Mi chiamo Alessandro e ho 28 anni.
Dopo una tendinite alle braccia non ho potuto accedere al conservatorio e, lasciata la mia ragazza, mi sono ritrovato 18enned da solo, con una madre depressa che abusava di benzodiazepine. Per sette anni mi ha parlato solo di morte e sofferenza senza mai ascoltarmi.
Mio padre da lei divorziato. Poteva benissimo immaginare come fosse vivere con lei ma, non mi ha mai chiesto nulla.
Nel 2016 l'ho trovata impiccata in camera mia.
Da lì sono diventato bipolare e sono stato ricoverato due volte.
Tre settimane fa, a causa dell'insistenza con cui mio padre mi tratta, malamente, a sua detta per farmi stare meglio, ci siamo picchiati, e me ne sono andato di casa.
Sono senza domicilio, senza lavoro, senza laurea, senza una ragazza.
Vorrei prendere e farmi valere, ma non ho speranza, e quindi motivazione, e le mie crisi depressive e gli attacchi di panico rendono tutto più difficile di quanto già non sia.
L'unica soluzione mi sembra la morte.