Solitudine

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Solitudine

Messaggioda Gggggg » 02/02/2021, 2:04



Oggi è il 2 febbraio. Quattro anni fa, per intervento divino o chissà perché, mi è stata concessa una seconda occasione. Tralasciando tutta la serie di eventi che si sono scatenati dopo aver varcato la soglia di quella classe, devo dire che mi ha davvero salvato la vita. Non voglio soffermarmi su tutto ciò che ho passato durante questi quattro anni, ci impiegherei troppo tempo e, sinceramente, questi ricordi mi tormentano già da soli, ogni singolo giorno. Ciò che è più utile adesso è invece cercare di fare un resoconto di come stanno andando le cose adesso, in modo che, in un futuro prossimo e rileggendo queste parole, possa essere in grado di valutare meglio il percorso che ho fatto. Chissà, casomai penserò ‘madonna come ero depressa a quei tempi’, oppure ‘mah alla fine non è cambiato proprio nulla.

Chiunque leggerà questa ‘cosa’, che sia tra venti anni oppure tra venti giorni, potrà pensare che si tratti di uno sfogo alle due di notte di una ragazzina con problemi di identità, ma posso assicurarvi che a ciò che descriverò in seguito penso praticamente ogni giorno, ad ogni ora. Non è un semplice sfogo, è una richiesta di aiuto. Forse ne ho davvero bisogno.
Confidarmi con un computer devo dire che fa abbastanza schifo.

La domanda lecita a questo punto è ‘allora perché non dici tutto ciò ad un amico e basta? Non mi sembra una cosa così difficile’.

Beh, l’avessi un amico.

Penso questo sia uno dei miei più grandi problemi. Ho tanti amici di conoscenza, persone con le quali parlo tutti i giorni a scuola, amici di infanzia, diciamo amici in generale. Ma nessuno di questi è riuscito a sorpassare la barriera che pongo tra me e chiunque. Le uniche persone che ci sono riuscite poi se ne sono andate, rimpiazzandomi con una versione migliore di me. È normale per una ragazza di 18 anni passare intere giornate a parlare solo e solamente con se stessa? È normale che faccia costantemente finta di mandare audio a persone inesistenti raccontando la propria giornata? È normale che mi immagini scenari di pomeriggi passati con amici immaginari? Vorrei solo che qualcuno me lo dicesse. Ma fare certe domande richiederebbero un interlocutore al quale si ripone tutta la propria fiducia, e per questo siamo di nuovo al punto di partenza.

‘Parla con uno psicologo no?’. Se dovessi parlare con uno psicologo, penso avrebbero la priorità gli attacchi di panico che ho sin da bambina, il senso di derealizzazione che provo coì spesso ,i miei problemi con il cibo, i traumi che mi hanno lasciato i miei genitori, il fatto che in passato abbia seriamente considerato il suicidio.

Ma tutti questi problemi li ho già affrontati, anche se i ricordi tornano in ogni momento, sono cose di cui so già le conseguenze e so quindi come agire.

Ciò che davvero non riesco ad accettare e che mi sta logorando giorno dopo giorno, a tal punto di scrivere di getto tutti i miei pensieri alle due di notte, è questo profondo senso di solitudine che provo costantemente.

Tutti hanno qualcuno di cui si fidano, qualcuno a cui raccontano tutto, qualcuno che li consola mentre piangono, qualcuno con cui fare progetti bizzarri, con cui uscire tutti i giorni, che possono chiamare a qualsiasi ora del giorno.

Non ho letteralmente nessuno. E il problema è che non riesco a capirne il perché.

Tutti i problemi che ho avuto nella vita, li ho sempre analizzati fino in fondo, riuscendo a capire le cause e le conseguenze di certi eventi, e questo mi ha sempre aiutato a non implodere, a non impazzire del tutto. Ma in questo caso, per questa pressante solitudine che trascina verso una depressione irreparabile, non so davvero cosa pensare o come risolvere questo disagio. Probabilmente è un insieme di vari fattori, tra i quali si distingue il fatto di essere sempre stata rimpiazzata da parte di persone delle quali mi fidavo. Però di sicuro il problema sono anche io stessa, ho una forte tendenza ad allontanare chiunque provi ad avvicinarsi, finendo per sparire o per non farmi più sentire. Se devo essere sincera, e lo sarò, mi da troppa noia il fatto che il livello e l’intensità di bene e affetto che provo verso una persona non sia reciproco. In parole povere, non mi va giù il fatto di non essere la migliore amica, l’amica per eccellenza, di una determinata persona, nonostante per me lo sia. Lo so che è un ragionamento molto da egoista, e che non ha senso, ma non riesco ad accettare che in caso di emergenza, per esempio, non sarei di certo la prima scelta. Ho bisogno anche io di qualcuno che mi consideri la propria migliore amica, e per questo, per il fatto che ovviamente non posso impormi nel cuore degli altri, allontano chiunque, negando anche la possibilità di diventarlo. Basterebbe solo provare a fidarmi, ad aprirmi e a non sparire al minimo segnale di affezionamento, ma non ci riesco. Non ci riesco proprio.

Vedo gli altri che escono sempre con i propri amici, che si divertono tutti in compagnia. Invece io passo le mie giornate chiusa in casa, a fare di tutto per far passare il tempo e a parlare da sola come una cretina. Non ho qualcuno da chiamare e a cui chiedere ‘ehi usciamo?’. Non ho qualcuno a cui chiedere ‘ehi passiamo del tempo insieme?’. E mi nascondo dietro la maschera di quella asociale, di quella pigra che non ha voglia di uscire, di quella a cui non frega niente di avere amici o no. Quante volte avrò ripetuto a chiunque, cercando anche di convincere me stessa, ‘quanto vorrei vivere in cima ad una montagna lontano da tutti...’. Invece non è vero, non voglio più essere sola. Ho bisogno di qualcuno. Non riesco ad ammetterlo nemmeno a me stessa, ma non sono asociale, non sono un tipo solitario, non sto bene da sola, non sto bene per niente. E cosa faccio per risolvere tutto? Scrivo tutto ciò su uno stupido foglio Word, sperando che la situazione magicamente riesca a cambiare.

La verità? Aspetto un miracolo divino. Aspetto e prego ogni notte che il destino, Dio, il fato, in qualunque modo lo vogliate chiamare, mi mandi una persona con la quale poter instaurare un rapporto speciale. Mi riprometto che questa volta sarà quella giusta, che non sparirò come sempre, che mi impegnerò davvero per mantenere questa amicizia mandata dal cielo. Quanto posso essere stupida... Se aspetto l’intervento divino, penso che finirò per morire da sola.

Il bello è che non posso incolpare nessuno, solo me stessa. Per colpa delle mie insicurezze, della mia sfiducia, della mia paura di deludere gli altri, della mio bisogno di costante approvazione, della mia arroganza. Per la prima volta mi trovo ad un vicolo cieco. Non so davvero cosa fare, non so come comportarmi.

Ho bisogno di aiuto, ma non so a chi chiederlo. Non so come affrontare altri giorni, mesi, anni in completa solitudine. È la cosa che più mi spaventa del futuro, ho questa angoscia del dover passare il resto della vita da sola.

E non lo voglio.
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Messaggioda Godot » 02/02/2021, 21:06



Ti capisco perché sono rimasto senza amici per un periodo della mia vita e stavo malissimo, non avere nessuno con cui scambiare due parole ti uccide. Per risolvere la cosa mi sono messo a girare sul web e ho stretto delle amicizie virtuali, non è lo stesso di vedersi dal vivo ma almeno hai qualcuno con cui parlare, alcuni con cui sono in contatto li ho trovato su questo forum quindi ti consiglio di provare. Adesso ho anche qualche amico con cui esco, vecchie conoscenze con cui mi sono ritrovato, a volte le persone ritornano. Non perdere le speranze perché sei giovane e di gente ne incontrerai tanta, forse finita la scuola farsi l'università e troverai lì le amicizie, altrimenti ci saranno altre occasioni. Però non fissarti sull'essere la migliore amica di qualcuno, purtroppo non è una fortuna che tutti hanno, parti con delle semplici amicizie, poi potranno anche evolvere. Buona fortuna
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Messaggioda Kraft_werk098 » 03/02/2021, 6:08



Ti capisco. Anch'io parlo spesso da solo, ho da sempre personalità e amici immaginari, anfuebira che ho 22 anni suonati. Il tutto perché ho fatto grossi errori in passato che hanno compromesso la mia vita presente. Se si è soli è normale considerarsi l'unico sbocco nel quale fare affidamento e quindi è più che comune parlare da solo o immaginarsi scenari o intere conversazioni. Anch'io lo faccio sempre, il vuotismo mi riempie ormai è da anni.
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Messaggioda germano » 09/02/2021, 12:14



Gggggg ha scritto:Tutti i problemi che ho avuto nella vita, li ho sempre analizzati fino in fondo, riuscendo a capire le cause e le conseguenze di certi eventi
[...]
Però di sicuro il problema sono anche io stessa, ho una forte tendenza ad allontanare chiunque provi ad avvicinarsi, finendo per sparire o per non farmi più sentire. Se devo essere sincera, e lo sarò, mi da troppa noia il fatto che il livello e l’intensità di bene e affetto che provo verso una persona non sia reciproco. In parole povere, non mi va giù il fatto di non essere la migliore amica, l’amica per eccellenza, di una determinata persona, nonostante per me lo sia. Lo so che è un ragionamento molto da egoista, e che non ha senso

Guarda, fai molto bene ad analizzarti profondamente e sinceramente.
Vedo che sei riuscita ,anche in questo caso, a trovare la causa del tuo problema.
Sei sincera e ti fa onore.
Però adesso che conosci il problema devi per forza sforzarti di cambiare mentalità. Sennò non cambierà mai niente.

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Messaggioda Riccardo M » 16/02/2021, 0:40



Mi dispiace per la tua situazione. Ho empatizzato molto e dopo quattro anni che mi trovo da solo so anch’io che stringere amicizie sembra più difficile o che sembra che il tuo carattere sia anomalo o qualcosa. E se non ho capito male ti capita di investire troppo emotivamente in chi incontri fino a rimanerci male quando non ricambiano. Personalmente non so in che modo aiutarti però se ti va di scrivermi, anche la prima cosa che ti passa per la testa, per alleggerire i pensieri io ci sono, o anche solo se ti annoi. Mi farebbe piacere sapere che ti ho alleggerito un peso in una situazione difficile come la tua
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Messaggioda Emanuele » 18/02/2021, 2:36



Ciao, ho visto che non ti colleghi da un pò sul forum spero che avrai modo di rispondere. Io penso che l'uomo dentro al suo cuore ha un vuoto che tutti i giorni cerca di riempiere per cercare di raggiungere la felicità. La famiglia, un ragazzo, degli amici, cose materiali tutte cose bellissime e più che legittime ma che prima o poi passano. Voglio dire un fidanzamento può finire, un amica si può sgretolare le cose materiali non sono eterne. Tutto finisce prima o poi lasciandoci con il nulla in mano. E così rinizia la ricerca ma alla fine ci si ritrova sempre punto a capo. Anche io ero così solo che io le spalle forti non le avevo e poco per volta sono crollato. Se ripenso a quello che ero fino a un anno fa mi definirei un morto che cammina mangiavo, bevevo ma non vivevo. Sinceramente avevo smesso di credere che avrei trovato mai pace e mi chiedevo quale fosse il senso della mia vita. Poi un pomeriggio di un anno fa Gesù è entrato nella mia vita e mi ha cambiato. Ho iniziato a sentire pace, amore per la prima volta mi sono sentito completo vivo.Oggi la mia vita è cambiata, finalmente sono felice. Tu dici di volere qualcuno che ti consideri e per cui sei speciale sappi che Gesù ti a amata al punto di morire sul calvario per te e adesso è li che bussa alla porta del tuo cuore sta a te decidere se farlo entrare o meno

Apocalisse 3:20
Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.

La parola dice

Romani 10,9
poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.

Apri il tuo cuore e finalmente avrai pace, apri il tuo cuore e finalmente troverai quella persona che davvero ti ama e vuole darti tutto

Ascolta, ti lascio un video che spiega come ricevere la salvezza

https://youtu.be/ydZ7gi49PRw

Ad oggi collaboro con altri fratelli con cui cerco di portare la parola del Signore in giro per l'Italia ti lascio il nostro indirizzo mail se vuoi contattarci

diosalva2020@libero.it

A presto Emanuele
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Messaggioda germano » 20/02/2021, 21:24



Emanuele ha scritto:Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.

Sì ma quella cerca amici, mica Alessandro Borghese!

Io capisco che sei convinto di avere in mano la soluzione di tutto e quindi ti senti di suggerirla a tutti, ma guarda che "da fuori" appari come un venditore di una società multilevel dove si guadagna per ogni nuovo adepto che si riesce a portare.
Infatti solitamente le discussioni ,quando intervieni tu, si fermano. La gente preferisce lasciar perdere...


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Messaggioda EraserHead » 22/02/2021, 19:51



Ho 37 anni e grazie a questo forum ho conosciuto Emanuele ed altri fratelli. Ero già credente, ma nonostante la mia vita andasse finalmente bene ero pieno di paure e ansie e vivevo a metà tamponando i miei problemi con lo Xanax e un antidepressivo.

Ho deciso di provare, di avvicinarmi di più a Dio, di pregare e ascoltare tutti i giorni, e ragazzi, è stato sorprendente: piano piano, con qualche ricaduta piuttosto dolorosa, sto conquistando una serenità sconosciuta in tutta la mia vita, ho eliminato lo Xanax (ho resistito 4 giorni tremendi a causa dell'astinenza) e ho diminuito l'antidepressivo. Ho una vita che apprezzo per la sua semplicità e genuinità. Ho ancora difetti e legami con la vita materiale, ma prego ogni giorno Dio di aiutarmi a tenere la rotta e di non darmi prove troppo difficili. E così va tutto meglio, la mia vita, il rapporto con la mia nuova compagna, la famiglia ... Tutto improvvisamente ha un senso e il grigiore, quel bianco e nero appiccicoso che così spesso invadeva la mia vita, si presenta sempre più raramente. La vita piano piano si sta nutrendo della positività di Dio e della sua parola, e più se ne nutre e più ne vuole. E così con la fede e un po' di pazienza con se stessi, si supera la depressione, l'astinenza, i sensi di colpa e si impara a stare bene. Dio in tutto questo è fondamentale. La fede e Dio ci permettono di superare prove che da soli non potremmo mai superare.

Un abbraccio a tutti voi,
Simone
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EraserHead
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Messaggioda germano » 23/02/2021, 8:48



EraserHead ha scritto:Ho 37 anni e grazie a questo forum ho conosciuto Emanuele ed altri fratelli.
Ho deciso di provare, di avvicinarmi di più a Dio, di pregare e ascoltare tutti i giorni, e ragazzi, è stato sorprendente: piano piano, con qualche ricaduta piuttosto dolorosa, sto conquistando una serenità sconosciuta in tutta la mia vita, ho eliminato lo Xanax (ho resistito 4 giorni tremendi a causa dell'astinenza) e ho diminuito l'antidepressivo.

Quindi: più forte dell'oppio, più economico dello psicologo, con meno effetti collaterali fisici degli psicofarmaci.
In effetti vale la pena di provare.
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Messaggioda Blue Hour 94 » 23/02/2021, 17:00



Gggggg ha scritto:Se devo essere sincera, e lo sarò, mi da troppa noia il fatto che il livello e l’intensità di bene e affetto che provo verso una persona non sia reciproco. In parole povere, non mi va giù il fatto di non essere la migliore amica, l’amica per eccellenza, di una determinata persona, nonostante per me lo sia. Lo so che è un ragionamento molto da egoista, e che non ha senso, ma non riesco ad accettare che in caso di emergenza, per esempio, non sarei di certo la prima scelta. Ho bisogno anche io di qualcuno che mi consideri la propria migliore amica, e per questo, per il fatto che ovviamente non posso impormi nel cuore degli altri, allontano chiunque, negando anche la possibilità di diventarlo. Basterebbe solo provare a fidarmi, ad aprirmi e a non sparire al minimo segnale di affezionamento, ma non ci riesco. Non ci riesco proprio.

Mi identifico molto con quello che hai scritto e nella tua frustrazione nel non riuscire a creare un legame di amicizia così forte da poter essere considerati l'uno il migliore amico dell'altro. Forse oltre al problema della diffidenza e dell'avere una personalità particolare, ci sono altri meccanismi che mettiamo in atto, e dei quali non ci rendiamo conto , che ci impediscono di essere considerati la prima scelta. O forse è davvero questione di idealizzazione estrema del concetto di amicizia e del chiedere troppo.
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