Ciao a tutti,
sono un ragazzo di 35 e vivo in un paesino della provincia di Siena.
Ancora devo un po' orientarmi, ho guardato le varie sezioni e beh .. avrei dovuto scrivere in 5 o 6 di esse, quindi ho optato per questa, che mi pare un po' più generica.
Sono sempre stato un ragazzo timido e la cosa mi è sempre pesata, perché fin da bambino non riuscivo a fare ciò che desideravo o comportarmi come desideravo. Tutto sommato cosa comune credo. Alla fine non è mai stato un problema, almeno fino all'età adolescenziale: il contesto scolastico, lo sport e la fortuna mi hanno sempre garantito molti amici, alcuni dei quali posso tutt'ora considerare veri amici. Ma per quanto riguarda le ragazze, il nulla. Un nulla che con il passare degli anni ha iniziato a pesare, arrivando a sfogarsi sporadicamente in crisi (non soprei come definirle) durante gli anni dell'università.
In qugli anni il mio mondo è lentamente ma inesorbilmente cambiato, come è normale che avvenga penso; la vita sociale ha iniziato ad assomigliare a qualcosa di rotto e rattoppato, che però continuava a funzionare in qualche modo. Ancora il Mondo era pieno di opportunità e speranza. Non ho mai fatto veramente la favolosa vita universitaria, ho molte difficoltà a conoscere persone nuove, se non per proprietà transitiva, cioè altri del mio gruppo le fanno, e quindi anche io, per cui semplicemente non avevo con chi uscire. Ma in casa eravamo tutti amici, e ci si divertiva lo stesso.
Ragazze sempre nulla.
Ciò fino ai 22/23 anni, quando con l'aiuto di un mio amico sono riuscito a combinare il primo appuntamento, a ricevere il primo bacio, quindi la prima fidanzata, la prima storia, etc ... E' durata 5 anni, e progettavamo di andare a convivere. Fin quando lei a smesso di amarmi e mi ha lasciato. Ho i miei difetti, e per lei non erano più sopportabili. Ho pianto per un anno circa.
Quindi è riniziato il nulla (più o meno, ma è un'altro argomento) che ancora perdura senza vederne una fine. Inoltre ora tutti i miei amici hanno la loro vita e non hanno tempo per me. Ho delle nuove amicizie che mi permetono in qualche modo di sfangare almeno la maggior parte dei sabati sera, ma oggi ci sono domani non lo so; in questi hanno nella mia vita c'è stato un discreto via vai, perché tutti dopo un po' la loro vita la trovano, mentre io resto a guardare.
Per amicizie ed uscite inizo a farmene una ragione, ma l'assenza in pratica totale di una vita privata ... non è accettabile per me. Per me significa non poter essere felice, non avere un futuro e non riuscire a dar un senso alla mia vita.
Il tutto mi sta portando alla depressione: brutti pensieri, apatia, crisi di pianto, angoscia, stress, ansia ... E nascondere il tutto là fuori è faticoso (vivo da solo da 5 anni).
Anno dopo anno è sempre più difficile e sono sempre più stanco. Diventa difficile anche organizzarsi e partire per andare in vacanza, perché a volte lo è anche solo cenare, e poi comunque non ho con chi andare.
Non so di preciso cosa mi ha portato fin qui: grosse insicurezze dal punto di vista sessuale, timidezza, stupidi problemi ... Ho sempre avuto la sensazione che la mia sola presenza non fosse tollerabile dalle persone, ho sempre la sensazione di essere un peso, inopportuno.
C'è l'altra storia a cui ho accennato, è stata una costante per tutta la vita, se pur nella sua evoluzione. Mi hanno detto che potrebbe influire, ma l'ho sempre sentita come un mio lato parallelo, a cui ora sto dando più sfogo, anche perché non ho più occasioni diverse per vivere un po'.
E' difficile spiegare, non voglio essere frainteso, quindi magari più avanti, se frequenterò questo forum.
Un saluto.
E' un po' tutto e un po' niente di me.