Ciao, bell'argomento
Per l'impressione che mi dai, il tuo problema mi appare più
soggettivo (di insicurezza) che
oggettivo (di reali mancanze).
Ricordiamoci pure che le persone insicure tendono a sottostimarsi, e a credere che gli altri siano migliori di loro.
E trovano sempre qualcosa da invidiare, perché vedono sempre "l'erba del vicino più verde della loro".
ladycaos ha scritto:In genere, per la gran parte delle volte in cui ho sentito parlare di invidia, si trattatava sempre di cose materiali...
In realtà come ho detto, si può invidiare qualsiasi cosa - e specialmente se si ha bassa autostima.
Con quella mentalità, c'è la tendenza a credere che "Se avessi X allora sarei felice / starei bene / sarei amato...".
Spesso senza rendersi conto che, a volte, la persona invidiata magari sta pure peggio di noi!
La mia invidia è dovuta al fatto che vedo gli altri più intelligenti di me, sempre con l'idea giusta, con la mente attiva e produttiva.
Da come scrivi, non mi sembra affatto che la tua intelligenza sia al di sotto della media, anzi (e non l'ho notato solo io qui).
Tu scrivi con chiarezza, lucidità e proprietà di linguaggio chiaramente
superiori alla media.
Potrebbe essere che il tuo reale problema è una specie di
"ansia da prestazione"? Che ti porta a
frenare la tua espressione?
Un po' come quelli che hanno studiato e sono preparati, poi vanno all'esame e l'ansia li frega, fanno una figura misera, e appaiono stupidi?
Un problema simile a quelli che sono
bloccati dalla timidezza, per cui in situazioni sociali non sanno cosa dire, o farfugliano, o dicono banalità... ma in realtà
avrebbero tante cose da dire, solo che non escono?
Io mi ritengo abbastanza intelligente, ma il mio costante senso di inferirorità rispetto ad altre persone, mi fa sentire inadeguata in qualunque cosa.
Ecco, credo che tu abbia centrato il punto: tu
senti di essere inferiore... e siccome credi a quella sensazione, ti comporti di conseguenza.
Il fatto è che a volte
quello che sentiamo è ingannevole! Prova a chiederti:
"Come vivrei, come mi comporterei, se non avessi quella convinzione?"Forse hai bisogno di capire che
quella convinzione è falsa; che il tuo sospetto di essere poco intelligente è del tutto infondato.
A volte questo capita a bambini in realtà particolarmente intelligenti o dotati, che i genitori vedono come "minacce" e quindi li schiacciano facendoli sentire inferiori; e poiché un bambino non può mettere in discussione i genitori, cresce incorporando quelle critiche.
Forse potrebbe esserti utile leggere "
Il dramma del bambino dotato" di Alice Miller.
Oppure potresti avere avuto dei
genitori ipercritici, per cui quello che facevi non era mai abbastanza.
In altre parole, forse non hai bisogno di diventare più intelligente; hai bisogno di
riconoscere l'intelligenza che hai già - e di esprimerla liberamente.
Di darti il
permesso di essere te stessa; abbandonando l'idea per cui "come sono non va bene / non è abbastanza".
Prova a leggere l'articolo dove parlo dell'importanza di
accettarsi per come si è.
Inoltre, a causa di un problema medico riscontrato durante l'infanzia, ho problemi nell'apprendimento e questo certo non mi aiuta nel migliorare le mie competenze e la mia vita in generale.
Non conosco il tuo problema; però molte persone che hanno sofferto di difficoltà serie, hanno saputo usarle come "stimoli" per sviluppare grandi capacità.
Un esempio (fra i tantissimi) è quello di
Michel Petrucciani: nato con osteogenesi imperfetta (divenne alto solo 102 cm), e con continui dolori alle braccia, divenne comunque uno dei pianisti jazz più apprezzati al mondo (!).
Quello che voglio dire è: attenzione a non usare i tuoi problemi come alibi
Non so se sono l'unica ad avere questo tipo di invidia
Tranquilla, sicuramente non sei l'unica!
Qualsiasi problema uno abbia, non è mai l'unico ad averlo.
Come ho detto, più o meno tutti invidiamo qualcosa (anche se non sempre lo ammettono).
Credere di essere l'unica ad avere un certo problema, è un'altra convinzione ingannevole che le persone insicure hanno, per cui credono che tutti gli altri siano migliori di loro (o non abbiano problemi).
In questi casi la "cura" è
rendersi conto che non sei inferiore, ma sei come gli altri - forse persino un po' meglio