Salve a tutti,
tra qualche giorno probabilmente mi verrà (ri)prescritto il Prozac, anche se è nelle mie intenzioni farmi prescrivere il Bupropione (Wellbutrin) poiché questo in confronto è esente da effetti collaterali.. La Fluoxetina mi era già stata data in passato ma non ho mai seguito in modo serio la terapia, tant'è che non ne ho potuto sperimentarne gli effetti.
Soffro di disturbi alimentari dalla prima infanzia.
Ho alternato tra bulimia e anoressia. Ad oggi durante gli attacchi di fame compulsiva mangio PIÙ di youtuboancheio (per darvi un'idea) e nei casi peggiori sono in grado di mangiarmi medicinali, detersivi, cibo dalla spazzatura o peggio cibo già mangiato per metà dal cane.
Non sono in sovrappeso ma sono in carne, eppure questo non ha niente a che vedere con il mio stato di salute che ormai è al limite.
Ho sempre considerato gli psicofarmaci l'ultima spiaggia, l'ultima possibilità da prendere in considerazione.. ma pertanto che nell'ultimo mese ho meditato il suicidio (capitemi..) mi sono rivolta ad uno psichiatra.
Ora però ho davvero paura degli effetti collaterali, che da quello che so sono più una regola che un eccezione.
Il mio maggior timore è rivolto alla loro influenza sulle capacità cognitive, intendiamoci: A livello intellettivo non ho molto da perdere, ed è proprio questo il problema: sono già poco sveglia, se mi rincoglionisco un altro po' sembrerò ritardata.
È un fatto che non posso permettermi di ignorare soprattutto in vista degli esami universitari e del lavoro che svolgo. Ho già problemi a concentrarmi, non voglio che la situazione peggiori ulteriormente.
Voi siete riusciti a far conciliare la vostra vita di studio o di lavoro con una terapia farmacologica in maniera efficiente?
La stanchezza che generano è sostenibile? Quanto potere ha la volontà sugli effetti collaterali? Vorrei sentire un po' di esperienze..
Ad ogni modo, buon anno nuovo a tutti, saluti.