle altre malattie fisiche come possono essere ad esempio i tumori, ci avete fatto caso? Non ho mai sentito nessuno dire di avere un tumore quando in realtà non lo ha oppure minimizzare su questa terribile malattia come è giusto che sia, mentre su ansia, fobia sociale, depressione e vari disturbi dell'umore si può dire qualsiasi cosa, la si può minimizzare, negare che sia una malattia e dare consigli stupidi con i quali uscirne facilmente cosa che mai nessuno si sognerebbe di fare con una qualsiasi malattia che non riguarda la mente. Io penso che questo sia dovuto al fatto che mentre il dolore fisico lo sperimentiamo tutti nel corso della vita quello psicologico, forte e distruttivo che apparentemente sembra non essere legato a nessuna causa evidente, solo un ristretto gruppo di persone. Quindi la maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di come possa realmente sentirsi una persona che ha questi disturbi.
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Messaggioda kathellyna » 25/10/2019, 17:20



sinceramente non l'ho mai capito. si dice che sia per attirare l'attenzione altrui, ma chi non vive bene, che sia per vere e proprie malattie o perché semplicemente è poco adatto all'esistenza, non ottiene più attenzioni degli altri; anzi, gran parte della gente vuole avere a che fare solo con persone solari e perennemente entusiaste. spesso mi è stato detto "non mi va di parlarti. voglio persone felici perché la vita è bella, che palle la gente negativa come te". penso che certe condizioni/disturbi siano accettati e sopportati dagli altri solo se chi li ha è belloccio e/o mantiene una buona capacità di relazionarsi con la gente, oppure chi al momento in cui si presenta il problema ha già qualcuno vicino che sceglie di non abbandonarlo. spesso chi si inventa certe sofferenze sa o spera di essere tra questi. credo che certe affermazioni che hai riportato siano dovute anche all'ignoranza su cosa comportino davvero certe condizioni e dunque all'uso sbagliato dei termini che le identificano. tipo, nel primo esempio che hai riportato sarebbe stato più appropriato dire "provo molto disagio ad uscire e non lo faccio mai se non sono costretto, es. per la scuola o il lavoro" anziché usare la parola "hikikomori". altre volte forse è per riuscire ad essere presi sul serio, come nella seconda frase che hai riportato. sentirsi male quando si hanno esami o compiti in classe può effettivamente creare problemi, perché pur non avendo carenze nello studio i risultati saranno pessimi e ciò può comportare un notevole ritardo nel portare a termine gli studi. però dicendolo in questo modo spesso si viene considerati semplicemente degli sfaticati in cerca di scuse per giustificare i propri insuccessi, mentre usare le parole "attacco di panico" suscita un'altra reazione ["poverino, è malato!"]. l'ultima frase che hai scritto mi mette tristezza, perché è tipica di chi si crede diverso dagli altri ma finisce per identificarsi nel solito pregiudizio per cui passare le serate a casa a vedersi un film anziché andare in discoteca significa essere "sfigati" e depressi. chi la dice non fa altro che conformarsi perfettamente a quella società che afferma di detestare.
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Messaggioda Nautilante » 26/10/2019, 16:33



Lamentarsi è un diritto di tutti, purtroppo c'è chi ne abusa, spesso solo per cercare attenzione, non so se mi rattristi di più chi si lamenta o chi li asseconda.
Penso sia come confrontarsi con un ipocondriaco, lui non ha nulla, tu lo sai, però non puoi sbatterglielo in faccia perchè saresti una bestia insensibile.

Se non si fosse capito, vivo con un ipocondriaco......

Quindi lamentarsi per queste persone diventa un diletto. Voi parlate di frasi scritte sui social. immaginate di vederla dal vivo la scena, con qualcuno che gli dice: " o poverino !!" e vorreste mettervi a gridare "non ha un c***o !! Fa solo finta per attirare l'attenzione !!" e simili.

E invece ve ne dovete stare zitti e annuire.

Chi sta male davvero non lo sbandiera, spesso non se accorge nessuno.

Penso sia questo che rende tanto attraente il fingere di star male, chi lo fa è inattaccabile.
Non so come combatterla una cosa del genere se non ignorandola.
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Messaggioda Run » 26/10/2019, 20:50



Happy Mask ha scritto:Mi riferisco a quelle frasi che si trovano sui social, tipo: "sono hikikomori, esco solo per andare a scuola", o "ho paura dell'interrogazione, soffro di attacchi di panico", o "mi piace stare su Netflix e non mi va di uscire, soffro di depressione".
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Ora sì che sei chiaro.
Beh, sicuramente anche a me dispiace quando ci sono persone che dicono " sono solo" e poi dicono che escono con gli amici. La solitudine è un'altra cosa. Secondo me anche questa gente ha i suoi problemi però tornando al tuo discorso c'è chi sta peggio vivendo situazioni estreme.
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Messaggioda DanyDuck » 27/10/2019, 14:02



In effetti ai tempi in cui andavo a scuola io (Mi sono diplomato nel 1992) internet non esisteva ancora e nessuno di noi sapeva cosa era un "Hikikomori" e non ricordo nessun compagno di classe che soffrisse di crisi di panico, il fatto è che quando si è giovani mentalmente si tende a farsi soggiogare più facilmente da cose che vediamo e sentiamo e probabilmente a parer mio internet e tutto ciò che ne consegue sta facendo la sua parte.
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