Ciao a tutti, non sono molto attiva nel forum ma questo è dovuto al fatto che, normalmente, cerco di affrontare i problemi piuttosto che piangermi addosso con gli altri o sul web. Però questo mi ha portato ad un punto in cui, davvero, sono disperata e non so più come uscirne. Cercherò di essere più breve che posso nel descrivere la mia situazione, nella speranza di avere un po’ di conforto e, magari, anche qualche buon consiglio.
Sono una ragazza madre e ho gravi problemi con mia madre che beve. Non so se si può considerare alcolista, però. A volte è molto brava a sembrare perfettamente lucida, altre proprio no. Lei beve principalmente birra (anche se, occasionalmente, capita che compri il vino per fare da mangiare e finisce che ne usa un goccio per il cibo e il resto se lo beve tutto lei): non meno di 5-6 lattine di birra al giorno da gradazione 9. Soffre di depressione da quando avevo 6 anni e, alle spalle, ha un passato con 2 genitori che sono stati, prima l’uno e poi l’altra, alcolisti.
Il mio problema è che, purtroppo, vivo con lei che non manca di riversarmi addosso rabbia, odio, recriminazioni e offese a manetta. Quasi ogni giorno, mi sento dire che sono stupida, cretina, approfittatrice, buona a niente e tanti altri epiteti che non ripeto. Ricordo che ha sempre avuto comportamenti alternativamente inadeguati nei miei confronti. Quando avevo 12 anni, per esempio, tenevo un diario sul mio computer in word e lei era andata a leggerlo mentre ero via con mio papà (all’epoca si faceva vivo perché costretto dagli avvocati) e ricordo che, una volta tornata a casa, non ho fatto in tempo a mettere un piede dentro che già mi aveva aggredita verbalmente e fisicamente e mi aveva pure urlato che ero una tr***. Un’altra volta ricordo un suo dialogo con il suo compagno di allora, mentre stavamo pranzando (avevo più o meno 11-12 anni): non ricordo di che stavano parlando ma ricordo molto bene la frase rabbiosa in cui diceva che mi avrebbe presa e buttata giù dalla finestra e poi si sarebbe buttata anche lei. Nel 2017, mesi prima di restare incinta, avevo cercato di andare via di casa con un mio ex con la quale avevo mantenuto un rapporto d’amicizia poiché, satura di lei, non ne potevo più. Lei ha reagito dandomi botte, morsi e graffi. Purtroppo, appunto, sono stata costretta a tornare a casa poiché non aveva funzionato la convivenza (c’era la fidanzata del migliore amico del mio ex che viveva anche lei lì e aveva messo zizzania). Speravo che fosse momentanea la cosa ma il padre di mia figlia, quando ero al 4 mese, ha pensato bene di tirarsi indietro e piantarmi in asso. Mi ero rivolta agli assistenti sociali perché la situazione a quel punto era pesante: da una parte la tristezza per il mio ex, dall’altra mia madre che continuava a darmi della tr*** (come se fossi andata via di casa per prostituirmi anziché per fare un tirocinio alla quale sarei stata anche più vicina geograficamente). Comunque basta un niente a farla scattare, come ieri: al sabato mattina vado a fare le pulizie da un ragazzo disabile con cui ho instaurato una bella amicizia; tornata a casa alle 12:30, ho pranzato e poi verso le 13:30 ho messo a letto la mia bimba di 20 mesi (a cui do ancora il seno per coccola) come di consueto aspettando poi le 14 perché dovevo sentire una signora che cercava pulizie al mattino. Così sono andata a farmi la doccia alle 14:05 (posso farmi la doccia una volta sola a settimana altrimenti si arrabbia che consumo e le bollette le paga lei). Come ha sentito che ho aperto l’acqua della doccia, è venuta verso il bagno e, vedendo che ero già dentro, ha iniziato a bestemmiare (lo a spesso) e sbraitare che lei non può fare niente, che fanno tutto gli altri, ecc. Dalla fretta che aveva di lavarsi, è andata a mettersi a letto e a dormire. Uscita fuori mezz’ora dopo, ho iniziato a chiedere a mia figlia dov’era la mia borsa ma, poiché le nostre stanze sono vicine, lei si è svegliata e ha sbraitato che, quando siamo sveglie noi, devono essere svegli tutti. È andata a lavarsi e poi, vedendo mia figlia vestita bene, ha iniziato a dirle “pronta per andare fuori?! Esci con PAPÀ?” (detto proprio con scherno) e si riferiva a quest’amico che, letteralmente, da quando lo conosco mi ha salvato la vita poiché ero in uno stato di assoluta depressione quando la mia bimba aveva pochi mesi, specie perché avevo perso tutte le amicizie ed ero isolata e chiusa in casa perché sola con la mia bimba non sapevo dove andare e lei non voleva mai uscire nemmeno alla domenica. Offende tutti e poi dice che sono io quella che offende (è vero che l’ho offesa ma solo di rimando). Ha offeso questa persona che mi sta aiutando è che mi ha pagato 2000€ di corso OSS che sto facendo ora dandogli dello zoppo (anche se non lo è, ha solo un problema di cifosi), dandogli dello storpio, e chi più ne ha più ne metta. Per me è diventata una situazione insostenibile perché diventa ostile ogni volta che ci esco al sabato o alla domenica anche per portare un po’ in giro mia figlia. Non c’è altro se non l’amicizia ma lei non so cosa ci veda in più. Prova solo tanto odio... E parlarci è inutile perché urla e ti spinge ad urlare, fa accuse che il più delle volte sono infondate... Dice che sono matta (invece ho problemi di depressione e penso anche un disturbo evitante di personalità). Mi fa vivere nell’ansia, nell’angoscia e mi uccide l’autostima di giorno in giorno. Aiutatemi perché non so cosa fare e anche ora sto piangendo. Non era questo ciò che volevo per me né tantomeno per mia figlia. A volte non ho nemmeno la forza di starle dietro... :’(
Grazie a chiunque sia riuscito ad arrivare fin quaggiù e che mi vorrà dare qualche consiglio