Da anni c'è un fortissimo trend di aumento di ricerche e sviluppo di tecnologie che riguardano le energie rinnovabili, così come per quanto riguardo le auto elettriche, ma anche la raccolta differenziata.
Le energie rinnovabili che un tempo venivano implementate grazie agli incentivi statali oramai anche grazie alla loro diffusione stanno diventando sempre più convenienti perché non richiedono carbone o petrolio, che hanno un costo.
Di questa Greta non ce n'era bisogno.
Avviare politiche di incentivi della contraccezione in aree a rischio deforestazione e con una fortissima natalità, incontrollata, come sud america, africa e sud est asiatico, di questo il mondo avrebbe bisogno. Il mondo è sempre più sovrappopolato, ogni umano in più è un pezzo di foresta in meno, e molti animali in meno.
Le foreste dell'Amazzonia, del Borneo, considerati i polmoni verdi più importanti al mondo sono a rischio, così come le foreste pluviali dell'Africa e la vita di migliaia di scimmie antropomorfe come scimpanzè e gorilla. Sono a rischio soprattutto per la crescente domanda di zone coltivabili dovuta all'aumento dell'antropizzazione.
E smetterla di allarmarsi se la popolazione italiana dovesse avere un trend di diminuzione, dato che non è qualcosa di infinito e irreversibile, perché l'Italia è uno dei paesi più densamente popolati al mondo, e qualche persona in meno e qualche foresta in più tolta all'agricoltura o al cemento non sarebbe una cosa brutta.
La soluzione non può che essere la cosiddetta "decrescita felice".