Come reagite in queste situazioni?

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Questo forum di aiuto è dedicato a chi ha un temperamento timido e introverso. A chi si sottovaluta, a chi ancora non si ama, a chi avverte un costante vuoto interiore che ha bisogno di colmare. Non affrontiamo tutto da soli. Condividere questi disagi è un primo passo verso l'apertura. E' un nostro diritto! Lasciamoci colmare dal calore di chi ci sta vicino!

Come reagite in queste situazioni?

Messaggioda MaNu26795 » 22/03/2020, 17:36



Buongiorno a tutti.

Innanzitutto mi chiedo, in linea genetica, come rispondete a una persona che vi alza la voce e che usa modi scortesi? Io ultimamente sto adottando la tecnica del "rimango calmo", "le faccio capire che non mi spaventa il fatto che urla" (l'ultima volta ho usato la frase "ci sento anche se non urli", guardando la persona con sorriso di sfida). Questa reazione spiazza, ma potrebbe dare la sensazione interiore, per chi è insicuro come me, di essersi fatti sottomettere. Poi mi chiedo, a chi fa lavori come personale sanitario, forze dell'ordine e via dicendo, è una reazione corretta? O si potrebbe perdere di credibilità se, per esempio, un carabiniere o un infermiere si fa "urlare in faccia"?

E se una persona urla senza farvi parlare?

In secondo luogo, come rispondete a queste provocazioni o battute di cattivo gusto (o che irritano me perché sono permaloso).
1) vostro cognato di 16 anni fa diverse battute del tipo se tradisci mia sorella qui, se la tocchi la. Che sono battute, ma creano fastidio.
2) il vostro datore di lavoro alle spalle vi dice che non siete tanto buoni in faccia vi dice cil sorriso "meno male che oggi ci sei tu" "oggi controllami gli altri che lavorano bene" e via dicendo. Come gli rispondereste anche a battuta? O meglio, ai finti complimenti o lecchinaggi.
3) se una persona vi parla sopra e capita diverse volte?
4) se durante un discorso una persona inizia a scaldarsi perché non la pensate come lei. Magari anche alzando la voce o comunque cambiando tono.

Vorrei un confronto per una crescita personale.
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MaNu26795
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Messaggioda grotesque » 22/03/2020, 18:20



1)Non direi e non farei nulla. Lascia correre. Ha 16 anni e se è più giovane di te, è naturale che la gelosia abbia il sopravvento.

2)Dipende. Se ho fatto qualche boiata, perché prendermela? Ma se avessi lavorato bene e ho la coscienza a posto, è diverso.
Mi farei valere. Tieni conto che per alcuni capi, per quanto lavori bene, comunque non gli sarai simpatico.

3)Il problema è suo, non tuo, ci sono persone che amano parlare per il piacere di sentire la propria voce. Se persevera, faglielo notare proprio parlandogli sopra e chiedendo un attimo di silenzio per farti parlare. È anche così che ho visto nascere tante risse.

4)È una persona che probabilmente capisce solo il concetto "con me o contro di me". È incapace di confrontarsi, se non prevalendo sull'altro. Cerca di capire se si tratta di una persona simile, o se parlandogli/le si trova un punto d'incontro.

Questo è quello che farei, eccetto il punto 2 hai notato le lacune che hanno i soggetti del tuo esempio? Spesso si alza la voce, quando si ha torto o non si sa che altro fare.

Intanto lavora sulla tua permalosità. Cerca anche tu di scherzare e di prendere certe frasi a cuor leggero, senza arrabbiarti, perché se da fuori lo capiscono, cercheranno di farti incazzare ad ogni occasione.

Se resti calmo e gli parli in quel modo come nell'esempio, che tu sia nei peggiori bar di Caracas o all'INPS, spero tu sappia menare le mani dopo. Spesso la battaglia migliore, è quella evitata. In bocca al lupo.
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Messaggioda Loffio » 22/03/2020, 18:21



Adesso non mi va di rispondere dettagliatamente punto per punto. In generale posso suggerirti di rispondere che se anche non ti fanno parlare, fai comunque quello che vuoi. Ma poi, perchè dovresti parlare con simili personaggi? Rispondi il minimo indispensabile e pensa per te...
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Auguro le più atroci sofferenze ai politici e ai giudici!
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Messaggioda MaNu26795 » 22/03/2020, 19:31



grotesque ha scritto:1)Non direi e non farei nulla. Lascia correre. Ha 16 anni e se è più giovane di te, è naturale che la gelosia abbia il sopravvento.

2)Dipende. Se ho fatto qualche boiata, perché prendermela? Ma se avessi lavorato bene e ho la coscienza a posto, è diverso.
Mi farei valere. Tieni conto che per alcuni capi, per quanto lavori bene, comunque non gli sarai simpatico.

3)Il problema è suo, non tuo, ci sono persone che amano parlare per il piacere di sentire la propria voce. Se persevera, faglielo notare proprio parlandogli sopra e chiedendo un attimo di silenzio per farti parlare. È anche così che ho visto nascere tante risse.

4)È una persona che probabilmente capisce solo il concetto "con me o contro di me". È incapace di confrontarsi, se non prevalendo sull'altro. Cerca di capire se si tratta di una persona simile, o se parlandogli/le si trova un punto d'incontro.

Questo è quello che farei, eccetto il punto 2 hai notato le lacune che hanno i soggetti del tuo esempio? Spesso si alza la voce, quando si ha torto o non si sa che altro fare.

Intanto lavora sulla tua permalosità. Cerca anche tu di scherzare e di prendere certe frasi a cuor leggero, senza arrabbiarti, perché se da fuori lo capiscono, cercheranno di farti incazzare ad ogni occasione.

Se resti calmo e gli parli in quel modo come nell'esempio, che tu sia nei peggiori bar di Caracas o all'INPS, spero tu sappia menare le mani dopo. Spesso la battaglia migliore, è quella evitata. In bocca al lupo.



2) Sono sempre stato corretto, onesto, puntuale, rispettoso, non ho mai guardato l'orologio. Unica pecca essere impacciato in alcune occasioni.

Per l'ultima frase non ho capito bene, che rispondere tranquillamente senza alterarsi è peggio?. Per Un Carabiniere o una guardia giurata (esempio in ospedale), sarebbe meglio non "abbassarsi" a urlare e mantenere sempre un tono calmo, anche la persona di fronte insulta? (Secondo te) Rimanendo nell'ottica che oer me alzare il tono della voce è diverso da urlare.
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Messaggioda Ennon » 23/03/2020, 10:55



In generale gli faccio capire che deve mantenere le distanze, se fa finta di niente allora glielo dico chiaramente perché quando hai a che fare con certa gente devi essere duro.
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Messaggioda Overthinker27 » 23/03/2020, 14:32



Nel mio caso dipende, tendo molto ad evitare le discussioni, soprattutto quelle inutili
quindi rimango paziente e lascio passare.
Sono come un vaso, alla goccia che lo fa traboccare butto fuori tutto.
Sto imparando a dire subito quello che penso situazione dopo situazione, per non arrivare alla fine e fare un gran casino.
Però certe volte alcune situazioni sono proprio inutili, lasciar passare è più forte di me, ed evito di rovinarmi la giornata rimuginando sul litigio.

In base alle situazioni che hai elencato:
1) Per come sono fatto io cerco di tranquilizzarlo, se sto con sua sorella non è sicuramente per gioco quindi con i fatti gli dimostro il contrario senza stare a discutere.
Non sono assoulutamente il tipo che tradisce o fa qualcosa di brutto ad una ragazza.

2)Beh se vengo a sapere che mi parla alle spalle, può anche essere il papa che gli vado a dire in faccia quello che penso. Non lo giudico per come lavora ma lo giudico per questo suo comportamento. Non mi piacciono le prese in giro.

3)se mi parla sopra me la prendo, vuol dire che non sta ascoltando quello che sto dicendo. gli faccio capire che voglio finire il mio discorso e poi ascolto il suo.

4) Meglio esprimere un pensiero sincero anche se contrario piuttosto di un pensiero sempre d'accordo con quello dell'altra persona.
Dipende chi hai davanti, ad alcune persone piace scontrarsi con opinioni diverse, altre invece vogliono che tutti siano d'accordo.
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Messaggioda grotesque » 24/03/2020, 8:28



MaNu26795 ha scritto:Per l'ultima frase non ho capito bene, che rispondere tranquillamente senza alterarsi è peggio?. Per Un Carabiniere o una guardia giurata (esempio in ospedale), sarebbe meglio non "abbassarsi" a urlare e mantenere sempre un tono calmo, anche la persona di fronte insulta? (Secondo te) Rimanendo nell'ottica che oer me alzare il tono della voce è diverso da urlare.

No, non è peggio.
Comunicazione assertiva. Ci sono tante cose in rete a riguardo. Studiala, falla tua, non penserai più a queste cose dopo.
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Messaggioda germano » 14/05/2020, 8:48



Dipende molto dal contesto!
Queste situazioni succedono al lavoro? O con amici? O con i clienti (spazientiti) di un autogrill?
Dipende molto….

Tendenzialmente io sono uno che lascia perdere e crede all'automatismo della legge di causa e effetto, oppure del tempo che passa e giudica.
Certo che sul lavoro ,se uno mi accusa ingiustamente, mi tocca tirare fuori le palle.

In linea di massima:

1) [vostro cognato di 16 anni] se è uno sfigato gli rispondo "tutta invidia, eh?!??". Se invece è un duro gli rispondo facendolo incazzare ancora di più: "invece pensa un po' che mi trombo tua sorella"

2) [il vostro datore di lavoro] se davvero non sono buono, c'è poco da rispondere. Se invece lui crede che io non sia buono come conseguenza delle bugie che vengono riferite a lui da altri, allora io gli parlerei chiaro. Molto chiaro. Coglierei l'occasione per mettere bene in chiaro ciò che penso, col massimo rispetto.

3) [se una persona vi parla sopra e capita diverse volte?] Se siamo nel tempo libero, accetto l'idea di non avere un personalità carismatica e un tono di voce attraente (di fatto io sono così davvero). Se succede sul lavoro e succede spesso, allora dico "ragazzi, se volete sentire la mia idea bene, altrimenti se non vi interessa non inizio nemmeno la frase" (della serie: basta che mi fate il bonifico ogni mese).

4) [se durante un discorso una persona inizia a scaldarsi perché non la pensate come lei].
Anche qui dipende dal contesto: se è il principale, lui mi paga e io faccio come lui crede. Se sono tra amici la mia risposta è "tu pensala come ti pare, ma per me è e sarà sempre una stronzata. Stop. Chiuso."
Poi ovviamente bisogna vedere se da questo scontro hai qualcosa da guadagnare/perdere.

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