Salve a tutti. Oggi sono qui a condividere il malessere che sto provando in queste settimane, in cerca di un confronto costruttivo. Premetto che provengo da una condizione ansiosa e depressiva non semplice e che sono in terapia da circa 9 mesi. Uno dei miei problemi maggiori è l’autostima e il rispetto di me stessa. Il punto è il seguente: lavoro da tre anni in una caffetteria italiana in Germania e a grandi sforzi e fatica sono riuscita a conquistarmi il posto di responsabile dell’attività. L’ambiente di lavoro tuttavia è sempre stato ostico e pieno di problemi, dovuto ad un titolare irrispettoso, a dei colleghi pessimi, spesso aggressivi, e ad una condizione di sfruttamento generale come se fossi in un perenne campo militare di quart’ordine. Ogni giorno mi rendo conto che la situazione è diventata insostenibile e ogni giorno mi ripeto sempre la frase “stavolta mi licenzio, giuro che mi licenzio” questo mantra si ripete da così tanto tempo che non so più nemmeno io quanto. Nonostante ciò che subisco non riesco a staccarmi e ad accettare l’idea di ricominciare in un altro posto/lavoro. Non riesco. La costante paura di non riuscire e di fallire mi tiene ancorata s questa condizione che veramente in pochi accetterebbero. E non so più che cosa fare, perché sto psicologicamente male, malessere che somatizzo e sfoga attraverso gastriti, stanchezza cronica, apatia, abbassamento delle difese immunitarie. Ragazzi sono entrata in un circolo distruttivo e non riesco ad uscirne perché non ho il coraggio di confrontarmi con il mondo esterno, con il nuovo, per paura di fallire e di mon riuscire. C’è qualcuno che in qualche modo ha provato questo disagio? Ho bisogno veramente di sentire qualcuno che mi capisca, perché davvero mi sembra di impazzire.
Grazie.
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